L’arrivo dei primi caldi non deve coglierci impreparati. Se noi bipedi possiamo correre ai ripari e prendere i dovuti accorgimenti come non uscire nelle ore più calde, bere molto, vestirci con indumenti leggeri e traspiranti, e così via discorrendo, i nostri amici animali dipendono in gran parte dalle nostre cure e dal nostro buon senso per evitare colpi di calore, disidratazione, inappetenza e malori.
Abbiamo visto come proteggere il cane dal caldo, come prevenire la disidratazione nel gatto e come rinfrescare la vita dei conigli nelle giornate più torride ed afose. Oggi parliamo di cavalli, rispolverando i consigli utili e sempreverdi dispensati dal Sottosegretario alla Salute, l’Onorevole Francesca Martini, lo scorso anno.
Sappiamo quanto la Martini si sia impegnata negli ultimi anni per promuovere il benessere animale. In questo caso, il decalogo stilato dagli esperti (F.I.S.E., la Federazione Italiana Sport Equestri, l’U.N.I.R.E. (Unione Nazionale Incremento Razze Equine) e la Federazione Italiana Giochi Storici), si riferisce soprattutto agli equini impegnati in competizioni o a lavoro nei maneggi o ancora nel trasporto turistico, ricorderete tutti il caso delle botticelle romane che fece scalpore l’anno scorso. Ma veniamo ai consigli.
In primis troviamo alcuni accorgimenti scontatissimi, ma neanche tanto visto che in molti proprietari sbadati se lo dimenticano, ovvero fornire sempre acqua fresca, una zona d’ombra e non lasciare l’animale esposto troppo a lungo al sole, specie nelle ore più calde della giornata.
Quando fa particolarmente caldo, bisogna inoltre monitorare il cavallo ed annotare qualsiasi anomalia. Nello specifico osservare il respiro, la sudorazione, sintomi come la scarsa vitalità e l’apatia. La tempestività è tutto in caso di colpo di calore, bisogna contattare immediatamente il veterinario.
E ancora, dopo il lavoro o una prestazione sportiva intensa, i foraggi e l’acqua vanno somministrati a piccole dosi.
Gli impianti di scuderizzazione in cui il cavallo soggiorna devono essere areati a sufficienza. Se l’aria è stantia è meglio dotarsi di ventilatori.
Particolare attenzione va prestata ai beverini e agli impianti di irrigazione idrica, assicurandosi che funzionino al meglio.
Sia per quanto concerne le gare che il lavoro, le ore più calde vanno evitate. Niente sforzi intensi sotto il sole cocente. Meglio rimandare corse fissate in giorni troppo caldi dell’anno. La salute del cavallo è la cosa più importante da tutelare, molto più di un risultato sportivo. Ad ogni modo, sia dopo il lavoro che dopo la performance atletica, aiutano delle docce e delle passeggiate per ripristinare i valori norma a riposo della respirazione e la temperatura corporea dell’animale.