E’ strage di animali, dopo lo sversamento di petrolio nel fiume Lambro

fiume lambroLo sversamento di seicentomila litri di idrocarburi nel fiume Lambro, in Lombardia, ha provocato una catastrofe ambientale con la conseguente strage di animali che vivevano nella zona. Sembra che il petrolio sia uscito dai serbatoi di una raffineria non più in uso dalle parti di Monza, ma non sarebbe l’unica che nel corso degli anni ha inquinato il luogo. La marea nera creatasi ha causato il decesso di tutte le specie che si trovavano immediatamente vicino e, inoltre, si è diretta verso il Pò, rischiando di continuare a distruggere tutto. A pagarne le conseguenze, oltre alle creature acquatiche, sono state soprattutto le anatre e i germani di origine selvatica.

John Grogan torna in libreria

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Due nuove bellissime storie, due libri nati dalla penna di John Grogan, autore del fortunato best seller e film Io e Marley: Storie di bipedi e di altri animali che fanno bene al cuore e Cani pasticcioni ed altre storie. L’autore riesce, ancora una volta, a farci sentire tutto il calore che sono un essere a quattro zampe è capace di trasmettere.

Tutte le storie contenute nel libro fanno parte degli articoli scritti da John Grogan per il Philadelphia Inquirer, il quotidiano con il quale collaborava al momento della scrittura di Io &Marley: si tratta di storie quotidiane, di vita cittadina, familiare, di amore per la natura e per gli animali, frutto di esperienze e momenti emozionanti vissuti accanto al famoso Labrador che tutti noi abbiamo imparato ad amare.

Pagina dopo pagina si viene assorbiti completamente dalle tenere storie su animali (cani, gatti, elefanti, oche, strane specie di uccelli migratori), genitori, figli e persone più o meno comuni che cercano di dare un senso autentico alla propria esistenza. Si tratta per lo più di interviste, racconti e riflessioni sul valore dell’amicizia, sull’importanza della famiglia, sui casi bizzarri della vita in generale, che ci regalano una salutare pausa nella frenesia quotidiana.

Gigante George, il cane più alto del mondo (fotogallery)

cane più alto del mondoIl soprannome Gigante rende merito alla sua statura, decisamente fuori dalla norma. Ma le immagini di questo alano altissimo lasciano comunque senza fiato ed impreparati, sembrano quasi un fotomontaggio. Ma niente trucchi, George, questo il suo nome, è un cane in carne, ossa e centimetri, molti centimetri. Ha quattro anni e vive a Tucson in Arizona.

Le sue misure straordinarie lo hanno fatto entrare nel libro dei Guinness dei primati, come cane più alto del mondo:  pesa ben 111 kg, dalle orecchie alla coda si contano ben 220 centimetrida spalla a zampa l’altezza è pari a 109 centimetri. George è riuscito a sbaragliare il precedente detentore del primato,  Titan, di Grass Valley, in California, per appena due centimetri.

Pesci, la metà delle specie potrebbe sparire in 40 anni

pesciI naturalisti lanciano l’allarme e confermano che entro quaranta anni, moltissimi pesci potrebbero scomparire. Se, infatti, la qualità del mare in tante zone è migliorata, lasciando intravedere spiragli di acque cristalline, lo stesso non si può dire per le specie che lo abitano, sempre meno presenti. Troppi esemplari, finiscono nelle reti dei pescatori e nei pescherecchi che raccolgono le scorte a livello industriale, per poi essere venduti in parte nei mercati ittici. Quantità così grandi di fauna marina, stanno portando ad un grave rischio di estinzione fra poco meno di metà secolo.

Dalla California, il registro per segnalare chi commette abusi sugli animali

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Novità positive per gli animali sono in arrivo dalla California dove, a breve, sarà istituito il registro degli animal offenders, i nemici degli animali. Secondo il disegno di legge del senatore Dean Florez, il registro provvederà alla pubblicazione online delle foto, dei recapiti e di altri dati personali di chi commette abusi nei confronti degli animali.

