Cani di razza, Pedigree e Standard

cani di razzaDopo aver trattato in breve degli allevamenti di cani di razza facciamo una breve analisi  anche di ciò che contraddistingue un cane di razza. Entriamo così forse in alcuni discorsi che potrebbero interessare più a chi desidera un cane per partecipare a delle mostre e a delle esposizioni canine, piuttosto che a chi vuole semplicemente un cane di una certa  razza per piacere. E comunque ci tengo sempre a precisare di non scegliere mai un cane, soprattutto di razza, senza valutare bene le sue caratteristiche e i suoi bisogni; ad esempio un cane da caccia, anche se è un Terrier di taglia piccola o media, non lo si può tenere chiuso in appartamento con due brevi passaggiate quotidiane intorno all’isolato, ogni cane ha i suoi bisogni e le sue necessità, che sono anche quelle istintive e caratterizzanti della razza, e vanno sempre rispettate.

Ma arriviamo a trattare dei due punti fondamentali quando si parla di razza: Pedigree e Standard. Pedigree è un termine inglese che indica l’albero genealogico del cane. Sul documento del Pedigree è indicato il completo elenco degli ascendenti paterni e materni, e questo va a determinare la purezza della razza. In più sul Pedigree è indicato anche l’allevamento di provenienza del cucciolo. Chiaramente quanto più puro è il cane, più sarà costoso e magari sarà perfettamente adatto per il suo scopo, la bellezza di un Levriero Afgano pronto per le mostre già da piccolo, la velocità di un Greyhound, e così proseguendo.

Il terrario: consigli per la scelta

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I nostri amici rettili necessitano di uno spazio adeguato all’interno dell’abitazione, uno spazio tutto per loro che tenga conto delle esigenze legate alla specie: si tratta del terrario. Il terrario non deve essere solo un contenitore ma deve riprodurre il più fedelmente possibile l’habitat naturale in cui il rettile vivrebbe allo stato naturale .

Per cercare di creare un terrario ottimale per i rettili, occorre tenere in considerazione alcuni elementi essenziali che qui di seguito illustreremo. In primo luogo occorre che il terrario sia un luogo sicuro dal quale il rettile non possa fuggire: questo non significa che l’animale vi debba stare sempre rinchiuso. Occorre poi che abbia le dimensioni adeguate alla tipologia di animale che vi viene introdotto: spazi troppo angusti possono nuocere certamente allo stato psicofisico del rettile, creando stress e disagi. Meglio quindi che il terrario sia sufficientemente grande per permettere al rettile di mantenere un comportamento naturale e per garantirne la termoregolazione.

Infine, ma non meno importante, assicuratevi che il terrario sia di facile pulizia e che fornisca le condizioni ambientali adatte alla specie di rettile del quale vogliamo occuparci: infatti molte specie necessitano di temperature o umidità particolarmente elevate, o di un substrato specifico, tutti elementi che devono essere considerati attentamente al momento dell’acquisto.

Vendita on-line di cuccioli di razza, allarme Aidaa su truffe natalizie

cani regalo NataleAcquistare un cane o un gatto come regalo di Natale per una persona cara o per sè stessi è senza dubbio una scelta impegnativa, un dono a lungo termine che comporta delle responsabilità, dei disagi iniziali legati all’abituarsi a convivere con un animale domestico, ma che certamente ripaga di tutti gli sforzi grazie all’immenso affetto di cui sono capaci, con disinteresse assoluto, soltanto i pets.

Se avete deciso che sotto l’albero troverà posto un batuffolo di pelo, prima di spendere centinaia di euro per comprare un esemplare di razza pura, fate un salto nei canili comunali e lasciatevi pure commuovere dai tanti occhioni dolci che vi faranno la corte da dietro le sbarre pur di essere adottati.

Natale 2009: idee regalo per gli animali

regali di natale per animali

Fra meno di un mese sarà Natale e anche ai vostri animali farà piacere trovare un regalo sotto l’albero; ma quale può essere il dono giusto per il vostro amico a quattro zampe? Senza pensare ai collari tempestati da cristalli Swarovski o ai vestiti firmati, si possono trovare dei piccoli e utili pensierini che faranno sentire i vostri animali ancora più parte della famiglia.

L’idea più semplice ed immediata è quella di regalare ai vostri animali leccornie di ogni tipo: biscotti, bastoncini da mordere, pasti prelibati e croccantini dai gusti più delicati, le regole in questo caso sono due: la prima è quella di comprare solo cibi per animali e non farsi tentare dal regalare qualche leccornia “umana”, la seconda è quella di non esagerare con gli snack: sono vietate le scorpacciate anche se sono giorni di festa.

