Cura dei criceti: come allestire una gabbia

gabbia per criceto

Oggi torneremo a parlare di criceti, e in particolar modo di come allestire una gabbia confortevole per ospitare questo simpatico roditore. La caratteristica fondamentale che deve possedere la gabbia per il criceto è lo spazio: deve essere ampia e con più ripiani collegati tra loro; le sbarre devono essere solide e a poca distanza l’una dall’altra per evitare fughe improvvise, oltre che di buona qualità, nel senso che non devo scrostarsi al tatto. Evitate assolutamente di comprare gabbie piccole e contenitori di plastica senza aerazione.

Accessori indispensabili della gabbia devono essere il beverino a goccia, una mangiatoia per il cibo secco e una per quello fresco, un blocco di minerali che aiuterà il criceto a limare i denti in continua crescita, i legnetti per l’igiene dentale, la tana e la ruota. La ruota, che costituirà il massimo divertimento del vostro criceto, deve essere in plastica e assolutamente senza raggi per evitare che le zampe vi rimangano incastrate.

La casetta, ovvero la tana, è molto importante, perché in essa il vostro criceto trascorrerà gran parte della vita: oltre a dormirci vi trasporterà il materiale per il nido e vi deporrà il cibo. La lettiera da porre sul fondo della gabbia deve essere in tutolo di mais non profumato, un materiale molto assorbente e atossico.

Mrs. Chippy, un gatto in Antartide

 chippy

Oggi facciamo la conoscenza di Mrs. Chippy, un gatto soriano davvero speciale: si tratta del gatto appartenuto a Ernest Shackleton, primo spedizioniere in Antartide. Chippy accompagnò fedelmente il padrone proprio nella traversata dell’Antardine, in particolare nella spedizione denominata Endurance, dal nome della nave usata, che si svolse dal 1914 al 1917. Con lui, a bordo dell’Endurance, ci sono ventisette marinai ansiosi di compiere la traversata del continente bianco da ovest a est, oltre tremila chilometri da percorrere su slitta in centoventi giorni.

Il gatto, che era un maschio nonostante il nome femminile, venne fatto salire sulla nave dal carpentiere di bordo con uno scopo ben preciso: cacciare i roditori che vi si trovavano dentro. Ma la storia racconta che il micio venne ucciso quando la nave Endurance rimase intrappolata nella banchisa e non era più in grado di navigare. Gli uomini proseguirono a piedi ma Chippy non sarebbe stato in grado di affrontare il viggio.

Non potevamo permetterci di mantenere gli animali più deboli nelle nuove condizioni. Macklin, Crean e il carpentiere sembra che abbiano preso piuttosto male la perdita dei loro amici

si legge nel diario di bordo tenuto dal capitano nel 1915.

Cani da maschi, l’amico a quattro zampe più macho

razze cani maschiliIl cane è il miglior amico dell’uomo, e fin qui non ci piove. Ma parliamo di uomini, non intenso come genere umano, ma come rappresentanti del sesso maschile: quali sono le razze canine più adatte ai maschi? Se lo sono chiesto per gioco veterinari ed esperti di cani del sito Petplace.com, scegliendo le caratteristiche prettamente maschili degli amici a quattro zampe e identificando gli esemplari della specie più adatti a diventare i compagni di vita degli uomini.

Chissà se la classifica stilata dal sito trovi poi un riscontro diretto in quelle che sono le preferenze effettive del sesso forte. La riportiamo perchè ci sembrava una top list originale e simpatica, senza alcuna presunzione di oggettività.  Dopo il salto scoprirete dieci  tra le  specie di cani reputate più maschili.

Il cercapadrone: un sito internet per adozioni di cani e gatti

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Esiste un sito internet, nato come iniziativa di volontariato, che serve a tutti coloro siano in cerca di cuccioli, cani o gatti da adottare, per mettere in contatto persone in tutta Italia che amano gli animali e non possono sopportare l’abbandono o i maltrattamenti, così come il randagismo e tutte le situazioni di disagio in cui si trovano gli animali che vivono in strada o che restano per troppo tempo nei canili e nelle strutture che ospitano i trovatelli abbandonati o scappati da situazioni estreme e senza amore.

Ilcercapadrone.it si occupa di questo. Nella home page potete trovare i casi più urgenti, quelli dei canili in difficoltà, le adozioni che vanno fatte in tempi brevi, anche per i cani a rischio di soppressione ad esempio. Accedendo al sito trovate invece la presentazione del gruppo che ha creato questa specie di grande motore di ricerca, e che ha anche un’Associazione Onlus che si occupa di questo.

