Per il momento il pericolo sembra essere stato scongiurato: si va verso il rinvio del provvedimento di abbattimento dei lupi paventato solo pochi giorni fa.
Il ministro dell’ambiente Galletti si è detto disponibile al rinvio per poter studiare alternative possibili: d’altra parte sia il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, sia il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e le associazioni animaliste si erano schierate sistematicamente contro il nuovo provvedimento che prevedeva l’abbattimento dei lupi, seppure controllato, dopo ben 46 anni, da quando il lupo è stato incluso fra le specie protette.
La soluzione in effetti non starebbe nell’abbattimento, sia pure controllato dei lupi, ma in un maggiore controllo e tutela degli allevatori. Per il momento insomma il Piano lupo resta congelato in attesa di alternative. La buona notizia è che si tratta di un passo avanti in favore della salvezza e della salvaguardia dei lupi anche dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi dalle associazioni animaliste Lav, Enpa, Lac Lipu, Lndc e Animalisti Italiani che stamane avevano incontrato il presidente Bonaccini chiedendo di approfondire la discussione. In attesa del piano alternativo il documento sarà rispedito al ministro Galletti anche se l’obiettivo resta sempre lo stesso: migliorare la convivenza tra gli interessi umani e i lupi, ma senza ricorrere alla caccia.
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E le associazioni hanno già espresso il proprio ringraziamento nei confronti delle Regioni e dell’opinione pubblica per l’attenzione dedicata a questa nuova emergenza “e per questo primo risultato che conferma le posizioni etiche e scientifiche fermamente contrarie all’uccisione dei lupi”.
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