Torniamo a parlare di maltrattamento ai danni degli animali. Ha stupito non poco nelle scorse settimane la vicenda dei pesci e delle tartarughine murate vive con un filo di acqua e di aria dentro ai portachiavi, ultima cruenta moda del mercato cinese, specializzato in gadgets improbabili e tanto bizzari quanto inutili.
Oggi rimaniamo in Italia per riportare dell’ennesima denuncia giunta al telefono amico, servizio messo a disposizione dall’AIDAA, l’Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, sempre in prima linea per raccogliere gli appelli e le segnalazioni degli amici dei tuttozampe.
Si tratta di numerose chiamate giunte per evidenziare la morte cruenta, per asfissia, cui vengono condannati i pesci sui banchi del mercato di Piazza Vittorio, ora in via Principe Amedeo ex caserma Sania, a Roma.
Si tratta, per l’AIDAA, di un reato di maltrattamento, perché gli animali, in quanto senzienti, muoiono con spasmi dolorosissimi e lentamente.
L’associazione ha raccolto diverse segnalazioni. Una signora racconta che la scorsa settimana, andando al mercato, ha visto
pesci vivi sul ghiaccio dei banchi che boccheggiavano e addirittura alcuni che, per gli spasimi o per il tentativo di vivere e respirare, si muovevano scivolando da una parte all’altra del banco! La persona che ho accompagnato ha anche raccontato che precedentemente un pesce le è letteralmente saltato addosso.
L’AIDAA ha inviato una segnalazione alla Procura per fare luce sul reato di maltrattamento. Lorenzo Croce, presidente nazionale dell’associazione, ha spiegato che alcune pratiche barbare come questa sono già proibite come
mettere astici e aragoste vive in vetrina o sul ghiaccio.
A quanto pare, però, non sarebbe solo un problema di maltrattamento sui pesci che, privati del loro habitat, ovvero l’acqua, muoiono in maniera così dolorosa, asfissiati. In quel mercato si segnalano anche violazioni delle norme di igiene, da qui la scelta dell’AIDAA di inviare una segnalazione a riguardo anche ai Nas.
[Fonte: Repubblica]