Per diventare manager di successo basta occuparsi di un Golden retriever, parola di Martin Levin! L’uomo vanta oltre 60 anni di esperienze maturata all’interno di grandi aziende editoriali, del resto è stato lui a lanciare scrittori come Stephen King e Ken Follet. Adesso, è passato dall’altra parte della barricata con un libro intitolato: “Tutto quel che so sul management l’ho imparato dal mio cane”.
Nel libro, infatti, Levin racconta la sua esperienza con una femmina di Golden Retriever presa in adozione, Angel. Un soggetto non facile da gestire, vista anche la sua scarsa propensione per i maschi. Come ha spiegato:
È stata una sfida, ci sono voluti 2 anni per raggiungere lo scopo di ogni attività di management: aiutare un individuo (o un cane) a ottenere il massimo dal suo potenziale. Per farlo sono 4 le regole d’oro: fiducia e leadership, comunicazione, soluzioni e decisioni, perseveranza. Nell’esigenza di essere per Angel un punto di riferimento tornavo indietro nel tempo, ricordando il primo meeting con lo staff di un’azienda in fallimento.
Levin, dunque, non ha dubbi, osservare un amico a 4 zampe aiuta a capire alcuni meccanismi utili per chi si trova a prendere decisioni importanti, proprio come capita ai manager, ma non solo! Nel libro fa un esempio davvero semplice, e sono certa che molti proprietari ritroveranno qualcosa di familiare… il cane alle prese con un osso finto finito in una fessura troppo ampia del pavimento. Secondo l’uomo il cane segue uno schema di problem solving: definisce il problema (non riesco a prendere l’osso), cerca le cause (questo non riesco a farlo), identificale alternative (ringhiare non fa spostare l’osso, meglio richiamare l’attenzione del proprietario), agisce (corre avanti e indietro sino a quando il proprietario non sposta l’osso sul tappetino), monitora la realizzazione (tiene fermo l’osso sul tappeto) e memorizza l’esperienza (ricordarsi di tenere sempre l’osso sul tappeto).
Gestire il rischio e pianificare le attività è essenziale per ogni buon proprietario, e anche per ogni manager. Ma la cosa fondamentale che Angel ha insegnato a Levin è che la risorsa più importante che non figura nel bilancio è la persona (cane) … riflettete, gente.
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