L’arrivo dell’estate porta i padroni dei cani a passeggiare di più con i loro animali domestici in parchi in montagna: questa occasione di svago deve però essere condotta ponendo attenzione su diversi fattori, tra i quali spicca la sicurezza del cane.
Forasacchi uno dei pericoli maggiori
Il poter correre in mezzo alla natura e ad annusare gli odori che la caratterizzano è una delle avventure più entusiasmanti da vivere per i cani che però può nascondere delle insidie per la loro salute. I forasacchi e le piante velenose sono il primo problema che qualsiasi padrone deve affrontare quando porta a spasso il proprio animale all’interno di riserve naturali o di prati incontaminati. Si tratta infatti in entrambi i casi di rischi in grado di compromettere sul lungo periodo la salute e la sopravvivenza del cane.
Per evitare problemi è importante saper riconoscere i sintomi ed intervenire in maniera tempestiva avvalendosi del supporto del veterinario. Partiamo dei forasacchi: questi sono presenti sia in città che in campagna e sono piccole spighe appartenenti al genere delle graminacee che una volta secche assomigliano a delle piccole lance.
Purtroppo esse sono presenti anche ai bordi delle strade e rappresentano un pericolo serio per l’animale dato che possono penetrare nella cute e in altre parti del corpo molto delicate. Se il forasacco entra nel naso il cane starnutirà continuamente per diversi minuti consecutivi; se invece ad essere colpiti sono gli occhi, gli stessi inizieranno a lacrimare e diventeranno rossi e gonfi: in questo caso è bene accertarsi immediatamente della posizione e eliminarla se possibile o correre dal veterinario perché il cane, soprattutto se il forasacco penetrerà troppo all’interno, rischierà di rimanere cieco nell’occhio colpito.
Nel caso il forasacco entri invece nelle orecchie, il cane inizierà a grattarsi continuamente e sentirà il dolore: se rimasto incastrato nella bocca o nella gola l’animale potrebbe presentare delle crisi di tosse. Se la spiga riesce ad insinuarsi tra le dita delle zampe potrebbe divenire causa di zoppia.
Ovviamente per evitare tutto ciò è meglio evitare di portare il cane a passeggiare dove l’erba è troppo alta e avere cura di controllare il suo manto una volta tornati a casa, spazzolando per bene il pelo.
Attenzione anche alle piante velenose
Anche le piante velenose rappresentano un importante pericolo per i cani: quello che il padrone deve saper fare è riconoscerle e tenere distante il proprio animale dalle stesse. Tra le piante da evitare vi è il tasso, che spesso è utilizzato all’interno di siepi e che è capace di causare nausea e disturbi gastrointestinali, difficoltà respiratorie, convulsioni e paralisi. Bisogna poi fare attenzione al rododendro, le cui foglie possono diventare letali per il cane e ancora la bella di notte e l’oleandro. Nel caso si sospetti un avvelenamento del cane da parte di una pianta velenosa è necessario portarlo immediatamente dal veterinario.