Il cane in ufficio per stemperare la tensione, aumentare la produttività dei dipendenti, creare un clima più disteso e allegro e rendere meno pesanti e stressanti gli straordinari, i periodi di duro lavoro cui non corrisponde un aumento di stipendio, i sacrifici.
Diverse ricerche condotte sull’argomento hanno dimostrato che avere un cane che scodinzola in mezzo alle scrivanie rende i lavoratori più collaborativi e fa digerire meglio anche le antipatie.
Eh, già, perché Fido è sicuramente un buon esempio per noi bipedi: sempre allegro, fa le feste a tutti, dimentica i torti subiti in fretta, le sgridate prese, manda giù le critiche su quanto è disordinato e casinista e non ci tiene il muso per giorni e giorni.
I cani, inoltre, è risaputo, rendono felici le persone. Un dettaglio non da poco se si vuole creare un clima lavorativo disteso è per l’appunto mettere di buonumore capo e dipendenti, il che risparmierà molti attriti e discussioni che spesso si scatenano non per motivi reali legati alla produttività e agli errori sul lavoro quanto piuttosto per lo stress, il cattivo umore e la tensione che fanno scattare per un nonnulla. E chi meglio di un cane può avere su di noi un effetto calmante? Inoltre, sempre secondo alcune ricerche ed esperimenti condotti negli USA, risulta che quando c’è un cane in ufficio, si avverte più il calore di una casa, i cani danno affetto incondizionato si sa, e dunque quando si tratta di fare degli straordinari, anche non pagati, i dipendenti si trattengono di più e più volentieri a lavoro. In aggiunta, il lavoratore fa più pause e va a fare una passeggiata per portare fuori Fido. Uscire a sgranchirsi le gambe fa smaltire lo stress accumulato e rende più produttivi.
Per non parlare del fatto che adottare un cane in ufficio rende tutti partecipi e più uniti, crea un legame, l’avere qualcosa in comune, ovvero l’affetto per il quattrozampe, facilita il lavoro di squadra e rende più forte il gruppo. L’idea alla base, comunque, è di permettere ai dipendenti di portare l’animale domestico a lavoro. Anche perché, tra un’azienda che lo permette ed una che lo vieta, anche se quest’ultima offre uno stipendio maggiore, il lavoratore preferisce rimanere a lavorare per il datore pet-friendly. Negli USA, non a caso, già avanti, il 17% delle aziende consente di portare il cane in ufficio.
[Fonte: Ictbusiness.it]
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