Un’altra storica sentenza a favore dei nostri amici animali: il tribunale di Bolzano ha condannato un allevatore per zoo pornografia, cioè utilizzo degli animali per la creazioni di filmati pornografici. Si tratta della prima condanna nel nostro paese per un reato di questo tipo: le indagini vennero condotte dopo le denuncie di ragazze, chiamate a girare filmati pornografici con l’ausilio di animali.
I controlli della polizia a quel punto hanno preso piede, fino a scoprire che il mandante dei filmati era un giovane della provincia di Bolzano, allevatore di cani tra l’altro tenuti in pessime condizioni igienico sanitarie: i filmati da lui realizzati con i suoi cani ed un’attrice sono stati in tutto nove.
L’uomo è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, oltre ad una multa di quasi 40mila euro per la custodia ed il mantenimento dei cani per maltrattamento di animali, favoreggiamento alla prostituzione e tentata istigazione: oltre a ciò gli è stata anche inflitta la sanzione accessoria di inabilità alla professione di allevatore per almeno tre anni. La Lav, lega anti vivisezione, si era costituita parte civile nel procedimento.