La corretta alimentazione dei pesci

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Per una corretta crescita e un’ottima salute, i pesci delle nostre vasche necessitano di sostanze diverse e di un’alimentazione varia ed equilibrata. Partiamo dal presupposto che per quanto possano essere di alta qualità, i mangimi commerciali che troviamo nei negozi non saranno mai in grado di fornire tutte le sostanze necessarie, per cui può essere consigliabile integrare con cibo vivo, verdure fresche e vitamine Una classificazione degli alimenti può aiutarci a capire come fornire una dieta equilibrata ed il più possibile varia ai nostri pesci.

Mangimi secchi: sono l’alimento principale (e spesso, purtroppo, unico) di pesci e crostacei d’acquario. Facili da reperire, variano come formato; possiamo trovarli come granuli, pastiglie, pellets o scaglie, da utilizzare a seconda di quale si adatta di più alle esigenze degli ospiti dell’acquario. Come già detto, anche quelli di alta qualità sono carenti, nel lungo periodo, di sostanze, anche a causa del deterioramento chimico causato dal contatto con l’aria. Occorre somministrarlo 2 o 3 volte al giorno in quantità tali da essere consumato in pochissimo tempo, dato che quello non mangiato si decompone ed inquina l’acqua.

Cibo liofilizzato: si tratta di piccoli organismi seccati e compattati, in modo da essere facilmente somministrabili. I processi di liofilizzazione consentono di avere un maggior apporto nutritivo rispetto ai cibi disidratati, risultando però anche più pesanti da digerire. Meglio quindi non esagerare nella somministrazione.

Animali domestici in ospedale, a Genova pets in corsia

animali ospedaleDopo la partenza di un progetto pilota che ammetterebbe i cani negli spazi comuni e sugli spalti delle piscine comunali di Torino, stavolta tocca a Genova lanciare un segnale positivo verso l’inclusione degli animali domestici anche in aree tradizionalmente considerate off-limits per gli amici a quattro zampe. L’idea è quella di consentire ai pets l’ingresso negli ospedali per fare visita ai loro padroni ammalati.

Soprattutto per le persone anziane ma anche per i bambini e comunque per chiunque sia molto legato al proprio cane e al proprio gatto, la degenza si fa ancora più dolorosa se costringe a stare lontani dal proprio beniamino. Da qui l’idea, per ora applicabile solo all’ospedale San Martino di Genova, il maggiore della Liguria, di far entrare in corsia gli animali.

Allevamenti di cani di razza, come scegliere

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Avete deciso di prendere un cane. Avete valutato attentamente spazi e tempo da dedicargli, ne avete parlato con i vostri familiari, o magari vi apprestate a fare una sorpresa a un bambino proprio per Natale. Avete scelto la razza. Adesso ciò che vi rimane da fare è solo trovare uno o più allevamenti vicino al luogo in cui abitate e aspettare che il vostro cucciolo nasca. Ma quali sono gli accorgimenti da prendere quando ci si rivolge a un allevamento?

Innanzi tutto andate a visitare il posto. Controllate che l’allevamento sia riconosciuto dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), anche perchè poi sarà sempre l’ENCI ad assegnare il Pedigree ai cani facendo anche riferimento all’allevamento di appartenenza. Questo è il primo passo, a cui seguono tutti quelli che riguardano il modo in cui i cani e i cuccioli vengono tenuti. Assicuratevi che i cani siano ospitati in luoghi spaziosi e puliti, e che abbiano anche un giardino in cui poter correre e giocare. I cuccioli non possono essere ceduti prima dei 60 giorni di vita, quindi diffidate degli allevatori che vogliono farvi acquistare dei cuccioli di pochi giorni o poche settimane. I piccoli hanno bisogno della madre e in più in questo modo l’allevatore potrà seguirli, imparare a conoscerli, vaccinarli e una volta che il cucciolo sarà vostro saprà anche guidarvi e accompagnarvi nella conoscenza dell’animale.

Un buon allevatore infatti è anche quello che vi segue dopo l’acquisto, si mostra disponibile per indicarvi il cibo più adatto per il cucciolo e il modo in cui curarlo, e in più, sarà sempre lì per voi, nel corso della crescita del cane, per seguirvi e aiutarvi nelle eventuali difficoltà. Questo proprio perchè conosce i suoi cani e le razze che tratta. Proprio restando su questo punto, sempre l’ENCI sostiene, che ogni allevamento non dovrebbe allevare più din un paio di razze di cani, con un limitato numero di esemplari oltretutto, per poter seguire bene la crescita e anche per evitare il sovraffollamento, dannoso per gli animali e che non permetterebbe una giusta cura e un giusto controllo.