Gli animali in America sono moltissimi, basti pensare che si stimano oltre 50 milioni di cani e oltre 50 milioni gatti, e, quindi, se il disegno di legge passerà, assisteremo ad una svolta storica. L’ideatore del disegno, il democratico Florez ha dichiarato:

Il registro degli animal offenders sarà il primo di molti in America. Altri Stati, per esempio il Tennessee, ci hanno comunicato che seguiranno il nostro esempio. Vi figurerà chi abusa di un animale e viene condannato. Il pubblico deve essere informato.

Una casa per i pipistrelli

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Verso fine mese i pipistrelli lasceranno i loro caldi rifugi invernali e si sposteranno nelle campagne e delle zone ricche di insetti per iniziare a mangiare in vista della bella stagione: ebbene si, questi animali, che da sempre disegnano come cattivi e pericolosi, sono fondamentali per il nostro benessere e per l’equilibrio naturale. I pipistrelli infatti si nutrono di insetti, favorendo così la scomparsa di animali fastidiosi come zanzare o mosche: un pipistrello può cibarsi di duemila insetti per notte e quindi essere un regolatore naturale contro l’invadenza di moscerini e zanzare.

In vendita vi sono già da diverso tempo dei bat box cioè rifugi artificiali pensati apposta per i pipistrelli, per tenerli accanto a casa ed evitare sciami di zanzare in estate. Ma c’è di più: un paese in provincia di Ravenna, Alfonsine, ha creato una vera e propria casa per pipistrelli, un edificio denominato Chiavicone della Canalina sede di una importante colonia di chirotteri (nome scientifico del pipistrello).

L’edificio, che sorge in una zona divenuta riserva naturale, ha come obiettivo quello di proteggere e tutelare questi animali, fornendo un habitat ideale per il loro sviluppo e la prosecuzione della specie. Il progetto della casa dei pipistrelli, finanziato dalla regione, dalla provincia e dal comune di Alfonsine, per un costo complessivo di 90mila euro, è finalizzato alla conservazione delle condizioni per l’insediamento e la riproduzione della colonia di pipistrelli specie ferro di cavallo e la messa in sicurezza della corte dell’edificio, utile come punto di partenza di visite guidate.

Vere o artificiali, il dilemma delle piante dell’acquario – parte uno

piante vive acquario

Piante vere o piante artificiali. Questo il dilemma da risolvere quando ci si appresta ad allestire un acquario. Oggi si può contare su piante realizzate in seta molto simili esteticamente a quelle naturali, ma l’impatto visivo non è l’unico motivo per preferire quelle vere. In realtà non c’è una scelta giusta e una scelta sbagliata. Gli stessi esperti non sono d’accordo su questo punto.
Le piante vive, però, diciamolo pure, riempiono maggiormente di orgoglio, danno una certa soddisfazione in più a guardare l’acquario. I pesci sono vivi, le piante vive, il nostro acquario di conseguenza ci appare più vero. O almeno è così per la maggior parte dei fautori di una vegetazione vera.
Tuttavia l’orgoglio non è la ragione principale per cui preferire le piante vive. Sono in molti a pensare che le piante vive forniscano un habitat più naturale per i pesci e offrono prestazioni che non possono, per ovvie ragioni, essere offerte dalle piante artificiali.

Mozambico, gli animali scontano gli orrori della guerra civile

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Quindici anni di guerra civile in Mozambico, non hanno portato soltanto alla distruzione del Paese, ma a pagarne il caro prezzo sono stati anche gli animali della savana. Un tempo, in questa zona, si trovavano moltissime specie tanto che tale luogo era stato rinominato “il posto dove Noè lasciò la sua Arca”. La lotta che ha coinvolto i suoi abitanti e li ha sterminati per un periodo di tempo che va dal 1975 al 1992, ha portato alla sparizione di leoni, elefanti e innumerevoli esemplari che arricchivano enormemente di fauna questo angolo di mondo.

