Il gatto è un predatore, ce l’ha nel DNA l’istinto alla caccia e come tale nel cibo vede non solo il soddisfacimento delle esigente nutritive atte a ricaricarsi di energia ma anche una sorta di ricompensa a seguito di uno sforzo paziente e protratto nel tempo, come un inseguimento o un appostamento che richiedono abilità come l’ingegno, la perseveranza, l’astuzia. A volte, escludendo ovviamente che non sia il sintomo di un problema di salute, il nostro gatto ci appare apatico, sta sempre più tempo a dormire e anche all’ora della pappa, che solitamente aspettava con ansia, venendo anche a sollecitarci rumorosamente all’orario stabilito, non si muove e non mostra interesse. Che fare per stimolarlo?
Dobbiamo agire stuzzicando tutti i suoi sensi. Possiamo, come abbiamo detto anche altre volte, variare la dieta, salvo esigenze specifiche di salute, ovviamente, introducendo una leccornia, come una scatoletta di cibo umido prelibato, una tantum o croccantini se di solito consuma l’umido. L’ideale è riscaldare leggermente il pasto in modo che diffonda già nell’aria, qualche minuto prima della cena, un profumino delizioso che stuzzichi la curiosità e l’appetito del gatto.
Altro stratagemma per far tornare l’appetito al micio consiste nel trasformare il cibo, proprio come avviene in natura, in una caccia alla preda. Non possiamo ovviamente fornirgli topi come esche vive ma possiamo utilizzare le piattaforme di intelligenza e tutti quei giochi nascondiglio che funzionano con il meccanismo della ricompensa. Io ad esempio ho acquistato un tiragraffi trespolo in cui ci sono delle piccole fessure atte a fare da nascondiglio a croccantini, bocconcini di erba gatta, bastoncini di integratori e così via discorrendo.
Vedrete che il gatto apprezzerà sicuramente l’associazione del gioco al cibo e recupererà interesse, scattando nuovamente all’ora della pappa. Se questo non dovesse succedere e se il veterinario ha escluso problemi di salute e stress, abbiate pazienza, periodi di inappetenza o in cui il gatto mangia meno possono capitare anche ai mici più sani.
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