Cani di piccola taglia: il Bolognese

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Le origini del cane Bolognese risalgono ad un cane da compagnia descritto da Aristotele che vivacizzava le giornate delle ricche signore romane; nell’XI secolo era considerato un cane molto pregiato e destinato solo ai nobili: non per niente con la decadenza della nobiltà, il Bolognese ha rischiato di estinguersi.

Il Bolognese è un cane di struttura aggraziata, con la testa lunga metà dell’altezza al garrese, le orecchie sono inserite molto in alto e ricadono lateralmente, gli occhi sono grandi e di color ocra; un maschio di razza Bolognese misura circa 30 centimetri, mentre una femmina 26, per un peso che va dai 2,5 ai 4 chilogrammi.

La tartaruga terrestre

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La tartaruga terrestre è chiamata anche tartaruga di Hermann o Testudo Hermanni: si tratta di un animale appartenente alla specie dei rettili, in particolare dell’ordine delle testuggini. Questo genere di tartaruga è diffusa soprattutto nel bacino del Mediterraneo e nell’Europa meridionale: il suo nome deriva dal medico naturalista Jean Hermann vissuto tra il settecento ed ottocento che per primo ha scoperto e catalogato tale rettile. Le dimensioni medie di tale animale vanno dai 13 centimetri dei maschi ai 22 centimetri delle femmine.

La colorazione caratteristica invece è giallo scuro con numerose macchie scure che si espandono sul dorso: una caratteristica delle testuggini inoltre è la colorazione gialla delle scaglie che si trovano sotto gli occhi. Si tratta di animali a sangue freddo, trascorrono le prime ore del giorno al sole per immagazzinare più calore possibile ed elevare la temperatura corporea: il sole è molto importante per le testuggini che permettono anche la sintesi della vitamina D che aiuta la digestione e il metabolismo. Tuttavia nel caso di temperature piuttosto alte, le tartarughe soffrono il calore e cercano riparo e refrigerio scavando delle buche nella terra.

Le testuggine in inverno vanno in letargo: prima di iniziare il lungo periodo di letargo gli animali smettono di alimentarsi e svuotano l’intestino, poi si interrano mediamente a 15 centimetri per circa 5 gradi di temperatura (temperature più alte o più basse potrebbero causare grossi danni agli animali). Il risveglio avviene circa in primavera nel mese di marzo quando le temperature iniziano a risalire. In questo periodo inizia anche il periodo dell’accoppiamento: il comportamento sessuale di questi animali è molto interessante e complesso.

Un albero di Natale a prova di gatto

gatto albero di NataleIl Natale quando arriva arriva, come direbbe qualcuno. E c’è da dire che ogni anno il conto alla rovescia per le festività invernali si fa sempre più corto, o almeno così sembra, dal momento che già intorno al mese di settembre i centri commerciali per spingere agli acquisti si addobbano a festa e sfoggiano i simboli natalizi per eccellenza: panettoni e spumanti nel reparto alimentare e alberi di ogni dimensione, e lucine colorate nelle vetrine e nei punti di passaggio. A proposito di albero, qualcuno lo ha già fatto, altri aspettano l’otto dicembre, come vuole la tradizione, in tanti si ridurranno alla sera della vigilia, e c’è chi ci rinuncerà del tutto.

L’ideale sarebbe scegliere un albero sintetico e riciclarlo ogni anno. E’ comodo, economico, bello e non sporca casa. Ma  quello che più ci preme sapere, tra albero e presepe e decorazioni varie, è come regolarsi con i nostri amici a quattro zampe. Evitare che l’abete e le palle natalizie diventino rispettivamente un arrampicatoio e un gioco spassosissimo per i nostri gatti è un’impresa ardua, soprattutto se si tratta di mici di casa, che non mettono mai piede fuori e appena vedranno un albero vero si catapulteranno sulla preda non credendo ai loro occhi e… alle loro zampe.

Scottish Terrier, il signore scozzese

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Alcuni sostengono che lo Scottish Terrier sia la razza indigena più antica della Gran Bretagna. Fu conosciuto come Aberdeen Terrier, prendendo il nome dalla cittadina in cui venne allevato. La razza così come la conosciamo adesso deriva da quell’antenato e probabilmente proviene dallIsola di Skye, nelle Highlands occidentali. Ha conosciuto una grandissima popolrità sia agli inizi del secolo scorso che nel dopoguerra, popolarità che si è diffusa dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti ed ha fatto in modo che le forme così deliziose dello Scottish divenissero stemmi per i mazzi di carte, simpaticissimi pupazzi di pezza, e infine anche oggetto di pubblicità e di trame di romanzi, che vedevano lo Scottish sempre appiccicato all’investigatore di turno.