Le vaccinazioni per i cani

vaccinazioni cane

Quando decidete di adottare un cane la prima cosa da fare dopo averlo portato a casa è quella di rivolgervi al vostro veterinario di fiducia per farlo vaccinare; questa operazione è molto importante, sia per la salute che vostro amico a quattro zampe, sia per la vostra. Tutte le vaccinazioni effettuate all’animale saranno registrate in un apposito libretto sottoscritto dal medico, che costituirà un registro permanente per dimostrare la storia vaccinale del cane, nel caso in cui dovrete portarlo con voi in viaggio o richiederne il passaporto.

Le vaccinazioni più comuni da fare al cane sono quelle che lo proteggono dalle principali malattie infettive che possono colpirlo, e come per gli uomini, possono essere effettuate in un’unica soluzione o con più richiami successivi. Il primo vaccino da effettuare nei cani è quello contro la Parvovirosi, ovvero la gastroenterite emorragica che porta alla disidratazione dell’animale, e, nei casi più gravi, anche alla morte; data la gravità della malattia, la vaccinazione viene praticata all’età di sei settimane.

Il Cimurro è causato da un virus che colpisce l’apparato respiratorio, quello gastroenterico e il sistema nervoso, e si manifesta con l’emissione di sostanza grigia o bianca, e, alcune volte anche con crisi epilettiche. L’unica soluzione efficace per la profilassi del cimurro è la vaccinazione, esattamente come nel caso dell’epatite infettiva, una malattia virale che colpisce il fegato dell’animale e che provoca febbre alta, vomito e forti dolori.

Bobby, esempio di amore e dedizione

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Il cane che vi vogliamo presentare oggi è Greyfriars Bobby di razza Terrier, divenuto famoso nel diciannovesimo secolo in Edimburgo, Scozia, per essere stato ben quattordici anni della sua vita di guardia e veglia davanti alla tomba del suo padrone, fino alla sua morte il 14 Gennaio 1872: una storia che sembra incredibile ma che invece è reale!

Angela Burdett-Coutts, una filantropa inglese, venuta a conoscenza dela stroardinaria storia del cane, decise di commemorarlo erigendo in suo onore una statua ed una fontana. Bobby apparteneva a John Gray, che lavorava per la Polizia di Edimburgo come guardia notturna: per due anni tutto è andato bene e la convivenza tra il cane e l’uomo non creava problemi. Anzi, i due erano compagni inseparabili! 

Nel 1858 però John morì di tubercolosi e venne seppellito in una cimitero della sua cittadina di origine, nella vecchia Edimburgo:  il cane Bobby però non si voleva rassegnare a questa morte e tutti i giorni, per ben 14 anni, si recò al cimitero, accanto alla tomba del suo padrone, vegliandolo ed aspettandolo, quasi volesse anche fare la guardia a quella piccola tomba di provincia.

Gatti vincono contro condominio, sentenza storica a Milano

gatti condominioLa presenza di animali all’interno di un condominio è spesso causa di controversie che finiscono in tribunale. Tra gli amanti degli animali e chi invece vuole inserire clausole che ne vietino il possesso all’interno degli appartamenti del plesso condominiale e/o nelle aree comuni, è da sempre battaglia aperta. Quasi sempre, però, a meno che cani e gatti non siano tenuti in condizioni igieniche poco consone al decoro dello stabile, gli amici a quattro zampe, anche quando latrano nella notte, abbaiano, si rincorrono, hanno la meglio.

Avere un animale domestico, infatti, è oggi un diritto che viene tutelato: un cane, un gatto fanno parte della famiglia e raramente i giudici ordinano ai condomini di separarsene davanti alle lamentele portate in tribunale da vicini di casa particolarmente suscettibili. A meno che non ci sia un rischio per l’incolumità delle persone, nel caso di cani feroci, oppure il gatto sconfini nel giardino altrui e faccia dei danni. Anche in questo caso, però, si invita il proprietario dell’animale a fissare delle reti di protezione e a tenere d’occhio l’animale.

Il momento del bagnetto

bagno cane

Scenario apocalittico. Il bagno resterà inutilizzabile per almeno 24 ore, ci sono tre asciugamani per terra, colorati, con dei disegni simpatici, ma sono talmente tanto pieni di peli che forse non saranno più utilizzabili. La vasca è segnata da impronte di zampe, come quelle dei cartoni animati e dei fumetti, i peli sono anche qui e i prodotti di bellezza hanno ancora il tappo di svitato e un po’ di shampoo cola lungo la confezione che ha disegnato su un cane completamente zuppo. E tranquillissimo.

