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Abbandono e randagismo: l’opinione dell’europarlamentare Zanoni

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La piaga dell’abbandono degli animali e del randagismo, due fenomeni che purtroppo non colpiscono solamente l’Italia ma anche l’Europa: quello che vi proponiamo oggi, cari lettori di Tutto Zampe, in una intervista esclusiva è il punto di vista dell’Onorevole Andrea Zanoni, deputato al Parlamento europeo che da sempre si occupa di animali ed ambiente, lottando per la tutela degli animali da affezione e selvatici, ed ha scritto alcuni progetti di legge regionali e nazionali sulla tutela della fauna selvatica e degli habitat.

Onorevole Zanoni, cosa ne pensa della situazione del randagismo nel nostro paese?

Nel nostro paese esistono delle normative per la tutela animale, soprattutto a livello regionale, per contrastare la piaga del randagismo: purtroppo ritengo che spesso tali strumenti non siano correttamente utilizzati. Le problematiche legate al randagismo sono più evidenti nel sud Italia, dove i rifugi per animali sono per lo più gestiti da privati, spesso mossi da fini esclusivamente occupazionali e privi della dovuta passione verso gli animali, anche se non mancano episodi spiacevoli anche al Nord. Non ritengo che in alcune regioni vi sia una gestione corretta delle strutture, per le quali i cani rappresentano un business per i privati. Bisognerebbe dare in gestione tali rifugi alle associazioni animaliste, mosse da un reale interesse all’affidamento famigliare dei cani o gatti.

Un’altra piaga, che si accentua soprattutto nel periodo estivo è quella dell’abbandono degli animali domestici. Ritiene che nel nostro paese le istituzioni agiscano correttamente, anche dal punto di vista normativo e sanzionatorio?

Il malcostume dell’abbandono, che negli ultimi anni si è acuito con abbandono anche di animali di razza, è purtroppo una problematica importante: esistono sanzioni pesanti che però non bastano. In Italia non vengono fatti i dovuti controlli e spesso chi abbandona gli animali non viene pizzicato e quindi sanzionato. L’unico modo per previre e sanzionare chi compie tali gesti è l’uso del microchip. Si tratta di uno strumento importantissimo che deve essere sempre più diffuso, insieme alla sterilizzazione dei cani randagi: sono le istituzioni locali che devono occuparsi di ciò.

A livello Europeo, com’è la situazione del randagismo e quali strumenti avete per agire in favore degli animali?

In Europa vi sono casi particolari e drammatici: in Spagna i cani vengono soppressi nelle perreras, in Romania ed Ucraina vi sono veri e propri stermini di cani randagi. In relazione al massacro dei cani in Ucraina, per gli Europei di calcio, ho indetto una serie di conferenze per sensiblizzare la popolazione e le istituzioni, dove saranno presenti un fotoreporter ed una volontaria ucraina, che racconteranno gli orrori visti. In Europa purtroppo non vi sono delle direttive per tutelare gli animali da affezione: una norma ad hoc è stata approvata dal Parlamento Europeo ma non si può ancora cantare vittoria. Mi sto impegnando in tal senso, speriamo che presto ci sia qualche risultato.

Infine una curiosità, Lei ha animali domestici?

Si, ho una cagnolina di ben sedici anni, di nome Susy, che adoro.

8 commenti su “Abbandono e randagismo: l’opinione dell’europarlamentare Zanoni”

  1. Venerdì 02 marzo 2012 un anziano è stato aggredito e ucciso da un branco di cani randagi alla periferia di Milano, nel quartiere Baggio………L’uomo è morto poco dopo per le gravi lesioni riportate.
    ILSOLE24ORE.COM

    15 marzo 2009 Un bambino di 10 anni è morto dopo essere stato aggredito da un branco di cani randagi. La disgrazia è accaduta alla periferia a Sampieri, una frazione di Sciclidi, in provincia di Ragusa, dove un altro bambino di 9 anni e un uomo di 40, in momenti diversi, sono rimasti feriti per colpa dello stesso branco
    Un bambino è stato aggredito da tre cani randagi nel quartiere Paolo VI di Taranto. Il bimbo, 9 anni, era con la mamma per strada, a piedi, nei pressi della sua abitazione, in via Pietro Nenni. Improvvisamente è stato assalito da tre cani di grossa taglia. E’ salvo per miracolo. sabato, 14 apr 2012
    LIVORNO – Un camionista siciliano di 50 anni è stato sbranato e ucciso da un branco di cani. L’uomo è stato trovato per terra in via dell’Arnaccio, prima del Biscottino, a Collesalvetti (Livorno). L’uomo stava agganciando il rimorchio e non è riuscito a sfuggire all’aggressione.

    CANICATTI’ (AGRIGENTO), 22 APRILE ’12
    AGRIGENTO – Purtroppo non ce l’ha fatta il signor Calogero Profeta di 73 anni morto dopo essere stato aggredito da due cani Corsi (grossa taglia) mentre si trovava in un appezzamento di terreno a Campobello di Licata in provincia di Agrigento. L’uomo è morto mentre in ambulanza veniva trasportato in ospedale a causa delle ferite procurate dai morsi dei due grossi cani. Scritto da redazione online – Lunedì 23 Aprile 2012 09:04
    AGRIGENTO (ITALPRESS) – Una giovane agrigentina e’ stata aggredita mentre faceva jogging nei pressi del Posto di ristoro, nella Valle dei Templi, da un branco di cani randagi. La ragazza, subito soccorsa da alcuni passanti, e’ stata accompagnata all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento dove e’ stata medicata. (ITALPRESS). red 20-Ago-10 22:04 NNNN
    Comune di Montefredane » Elenco News » Pagina 3 …
    http://www.irpinianews.it/Comuni/news/?page=3&comune=55
    (07/12/2011) – Aggredito dai cani randagi un collaboratore scolastico impiegato presso la scuola elementare di via Roma a Montefredane
    Panico vicino al ristorante, cane randagio azzanna due donne
    LeccePrima » zone » Gallipoli Panico vicino al ristorante, cane randagio azzanna due donne
    L’animale avrebbe improvvisamente aggredito, tentando di azzannarle, prima una 66enne calabrese e, successivamente, una 38enne barese, procurando a entrambe abrasioni varie ma giudicate guaribili in pochi giorni. Redazione 25/03/201
    Commenti di Michela Brambilla sulle vittime:
    ”……………………………………………………………”.