Come ogni Terrier anche lo Scottish è un cacciatore, in questo caso la sua selezione dette vita a un cane per la caccia alla volpe e al tasso, specializzato nello scavare nelle pietraie. Lo Scottish come molti cacciatoti, ad esempio il Jack Russell, è devoto a questa sua attività, unghie e zampe lavorano solo per trovare la preda, scavando incessantemente. In più questo cagnolino dal fare così simpatico è pronto ad accendersi per un nonnulla, abbaia di fronte a qualsiasi cosa gli sembri sospetta, o gli sembri una preda.

Il parto e lo svezzamento dei criceti

parto e svezzamento criceti

Nei giorni scorsi vi avevamo parlato della riproduzione dei criceti, oggi vi spiegheremo come avviene il parto e lo svezzamento dei cuccioli. Il parto delle femmine di criceto si verifica di solito nelle ore notturne per un tempo proporzionale al numero di cuccioli che stanno per nascere. Una volta partorito la madre mangerà la placenta e reciderà il cordone ombelicale; i cuccioli nascono nudi e ciechi e inizieranno subito a succhiare il latte della mamma.

È importantissimo non avvicinarsi spesso alla gabbia e soprattutto non toccare i cuccioli fino al completo svezzamento: la madre, se spaventata potrebbe uccidere i cuccioli in segno di difesa, quindi lasciatela tranquilla con i suoi piccoli e non tentate di pulire la gabbia fino a che i cuccioli non saranno totalmente autosufficienti.

I primi peli dei cricetini spunteranno dopo 6 giorni e dopo 10 saranno ne saranno già coperti e apriranno gli occhi. Piano piano i cuccioli inizieranno a mangiare ciò che la madre ha conservato per loro all’interno del nido; l’alimentazione ideale da fornire ai piccoli durante lo svezzamento è un croccantino per gatti per ogni nuovo nato, frutta, verdura e latticini in piccole dosi; nel mix di pellettato scegliete i semi di piccole dimensioni in modo da facilitare l’iniziale utilizzo delle tasche guanciali dei cucciolo.

Passeggiare con il cane equivale a otto ore di palestra

passeggiare caneTorniamo a parlare di animali domestici e fitness anche oggi per incentrarci su una notizia che farà sicuramente la felicità di molti proprietari di cani. Pare, infatti, che portare a passeggio Fido ogni giorno, sia per i bisognini che per fargli fare due passi, equivalga per noi umani a ben otto ore di palestra settimanali. Soldi e tempo risparmiati, insomma, per non parlare dello stress che comporta per molte persone il recarsi due o tre volte a settimana in palestra.

A scoprire quanto movimento ci fa fare il nostro amico a quattro zampe è stato un recente studio realizzato dagli esperti della Bob Martin, una compagnia britannica che si occupa della salute degli animali domestici. L’indagine, che è stata condotta su oltre cinquemila persone, è servita a calcolare con un ampio margine di precisione quante ore di attività fisica può arrivare a fare il proprietario di un cane.

Beagle, una simpatica galleria di immagini

Beagle (5)Nell’articolo “Una simpatica canaglia: il Beagle!” non avevo proposto una galleria di immagini che rendesse onore a questo piccolo amico a quattro zampe, che è il preferito di tantissime persone ed è anche assolutamente adorato dai bambini. E’ necessario invece aprire una parentesi fotografica su questo cane, anche se lo è per tutti in verità, perchè il Beagle è uno di quei cani che colpisce proprio al primo sguardo, e di solito la sensazione è molto estrema, o lo si ama o lo si odia. C’è chi lo trova e lo crede un tontolone, e chi lo reputa divertente e arrogante quel tanto che basta a renderlo un cane sicuramente particolare.

Visto che ci troviamo ad ammirare il Beagle è giusto soffermarci un attimo sulla sua fama. Prima di addentrarmi in questo mondo di Beagle noti non ero a conoscenza di tutta una serie di apparizioni che meritano assolutamente di essere sottolineate. Troverete una brevissima serie di curiosità sull’utilizzo della sua immagine e anche delle sue caratteristiche caratteriali in fumetti, cartoni, film e quant’altro!

Iniziamo da un classico dei classici. Ma voi lo sapevate che Snoopy, il personaggio dei Peanuts, quello che si accompagna sempre al simpatico uccellino giallo Woodstock, è un Beagle?! Sinceramente io non ero a conoscenza di questa cosa, e trovo davvero una scelta perfetta che si sposa benissimo con le caratteristiche del fumetto di Snoopy.