Luna è una femmina di pastore tedesco, abita a Balangero in Piemonte ed è scappata di casa nel cuore della notte, fortunatamente trova nella sua strada due ragazzi che non la ignorano, purtroppo per loro inizierà un’odissea lunga tutta la notte.
Dall’introduzione sembra la storia di Cujo firmata da Stephen King, in questo caso però l’orrore viene dalle istituzioni, andiamo per ordine.
I due ragazzi sono Marco, 26 anni di Mappano, e Sonia, 24 anni di Venaria, alle 3 di mattina viaggiavano sulla provinciale 2 a bordo di una Fiat Punto blu quando tra Balangero e Mathi notano un cane libero.
Era Luna che passeggiava pericolosamente vicino alle auto, nessuno sembrava notare il cane forse anche per l’orario e il relativo traffico oppure vi era la solita indifferenza, Sonia racconta «Aveva lo sguardo terrorizzato così abbiamo accostato e subito il cane ci è venuto incontro. Senza esitazioni. Era affettuosissima».
Lo scoglio maggiore è dato dall’assenza di collare da parte del cane e l’impossibilità di reperire i padroni, così i due ragazzi hanno «chiamato il 112 – spiega Marco – l’unica idea che ci è passata per la testa».
Alza la cornetta la centrale operativa di Venaria ma dopo mezz’ora di trattative i due ragazzi capiscono che i Carabinieri non possono fare nulla, in questi casi la prassi vuole che il cane venga portato ad un canile nel comune.
Il secondo scoglio è ancora più grande, non tutti i Comuni hanno un canile, anche andando incontro ad obblighi imposti dalla legge. Potevamo andarcene e fare finta di nulla e devo ammettere che lo sconforto stava per prendere il sopravvento. Non potevamo certo suonare tutti i campanelli del paese in cerca del proprietario».
Oramai nello sconforto mettono mano all’automobile e partono per Torino: «L’abbiamo portata al canile di Torino – spiega Marco – ovviamente dicendo di averal trovata a Torino».
Una volta giunti al canile è stato controllato il microchip di Luna ed è stato possibile risalire ai proprietari, la Lida però è venuta a conoscenza di questo fatto increscioso «Nel Ciriacese e nelle valli di Lanzo – spiega Laura Masutti, responsabile della Lida – la maggior parte dei Comuni non ha ancora firmato una convenzione con un canile. Così, se capita di trovare un randagio, o se c’è qualche emergenza, si rischia di non avere la possibilità di salvare l’animale».
Lo scandalo si infittisce, a Borgaro un’anziana signora lasciò al comune un lascito per la costruzione di un canile, l’unico vincolo era presentare un progetto che non è mai arrivato, così i soldi furono “mangiati”, la Lida è impegnata nella raccolta firme per sollecitare la costruzione di un canile: «Sono anni che il progetto di un canile privato a uso pubblico, nel Comune di Vauda, è bloccato. Sembra che nessuno voglia farsi carico di questa emergenza. Una situazione assurda, contro la quale continueremo a combattere».
Una storia che è finita a lieto fine grazie alla caparbietà di due brave persone che poteva concludersi molto prima, spero che di questa vicenda se ne occupi Striscia la Notizia, troppe volte l’Italia si comporta da paese del terzo mondo.
Fonte
sono goirgia,io e la mia famiglia adoriamo gli animali,abbiamo un coniglio e un cangniolino domenica mattina ci arrivera un cucciolo di rotwailer che era stato abbandonato.abbiamo ospitato temporaneamente molti cani in attesa di sistemazione.vorrei che nel 2009 non ci fossero più cani abbandonati e\o trattati male.il rispetto x tutto quello che ci circonda è alla base della vita.se posso essere utile x volontaria contattatemi a .