Joseph era ed è ancora oggi, nonostante l’ingiustizia subita, un bellissimo Pastore tedesco. La sua storia è salita agli onori della cronaca lo scorso settembre 2013 e in breve tempo è diventato il simbolo della cattiveria umana. Il destino, infatti, l’ha portato in casa di un uomo senza cuore, che per 4 lunghi anni l’ha tenuto alla catena.
Provate solo ad immaginare la sofferenza di questo cane, il cui spazio vitale non andava oltre quei pochi metri dall’albero a cui era legato… ma non è tutto. Aggiungete che viveva senza una cuccia dove ripararsi e che riceveva cibo e acqua solo qualche volta a settimana. I vicini di casa avevano anche provato a chiedere al proprietario perché quel cane fosse così mal ridotto e lui rispondeva a tutti che era malato.
Poi, finalmente, la segnalazione ai volontari dell’associazione Paws, che al momento del loro intervento si sono ritrovati davanti un animale che solo vagamente ricordava le sembianze di un Pastore tedesco. Joseph era stanco, rassegnato, in condizioni fisiche e psicologiche al limite della sopravvivenza. Una delle sue foto, tra cui questa con lo sguardo rivolto verso l’altro, che mette in evidenza il collo magro e segnato dalla catena, è diventata un’immagine-simbolo. Pensate, quando il proprietario è stato accusato di maltrattamento ha semplicemente risposto:
Non è una persona, è solo un cane.
Quell’uomo, per il male inferto a Joseph, ha pagato una multa di 25 dollari… neanche 20 euro, ma fortunatamente Joseph ha trovato una famiglia pronta ad accoglierlo e ad amarlo come merita e avrebbe sempre meritato.
Photo Credit| GermanShepherds.com