Doggyspace: il primo social network per cani

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Anche in Italia sta riscuotendo molto successo una nuova community per soli cani: Doggyspace. Su Doggyspace.com è infatti possibile iscrivere il proprio cane, compilando la sua scheda personale con tanto di foto, abitudini, età, razza, nome e una breve descrizione del suo carattere e di ciò che ama: si potranno anche caricare e condividere video, creare profili, avere una vera e propria lista di amici.

Come in tutti i social network anche in Doggyspace occorre chiedere l’amicizia e ricevere l’approvazione prima di mandare messaggi o lasciare un segno nelle rispettive bacheche: una volta ottenuto il via libera si potranno sfogliare album di foto o video, regalare ciotole di cibo o giochi virtuali, scambiare impressioni, conoscersi.

Doggyspace è la prima community per soli cani, un social network in cui gli amici a quattro zampe, tramite i rispettivi padroni, potranno scambiarsi file e fotografie, proprio come accade agli umani attraverso facebook o myspace. Una grandissima novità, ideata da Levi Thornton, un imprenditore americano amante degli animali che ha deciso di mettere in comunicazione tutti i padroni di cani, anche per uno scambio di informazioni nutrizionali, comportamentali, malattie e cure.

Missione cuccioli, il reality dog (video)

missione cuccioliDopo missione Tata, l’obiettivo educazione si focalizza sugli amici a quattro zampe, o meglio sui loro piccoli proprietari. Un programma di Magnolia ideato e realizzato dagli stessi creatori di ”Sos Tata”, Missione Cuccioli, va in onda dal 24 dicembre scorso, tutti i giorni alle ore 21, su DeAKids (Canale 601 di SKy).

Un vero e proprio reality dog che ha come intento quello di formare dei padroni in erba di tutto rispetto. I bambini, infatti, hanno quasi sempre nella lista dei desideri un animale domestico. Accontentarli non sempre é possibile, soprattutto è difficile far capire loro che un gatto, un cane o un qualsiasi altro pet, non sono giocattoli di cui ci si può stancare e che si possono accantonare quando non ci divertono più. Vanno accuditi quotidianamente, puliti, nutriti, il cane va portato fuori, e il rischio è che i genitori si ritrovino un impegno in più, dover badare anche al cane o al gatto, quando già sono stressati a sufficienza.

Ippoterapia, ovvero la terapia con il mezzo del cavallo

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In questo blog abbiamo parlato spesso di Pet Therapy, ovvero di terapia con gli animali; oggi è il turno di una speciale metodica chiamata ippoterapia, ovvero la terapia con il mezzo del cavallo (TMC). L’ippoterapia è stata introdotta in Italia nel 1975 dalla dottoressa belga Danièle Nicolas Citterio; in sostanza l’ippoterapia è una cura che usa il cavallo per migliorare la salute di un paziente umano, ma che non va considerata una terapia alternativa a quelle tradizionali, bensì un’integrazione ad essa e comunque sempre effettuata da personale specializzato.

L’ippoterapia risale all’antichità: già attorno al 360 a.C. Ippocrate di Coo consigliava ai suoi pazienti delle lunghe cavalcate per combattere l’insonnia e l’ansia; più recentemente, nel primo dopoguerra, il cavallo era usato nei paesi scandinavi e in Inghilterra nei programmi di riabilitazione.

Le alghe in acquario: come prevenirle

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Uno dei motivi che più spesso influisce sulla resa del neoacquariofilo e l’abbandono di questo splendido hobby è l’invasione delle alghe nel nostro acquario. Eppure sono sufficienti pochi accorgimenti per contrastare l’avanzata di questi ospiti sgraditi.

I nutrimenti sciolti in acquario, insieme alla luce e all’anidride carbonica, sono le variabili che influiscono sulla crescita sana delle piante. Nel momento in cui questi fattori non sono bilanciati, ecco che le alghe trovano spazio per crescere e proliferare. Le spore vengono di solito introdotte in acquario tramite piante, acqua di trasporto dei pesci o arredi provenienti da altre vasche.

Sono organismi semplici (basti pensare che sono stati i primi ad utilizzare la clorofilla e ad effettuare la fotosintesi clorofilliana) che hanno esigenze molto simili a quelli delle piante, per cui evitiamo di introdurre prodotti miracolosi contro le alghe: molto probabilmente, nuoceranno seriamente anche alla vegetazione. La regola d’oro per combattere le alghe è: prevenzione prima di tutto. Non dobbiamo lasciare spazio alla loro proliferazione, per cui occorre seguire alcune semplici regole.

