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Presbite dalla testa bianca, beve anche acqua salata

Il presbite dalla testa bianca beve anche acqua salata. Si tratta di un evento davvero importante perché è in grado di salvarlo, con molta probabilità, dall’estinzione.

L’adattamento genetico del presbite dalla testa bianca

Quello del presbite dalla testa bianca è un adattamento che potrebbe davvero fare la differenza. Non dobbiamo dimenticare che parliamo della scimmia più minacciata al mondo. Questo primate vive esclusivamente sull’isola di Cat Ba in Vietnam.

È importante sottolineare come questo primate non ha effettivamente iniziato a bere acqua salata ora. È stato scoperto però in questi ultimi tempi che abbia eseguito un adattamento genetico unico nel suo genere. Ovvero quello di poter bere acqua salata senza che il corpo ne risenta.

Quando diciamo che il presbite dalla testa bianca è in via d’estinzione è in pratica un eufemismo. Ne esistono meno di 100 esemplari in totale. Grazie all’analisi eseguita sul suo DNA si è scoperto che è stato capace di adattarsi per salvare la specie. Qualcosa di incredibile se si pensa che è proprio questo speciale adattamento a rendere possibile ancora il suo adattarsi a un habitat che non è tra i più facili da gestire.

Lo studio che ha rivelato questa sua capacità è stato condotto dagli scienziati del German primate center del Leibniz Institute for Primate Research e dallo zoo di Lipsia. Lo scopo di questa ricerca era proprio quello di sondare la variabilità genetica di questa specie. I risultati dello studio, pubblicati su Nature, hanno rivelato questo arcano. E allo stesso tempo sottolineato come vi sia una bassissima diversità genetica.

Accoppiamenti tra consanguinei un problema reale

Cosa significa questo? Che il presbite dalla testa bianca ha reso più complessa la sua sopravvivenza imparentatosi esageratamente con consaguinei. Il grado di consanguineità dei pochi esemplari rimasti è infatti molto alto, esponendo questi mammiferi a una possibilità più alta di contrarre malattie.

Fortunatamente allo stesso tempo questi esemplari sono stati in grado di imparare a bere acqua salata, fattore che consente loro di sfruttare anche ambienti poveri di risorse e di acqua dolce. Sebbene sia stato scientificamente provato che la specie non abbia mai potuto contare su un numero eccessivo di esemplari, i bracconieri hanno reso ancor più grave una situazione già tragica di suo.

È stato stimato infatti che possano essere stati uccisi fino a 800 esemplari tra il 1970 e il 1986. Nel 2004 erano rimasti solo 40 esemplari. La specie ha aumentato il suo numero in questi anni, ma molto ancora deve essere fatto. Sostenendo la conservazione dell’habitat naturale di questi primati e cercando di abbattere il bracconaggio rivolto al presbite dalla testa bianca.

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