Il prurito è una sensazione che viene percepita quando l’intensità dello stimolo supera il limite massimo di tolleranza, o soglia del prurito (S.D.P.). La soglia del prurito non è uguale per tutti ma varia a secondo dell’animale; ad esempio, in un cane in cui la S.D.P. è bassa, uno o due stimoli sono sufficienti ad indurlo a grattarsi e a mordersi, mentre in uno in cui la S.D.P. è alta, il prurito viene percepito in forma lieve. Inoltre, alcuni fattori esterni come lo stress, la noia e la secchezza cutanea, possono amplificare la sensazione di prurito e indurre il cane a grattarsi.
Il prurito nel cane può essere dovuto a dermatiti parassitarie, ad allergie alimentari, nel caso in cui l’animale abbia più di sei mesi, e di dermatite atopica, che si sviluppa tra uno e tre anni. Un fattore importante da valutare è da quanto tempo è presente il prurito; quello cronico e costante è indice di malattie allergiche, più che di infestazioni parassitarie.
Se, invece, il prurito è stagionale, è meglio orientarsi su possibili attacchi di parassiti presenti in quel determinato periodo dell’anno, come le zanzare o le pulci, oppure su allergeni stagionali, come il polline o le erbe infestanti. Nel cane, infatti, gli allergeni ambientali vengono assorbiti a livello cutaneo e nei soggetti predisposti costituiscono la causa primaria del prurito.
Nel caso in cui verifichiate un aumento significato di prurito da parte del vostro cane, non sottovalutate il sintomo e portate l’animale dal veterinario il quale vi consiglierà l’antiparassitario esterno più indicato.
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