Cat@log ovvero Twitter per i gatti

twitter gattiStrane invenzioni. Ne parla Luca Chittaro su Nòva100, rubrica del sito de Il sole 24 ore. Tra queste mi ha colpito il sistema Cat@log, un twitter per i gatti, insolito quanto bizzarro software che permette anche ai nostri amici a quattro zampe di aggiornare il loro stato, proprio come facciamo noi esseri umani sui vari social network.

Ma come fa un gatto a scrivere, vi chiederete? Beh, in realtà, questo congegno, brevettato da Jun Rekimoto del Sony Computer Science Labs, si basa su una schedina da attaccare al collo del gatto, che ne registra le azioni, i movimenti e li traduce in aggiornamenti di stato.

La sindrome brachicefalica nei cani

sindrome brachiacefalica

L’argomento di oggi è una patologia della quale sempre più cani sono affetti, cioè la sindrome brachicefalica, una malattia di cui soffrono gli animali che hanno il muso e la testa corti, i brachicefali, appunto. Questi cani fanno una grande fatica a respirare, soprattutto quando fa molto caldo, e vanno subito in affanno dopo aver fatto un piccolo sforzo, come le scale di casa oppure una breve corsa.

I principali cani cosiddetti brachicefali sono il Pechinese, il Carlino, lo Shih-tzu, il Lhasa Apso, il Boxer e il Bulldog francese e inglese, mentre nei gatti questa sindrome è riscontrabile in quelli di razza Persiana; gli animali affetti da brachicefalia presentano il cranio più corto nella parte rostrale e le prime vie respiratorie deformate che fanno sì che il flusso d’aria incontri una maggiore resistenza in fase respiratoria, soprattutto durante l’inspirazione.

Da qui deriva il caratteristico rumore che fanno questi animali quando respirano, soprattutto quando dormono: infatti russano come le persone. È molto importante curare precocemente questi animali, perché se la brachicefalia viene trascurata può causare un’infiammazione cronica a tutte le vie respiratorie, che potrebbe provocare anche disturbi gastroenterici, come l’aerofagia, il vomito oppure il rigurgito, ritardi nella crescita e, addirittura, problemi cardio-vascolari che potrebbero portare a mancamenti da parte dell’animale.

Botti di Capodanno e animali domestici, l’allarme della LAC

botti caniGatti, cani, ma anche uccellini e altri animali domestici possono risentire dei forti rumori provocati dai botti che tradizionalmente vengono fatti esplodere per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. La LAC, la Lega per l’Abolizione della Caccia, mette in guardia dal rischio causato dai petardi ed altri esplosivi “festosi” i proprietari di pets, diffondendo una notizia forse sconosciuta ai più: se tutti infatti sappiamo che gli amici a quattro zampe odiano tuoni  e botti, e corrono a nascondersi quando li sentono, in pochi forse sanno che in alcuni casi l’animale può anche spaventarsi a morte, nel senso letterale dell’espressione:

Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da trauma da spavento.

L’alimentazione del gatto anziano

alimentazione gatto anziano

Grazie alle maggiori cure e attenzioni, la vita media dei gatti casalinghi si è allungata circa 5 volte in più rispetto a quelli selvatici; la maggior parte dei gatti domestici raggiunge i 16-18 anni di vita, e una piccola parte addirittura i 20 anni, anche se la vita media è di 13 o 14 anni.

Quando il micio invecchia, oltre ad avere più bisogno di cure e attenzione, perché è più esposto a disturbi e malattie, necessita di un’alimentazione più accurata. In commercio esistono dei cibi studiati appositamente per i gatti anziani, che hanno un maggiore contenuto di grassi, fibre e vitamine con un moderato apporto di proteine, ma che hanno il limite di essere più costosi rispetto ai cibi tradizionali.

