Due cucciole di panda rosso sono diventate le principali attrazioni del parco zoologico di Knoxville, nel Tennessee, ed ora si apprestano a diventare delle starlette nel web: infatti saranno le protagoniste di una sorta di reality con telecamere che consentiranno agli spettatori della Rete di ammirarle in ogni momento della giornata. I promotori dell’iniziativa, destinata a destare molta curiosità tra i navigatori nel web, hanno come obiettivo quello di accendere i riflettori su una specie protetta e fortemente minacciata.
A lanciare l’iniziativa è Mozilla, l’organizzazione no profit che promuove l’apertura e la partecipazione in Internet nota per avere lanciato sul mercato quello che è considerato il browser di navigazione Firefox, e che ha deciso di adottare le due piccole di panda.Il portavoce di Mozilla a tal proposito commenta:
Proprio perché abbiamo scelto il firefox come nostro simbolo abbiamo ora deciso di impegnarci nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti di questa specie protetta, incominciando dal mostrarla a tutti, visto che l’80% della popolazione a livello mondiale non l’ha mai vista o non la conosce.
E’ stato creato un apposito sito web per monitorare la vita delle due cucciole, che ancora non hanno un nome ma anche quelle dei loro genitori Akkali e Chewbacca e della zia Kumari. Ogni movimento ed ogni gesto quotidiano della fmaiglia di panda rosso potrà essere seguite dal vivo, 24 ore su 24, attraverso l’occhio di sei telecamere piazzate nei punti strategici del loro recinto. Un reality in piena regola, insomma, ma senza televoti nè eliminazioni, solo immagini e tenerezze.
La principale minaccia per i firefox nei loro ambienti naturali, che vanno dal Nepal alla Birmania e si spingono fino ad alcune province della Cina centromeridionale, è la distruzione dei loro habitat a causa dell’urbanizzazione e dell’azione dell’uomo, ma anche degli squilibri di ecosistema creati dall’inquinamento e dalla riduzione della biodiversità. Non solo: la pelliccia di questo animale è particolarmente ricercata, in particolare per la produzione di colli e di cappelli, e la caccia indiscriminata hanno contribuito in modo sensibile alla riduzione della loro popolazione.
Fonte www.corriere.it
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