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    • se ci fossero controlli ed attività di accalappiamento efficaci da parte delle autorità preposte, Comuni in primis, queste tragedie non accadrebbero.

    • Vedi, hai perfettamente ragione a dire che occorrerebbe ricordare maggiormente le vittime. E di certo la Brambilla non ha bisogno di me per essere difesa e non è mia intenzione farlo. Quando però si parla di abbandono e randagismo e di prevezione un motivo c’è. E non è solo quello di salvaguardare il cane (o il gatto), ma di preservare anche i cittadini da rischi di questo tipo che tu hai ben lungamente sottolineato. Se un randagio aggredisce un passante, la colpa è del randagio , affamato, malato e magari maltrattato da altre persone e dunque incattivito (senza dimenticare che è un animale) o di chi non ha fatto nulla per evitare tutto ciò? Se in strada non ci fossero animali in queste condizioni questo non accadrebbe. Non c’è solo l’aggressione, ma i randagi pososno essere anche portatori di malattie. Prendersi cura di loro, significa essere civili e guadagnarci in salute.

  2. A prescindere dal fatto che gli animali, quali essi siano, cani, gatti, colombi, cinghiali, stormi, istrici, pecore, ecc., in natura si riproducono, senza un nostro intervento, senza controllo e ripopolano, sia che siano addomesticati o no, la terra da sempre e provvedono da soli alla propria sopravvivenza controllando le nascite d’accordo con l’abbondanza del cibo.
    Ma al momento che una persona decide di prendersi cura di uno di loro, che sia un serpente, un pesce, un falco o un cane, deve anche comportarsi in modo coerente con la scelta fatta e assumersi tutte le responsabilità e tutti i doveri, compresi quelli comportamentali, verso l’animale e verso il cittadino. Così come un serpente non può andarsene in giro dove vuole, né una pecora a spasso per la città, un cane tenuto al guinzaglio dal suo padrone non è libero di lasciare i suoi escrementi ovunque. Le strade sono un bene pubblico e devono essere rispettate e mantenute pulite. Gli escrementi sono ovunque: davanti alle scuole, ai cancelli condominiali, alle farmacie, ai negozi, portoni delle case, e le persone si trovano costretti a camminare fuori dai marciapiedi.
    Ho visto mamme disperate tornare a casa coi figli per pulirgli le scarpe sporcate mentre stavano andando a scuola; altre mamme non meno esasperate con le ruote delle carrozzine imbrattate per l’ennesima volta dalle feci; assistiamo quotidianamente a scene di persone intende a ripulirsi le scarpe dopo aver inavvertitamente calpestato un escremento di cane.
    Un po’ di campagna di buon costume da parte dei cinofili educati agli amanti degli animali senza regole non può guastare.
    E poi non può essere, non può assolutamente essere che un bambino di dieci anni venga sbranato da una muta di cani senza controllo. O una turista tedesca orribilmente sfigurata dieci giorni dopo. Forse dovremmo cessare di aspettarci sempre qualcosa dalle Autorità e impedire loro ogni misura di controllo. Si guardi su “Cielo” il programma dell’istruttore di cani e vedrà che spesso abbiamo a che fare con animali aggressivi e in tal caso difficilmente controllabili. L’amore per tali animali che possono essere davvero molto cari non può portarci a chiudere gli occhi sugli effettivi pericoli di tale bellissima convivenza.

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    • Carissima conosco il programma di Cielo, ed anche la tv. E’ chiaro che per mostrare come si addestra un cane pericoloso mettono in onda i più aggressivi. Ma certo che questi esistono. Come per gli esseri umani, in parte è dovuto all’ambiente circostante in cui sono vissssuti e cresciuti ed in parte dalla “natura”, che ovviamente x loro è più bestiale che per noi. Non possiamo aspettarci che se questi sono affamati ed incattiviti si ravvedano da soli, non possiamo neppure eliminarli come fanno in Ucraina, sparandogli o buttandoli nei forni crematori portatili…vivi. Dobbiamo evitare che stiano in giro da soli ed aggressivi: dobbiamo fare in modo che chi li maltratta e li abbandona sia seriamente punito come la legge esistente vuole (i cani randagi non sono animali selvatici che vengono dalle montagne, ma cani adulti abbandonati, o cuccioli abbandonati); occorre fare in modo che non si riproducano con una seria campagna educativa, poi sì occorre fare anche una seria campagna informativa su cosa significa prendersi cura di un animale, ovvero raccogliere anche le sue cacche in strada. Purtroppo il mondo è pieno di gente “pulita ” a casa propria, dove magari non trovi neppure un granello di polvere e poi buttano l’immondizia dalla finestra! Sono gli stessi che dicono di amare gli animali, ma non sanno che cosa significa prendersi cura di loro. Averne la responsabilità. Non ci dobbiamo aspettare nulla dalle autorità? Certo, tutto parte da noi, dalla nostra civiltà, ma le autorità Devono fare in modo che le leggi esistenti vengano applicate, altrimenti possono anche andare a casa, non trova? I cani non hanno colpe.

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