Non è la prima volta, purtroppo, che la Sicilia finisce nell’occhio del ciclone in merito a storie legate ai cani: maltrattamenti, attacchi da parte di qualche branco affamato agli esseri umani e casi limite. Certo, questo non vuol dire che nella Trinacria moltissimi cittadini non siano un esempio di amore e dedizione verso gli amici a quattro zampe, però la cronaca si concentra spesso sugli aspetti negativi della convivenza, qualche volta forzata, uomo-pet. Adesso,comunque, arriva un piccolo grande risultato che farà felici non soltanto gli animalisti che si battono da tempo per questo tipo di soluzioni, ma anche per tutti coloro che agli animali dedicano parte della propria vita. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, infatti, ha condannato un signore di 43 anni, al pagamento di una multa pari a duemila euro, per aver abbandonato due cani di razza dalmata di sua proprietà.
Adesso entrambi che si chiamano Lucky e Mika, sono stati adottati ed hanno trovato una famiglia che li vuole bene, ma con il precedente padrone, M.S, la vita per loro non deve essere stata affatto facile. Secondo quanto riporta la sentenza, l’uomo è risultato con il suo comportamento essere “incurante dei gravi rischi per la salute degli stessi successivamente rinvenuti in evidente stato di denutrizione e ferite su diverse parti del corpo”.La vicenda di cui si parla, in realtà, non è recentissima, ma risale allo scorso anno, a marzo del 2009 per la precisione. In quell’occasione nelle campagne di San Cataldo, nella provincia siciliana, i volontari della Lega Italiana per i diritti dell’animale hanno ritrovato i due cani, molto belli tra l’altro, soli, malnutriti e abbandonati poco distante da un casolare abbandonato. Avevano molta fame e altrettanta sete e sarebbero vissuti poco, se nessuno li avesse trovati in tempo.
Dopo averli soccorsi e curati immediatamente, la stessa Lida stessa si è incaricata di procedere presentando una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica Nissena, come riporta l’Apcom. Archiviata dopo poco tempo, è stata riportata agli onori della cronaca perchè le guardie eco-zoofile, hanno trovato il modo di risalire al padrone e di riaprire quindi il caso. Le indagini, quindi, sono scattate nuovamente e i risultati non si sono fatti attendere.