Ferrovie a quattro zampe, il dis(servizio) di Trenitalia

cani treniTrenitalia ed i cani. Un rapporto difficile e controverso. Dopo l’introduzione di vistose limitazioni all’ingresso dei cani su alcuni treni dello scorso anno, seguirono numerose proteste, anche piuttosto animate, che ripristinarono una sorta di tregua tra i possessori di cani e le ferrovie italiane. E oggi  chi vuole viaggiare in treno con Fido al proprio fianco, che situazione si trova davanti? Secondo l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) il quadro non è molto incoraggiante. Tutto perchè Trenitalia imputa ai cani alcuni disservizi che in realtà sono dovuti all’incuria e all’inciviltà sia di alcuni passeggeri che alla manutenzione delle carrozze, visibilmente carente in igiene e decoro:

Sedili laceri, bagni lerci, carrozze che cadono a pezzi, porte non funzionanti? Secondo Trenitalia la colpa del degrado non era né della scarsa manutenzione né degli addetti alle pulizie ma … degli animali.

Previsti oltre 2.000.000 di animali in vacanza: i consigli per un soggiorno sereno

cani e gatti in viaggio per Natale

Secondo l’Aidaa, ovvero l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, saranno circa due milioni gli animali domestici che durante queste due settimane di feste natalizie seguiranno i loro padroni nelle località di vacanza; di questi due milioni, circa un milione mezzo sono cani e circa 500.000 gatti e altri animali domestici che festeggeranno il Natale fuori casa.

Sempre secondo i dati dell’Aidaa, circa 800.000 di questi animali saranno ospitati nelle strutture alberghiere, mentre gli altri saranno sistemati nelle pensioni per animali; un altro dato molto importante è quello che vede l’aumento rispetto allo scorso anno, del numero degli alberghi che accettano animali come ospiti al seguito delle loro famiglie.

Il tribunale degli animali

tribunale animaliUn servizio utile per chiunque possegga un animale domestico è quello che offre l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente) a tutela dei diritti dei nostri amici pets. Un vero e proprio tribunale degli animali, un servizio di consulenza legale per chiunque abbia necessità di risolvere diatribe o di avere pareri legislativi riguardo a cause, liti, contenziosi aventi come protagonisti animali domestici, ma anche selvatici.

Il tutto è completamente gratuito, per agevolare i cittadini che spesso vengono coinvolti in cause che riguardano gli animali, pensiamo nei condomini quanti malcontenti che finiscono in tribunale si creano, e abbiamo una prima idea di quante persone hanno bisogno di un parere serio ed affidabile.

Regali di Natale: il calendario “Vite Randagie 2010”

calendario vite randagie 2010

Se ancora non avete finito di fare i regali di Natale ai vostri amici, una buona idea potrebbe essere quella di donare loro un calendario, ma non uno con la bellona di turno, bensì uno che aiuti gli animali meno fortunati e garantisca loro le spese mediche. Dopo il calendario “Razza bastarda” firmato da Oliviero Toscani, arriva quello dell’Associazione Volontari del Canile di Porta Portese di Roma che vede 12 testimonial d’eccezione ritratti insieme ai loro amici a quattro zampe.

Il calendario si chiama “Vite Randagie 2010” e contiene le foto di 12 attori e cantanti fotografati insieme ai loro animali; qualche nome? Tiziana Foschi, Pino Insegno, Enrico Lo Verso, Paola Turci e Kaspar Capparoni, ovvero alcuni dei 12 vip che hanno scelto di essere ritratti con i loro animali e con i rappresentanti dei 4 canili comunali di Roma, ovvero Muratela, Vitinia, Valle dei Cuccioli e Ponte Marconi.

Proteggere le zampe del cane dal freddo

cani neveLe temperature polari di questi ultimi giorni hanno stretto in una morsa di gelo l’Italia, soprattutto le regioni settentrionali, paralizzando il traffico, lo shopping natalizio e l’esodo delle vacanze. Il nostro cane, però, deve continuare ad uscire tutti i giorni per le sue consuete passeggiate e per i bisognini. Come fare ad evitare che la neve ed il ghiaccio creino problemi alle zampe del nostro pet? Il suolo freddo e nevoso è infatti uno dei rischi maggiori in cui puoi incorrere un cane durante la stagione invernale, a meno che non si è abbastanza fortunati da vivere in regioni molto temperate, in cui nevica e ghiaccia di rado.

La neve ed il ghiaccio possono rimanere incastrati tra le dita delle zampe del cane e causare tagli e ferite, nonché infreddolirlo. Anche una piccola quantità di accumulo di neve e ghiaccio sotto alle zampe del cane può rendere i peli di sotto sensibili e causare una perdita considerevole di trazione.