Psicologo dei cani, chi è e cosa fa

La professione dello psicologo dei cani, salita agli onori della cronaca per il programma Dog Whisperer con l’addestratore Cesar Millan, sta prendendo piede anche in Italia. Nata in Inghilterra e negli Stati Uniti, la psicologia canina è la scienza che studia i cani socializzati (domestici).

I proprietari di cani possono rivolgersi allo psicologo canino per vari motivi. Ad esempio, per chiedere il suo intervento al momento della scelta del cucciolo, facendosi indirizzare sulla tipologia di cane più adatta allo stile di vita della famiglia che lo adotterà. Ma anche per comprendere meglio il linguaggio del proprio cane; per stabilire con lui una convivenza che risulti proficua per entrambe le specie; per stimolare un giusto equilibrio di attaccamento.

Ci si può rivolgere allo psicologo dei cani anche nel caso in cui fido sia diventato anziano, per capirne meglio le esigenze e come farvi fronte. Ma può essere una figura fondamentale anche per aiutare una persona o una famiglia a superare il dolore della malattia e della perdita di un animale. Chi non ha mai avuto un cane o un gatto per amico, non può capire quanto la morte di un animale possa lasciare un segno profondo.

La presenza dello psicologo canino anche in ambiente ambulatoriale come mediatore tra il proprietario del cane ed il veterinario, può essere utile per agevolare lo scambio tra le 2 figure, soprattutto nei casi in cui il proprietario abbia bisogno di un sostegno (es. intervento, convalescenza, eutanasia del cane), al fine di essere d’aiuto all’animale stesso, o quando fido presenta dei problemi comportamentali, legati a difficoltà nella relazione uomo-cane.

Anche per gli allevatori, l’intervento di uno psicologo canino, può essere vantaggioso per la selezione caratteriale dei cuccioli da affidare a nuclei familiari idonei. In questo caso, sarà compito dello psicologo quello di accertarsi delle affinità costruttive esistenti tra i cuccioli ed i nuovi proprietari.

Via|Psicologia Canina; Photo Credit|ThinkStock