Un piccolo rivolo d’acqua segna il nostro percorso, e noi stessi lasciamo qualche impronta, la maglietta bagnata con delle gocce stranamente uniformi. Percorriamo il corridoio. Eccolo lì, comodamente accomodato sul divano, quello nuovo magari E’ ancora gocciolante, simpaticamente inizia a rotolorarsi per proseguire il gioco, mentre il campo di guerra e noi stessi ci arrendiamo alla furia bonaria e giocosa di un cane che proprio non ne vuole sapere di fare il bagnetto “seriamente”.

Certamente lo scenario che si presenta davanti a voi non è necessariamente questo, ci sono cani che amano fare il bagno, quelli che corrono per tutta la casa ma una volta sotto la doccia non si ribellano, e chi ha un giardino può approfittare dello spazio all’aperto, così come c’è chi evita di sperimentare e si rivolge sempre e solo al servizio di toelettatura presso negozi e veterinari. Ecco alcuni consigli per un bagno casalingo in tranquillità.

Come allevare un cucciolo: le regole per prendersi cura di un neonato a quattro zampe

allevare un cucciolo

Prendersi cura di un neonato a quattro zampe è una bella esperienza, ma è necessario sapere cosa fare: può infatti capitare di imbattersi in un trovatello rimasto senza mamma, e in questo caso non è possibile affidarsi all’improvvisazione. Vediamo insieme come allevare un cucciolo.

Innanzi tutto dobbiamo pensare al latte: quello di gatte e cagne contiene dei nutrienti che non sono presenti in quello vaccino, e quindi per completarlo bisognerà aggiungere della panna al latte di capra o di mucca; una valida alternativa sono gli alimenti in polvere appositamente formulati per l’allattamento artificiale di cani e gatti, la cui composizione chimica rispecchia il più possibile quella dei rispettivi latti materni.

Qualsiasi sia l’alimento sostitutivo scelto è importante attenersi alle dosi e alla frequenza delle poppate raccomandate secondo l’età del cucciolo e il suo peso. Il modo migliore per nutrirlo è tramite il biberon: in commercio si trovano facilmente quelli adatti agli animali, nei quali si possono praticare dei fori adatti alle dimensioni della bocca dell’animale e alla sua capacità di suzione.

Libri: Non ti lascerò mai solo

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Il libro di cui vi voglio parlare oggi, racconta una bellissima storia di amicizia tra un cane ed il suo padrone: Non ti lascerò mai solo di Giorgio Panariello. La storia è quell di Francesco, uno scapolone dalla vita interesante divisa tra lavoro, palestra, donne: ma sarà proprio una donna a fargli il regalo più bello della sua vita, un cane di razza meticcia di nome Poldo.

Poldo e Francesco sono costretti a convivere per diversi mesi, all’inzio il ragazzo è scettico e non ama molto la compagnia dell’animale, ma ben presto si dovrà ricredere: un pomeriggio, proprio quando Francesco non sopporta più il cane e decide di liberarsene in malo modo, un evento imprevedibile gli farà cambiare idea, e Poldo diventerà il fedele compagno che ha sempre cercato.

Non ti lascerò mai solo è una storia brillante, che racconta della solida amicizia nata tra un uomo ed un cane: si tratta di un’amicizia nata spontaneamente, non cercata forzatamente, sbocciata quando meno l’uomo se lo aspetta. Un’amicizia solida e complice che saprà regalae ad entrambi gioie e soddsfazioni.

Dog whisperer, collare a strangolo e torture: Cesar Millan sotto accusa

cesar millanVe ne avevamo parlato qualche tempo fa, del dog whisperer più famoso al mondo, Cesar Millan, in onda da quest’anno anche in Italia su Sky con il suo reality che salva i cani perduti e aggressivi da un’inevitabile soppressione. Casi difficili, quelli trattati da Millan, definiti spesso irrisolvibili. Eppure lui, lo stregone dei cani, aveva calmato parecchi amici a quattro zampe con disturbi del comportamento anche gravi che avrebbero messo a rischio l’incolumità delle persone.

Ebbene,  i metodi utilizzati da Cesar sarebbero ora sotto accusa dell’associazione Asetra, l’Associazione studi etologici e tutela della relazione con gli animali che è pronta ad avviare una battaglia legale per chiedere la sospensione dello show televisivo incentrato sul dog whisperer, che frutta milioni di dollari e un gran numero di ascolti.

