La crisi economica è una realtà purtroppo nota ed evidente a tutti: ma c’è un settore che pare non sia assolutamente in crisi, quello degli accessori ed alimentazione per gli animali domestici. Ma quanto spendiamo per gli animali domestici? Il Rapporto Italia Eurispes 201 ha mostrato dei risultati interessanti: per prima cosa in Italia ci sono quasi sette milioni di cani e circa sette milioni e mezzo di gatti. Un risultato abbastanza noto, in linea con quelli degli anni precedenti , ma non mancano altri piccoli animali domestici come i conigli e criceti che sono circa 1,8 milioni, tredici milioni di uccellini in gabbia e trenta milioni di pesci.
Oltre la metà delle famiglie (il 55,3%) ha in casa uno o più pet: si tratta di un dato in crescita rispetto al 2012, quando erano al 41,7%. Nonostante i tagli alla vita famigliare e sociale, non tagliamo le spese per i nostri amici a quattro zampe: il rapporto Assalco-Zoomark evidenzia un aumento dell’acquisto di alimenti per animali biologici e specialità per chi soffre di allergie, del 2,1%, in più della media europea, ferma all’1,6%. La spesa per gli amici pelosini di casa ammonta a circa trenta euro al mese, nel 31,6% l’investimento varia dai 30 ai 50, mentre l’11% dei proprietari spende da 51 a 100 euro, il 3,5% da 101 a 200, lo 0,2% da 201 a 300 e l’1,1% più di 300 euro al mese.
Un pò più costose invece pare che siano le cure veterinarie: il 63,8% dei proprietari di pet spende un centinaio di euro l’anno, il 24,3% spende da 101 a 200 euro, il 7,7% da 201 a 300 euro e il 4,2% più di 300. Tra i dati significativi si segnala anche un aumento dell’acquisto dei farmaci per cani e gatti, pari all’8%, raggiungendo quota 254 milioni (rispetto ai 235 dell’anno precedente). A tutto questo occorrerà poi aggiungere le spese per gli accessori, come abitini, collari, guinzagli, accessori e cappottini: il 34,7% dei proprietari spende fino a 50 euro l’anno, il 6,3% da 51 a 100, l’1,6% anche più di 150.
Tra i fattori negativi si segnala anche un aumento della percentuale di cani e gatti obesi: in questo caso la colpa è tutta dei proprietari che hanno il vizietto di nutrire troppo i propri animali e di far fare loro poco esercizio fisico.
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