Regali di Natale anche per cani e gatti

cani natale

Il Natale arriva anche per i nostri amici animali. Io alla mia cagnetta regalavo sempre qualcosa sia per il compleanno che per il Natale e chi mi conosceva bene sapeva che per entrare nelle mie grazie questo poteva essere davvero il gesto giusto! Senza esagerare e senza necessariamente conciare i piccoli animali come il cagnolino di questa foto possiamo far entrare i nostri amici nell’atmosfera di festa.

Il sito zooplus.it nella sua sezione Magico Natale ci propone proprio una serie di idee carine e spiritose. Il Calendario dell’Avvento per cani e per gatti ad esempio. Dietro ognuna delle 24 porticine si nasconde una golosità adatta al vostro cucciolo, pronta a soddisfare il suo palato e a farlo entrare insieme a voi nell’atmosfera di festa. Prezzo, 5,99 euro.

Se il cane invece non è il vostro e volete portare un regalo a un parente o a un amico che sapete apprezzerà il gesto simpatico allora non potete non prendere in considerazione il Box di Natale per cani! Ogni scatola ottagonale comprende dei giochini e dei biscottini natalizi, chiaramente il tutto più che adatto a un cagnolino. Sarà simpatico metterlo sotto l’albero e poi aiutare il cane a “scartare il pacchetto”. Di certo quando fiuterà l’odore di biscottini non si tirerà indietro e proseguirà da solo per scoprire cosa la scatola nasconde al suo interno. Esiste anche la versione per gatti. Prezzo, 4,99 euro.

Pointer inglese, ovvero il cane da caccia per antonomasia

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Il Pointer, conosciuto anche come Pointer inglese, è il cane da caccia per antonomasia; le sue origini sono piuttosto complicate nel senso che è nato da un mix di varie razze, ma con la dicitura attuale è presente da circa ottant’anni. Il suo nome deriva dall’inglese to point, ossia indicare, perché la caratteristica principale di questa razza è il fatto che è un cane da punta, il cui compito è appunto indicare al padrone la presenza di selvaggina durante la caccia; non a caso il Pointer inglese è particolarmente rinomato per il fiuto e la velocità con cui segue la preda.

Fisicamente il Pointer possiede la testa larga sopra ad un collo piuttosto lungo; il corpo è potente e robusto, ma anche aggraziato ed elegante, le zampe sono lunghe e muscolose con i piedi tondi. Il mantello ha il pelo corto e liscio, di colore soprattutto bianco, con macchie che vanno dall’arancione al nero e al marrone, ma può essere anche tutto in tinta marrone.

Dal punto di vista del carattere, il Pointer è un cane molto intelligente ed attivo, è particolarmente leale nei confronti del padrone e per niente aggressivo; essendo un cane pieno di energia e molto giocherellone, è decisamente paziente con i bambini e sa adattarsi a tutte le situazioni.

Caffaro, il cane eroe

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Oggi presentiamo un cane che non molti conoscono ma che è stato importantissimo per il nostro esercito durante la terza guerra per l’indipendenza italiana: Caffaro. Caffaro era un cane al servizio dell’esercito, in particolare nel corpo volontari guidati niente meno che da Giuseppe Garibaldi, era di razza bulldog ed apparteneva al sottotenente Giulio Grossi, originario di Venezia. Questi era legatissimo all’animale, tanto che se lo volle portare al seguito durante le spedizioni garibaldine.

Nel 1866 Caffaro insieme al suo proprietario, prese parte alla nota battaglia del Ponte Caffaro, combattuta tra i garibaldini ed i soldati austriaci: durante la fervida battaglia, il cane si rese conto che tra due uomini vi era un pericoloso scontro corpo a corpo.

Lo scontro in particolare avvenne tra Giovanni Battista Cella, bersagliere volontario, e Rudolf Ruzicka, capitano austriaco: il combattimento avvenne sul ponte, sembrava quasi che il sassone avesse la meglio quando, all’improvviso, Caffaro reagì prontamente, ferendo il capitano avversario con dei morsi alle gambe. In questo modo fece si non solo che Ruzicka fosse fatto prigioniero, ma aiutò anche i soldati italiani a catturare un altro prigioniero avversario, il tenente austriaco Suchonel. Si racconta anche che Ruzicka reagì contro il cane ferendolo.