In Spagna, un cartone animato e il Dalai Lama contro la corrida

cartone contro corrida

I movimenti in difesa degli animali e contro le corride possono rallegrarsi perché hanno trovato due grandi alleati: il Dalai Lama e la tv di Stato spagnola che nella fascia oraria dedicata ai bambini ha proposto un cartone animato chiaramente contro la corrida.

Il toro che difende i suoi simili dall’efferatezze della corrida si chiama Billy, ed è stato il protagonista di una puntata della serie di cartoni animati “Vipo, le avventure del cane volante”, sulla rete 1 di TVE. La puntata inizia sugli spalti dell’arena dove una cicogna spiega al cagnolino Vipo e alla gattina Betty che cos’è una corrida; a questo punto prende la parola il toro Billy che dice che i tori non vogliono combattere con nessuno; convinti dalle parole di Billy, i tre animali decidono di aiutare il torello e di far saltare l’incontro ostacolando il torero Fernando.

Le fusa? Un vero antistress!

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Le fusa del gatto come antistress? Beh, pare proprio che sia così! Un veterinario francese è convinto della capacità terapeutica del gatto mentre fa le fusa, tanto che ha realizzato una serie di cd con tanto di fusa e suoni del gatto registrato che vende in rete per far si che la gente possa ritrovare la tranquillità. Jean-Yves Gauchet è convinto che i suoni bassi, profondi e misteriosi dei mici abbiano un effetto calmante sulle persone, un vero e proprio infuso rilassante.

Il tutto è iniziato qualche tempo fa quando nel suo studio veterinario a Tolosa in Francia, è giunto un gatto in punto di morte: il gatto produceva le fusa per attenuare, per sopportare il dolore. Da qui lo studio del medico per scoprire che le fusa possono essere una reazione disperata dell’organismo per resistere alla malattia. Il confronto con alcuni specialisti del suono è stato determinante: il medico a quel punto ha deciso di portare in una sala di incisione il proprio gatto Rouky e di registrarlo mentre, accarezzato e coccolato, emetteva le fusa.

Se si analizza lo spettro sonoro di un gatto che fa le fusa si scoprono tonalità molto gravi, da 25 a50 hertz di frequenza: tonalità basse, ma che sono molto ben conosciute dai compositori di musica in quanto permettono di provocare delle emozioni.

Gatti e cani per chi soffre di allergie – parte due

malteseContinuiamo la nostra carrellata di gatti e cani, reputati ipoallergenici.
Maltese.
I cani Maltese sono generalmente di piccole dimensioni, pesano tra 1,8 kg e 2,7 kg e sono coperti da un pelo lungo e setoso, che deve essere spazzolato tutti i giorni.
Il dottor Sublett spiega che

spazzolare un cane all’esterno della propria abitazione può aiutare a ridurre gli allergeni al suo interno. Inoltre è consigliabile usare un panno umido e asciugare l’animale verso il basso.

Una semplice pulizia quotidiana con un panno leggermente insaponato rimuove gli allergeni così come gli spray appositi che si trovano in commercio nei negozi specializzati.

La papera che insegnò a un bambino a camminare

paperaFinley Lomax era nato prematuro e in più aveva avuto un ictus da piccolo complicando una situazione già non rosea. I medici avevano così detto alla madre che non avrebbe mai potuto camminare nella vita e che sarebbe sempre rimasto seduto su una sedia a rotelle. Questo perchè durante la malattia, aveva subito una grave lesione all’area cerebrale responsabile del coordinamento dei movimenti del corpo. Gli esperti, però, non avevano pensato alla presenza di Ming Ming che in poco tempo ha allontanato la nube di sofferenza che avrebbe per sempre interessato il ragazzo e la sua famiglia.

Al bando le esche avvelenate

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Finalmente sulla gazzetta ufficiale è stata pubblicata l’ordinanza che vieta di utilizzare o detenere esche o bocconi avvelenati: tale ordinanza è modificativa di quella precedentemente emessa il 18 dicembre 2008, aumentandone di fatto l’efficacia. Il sottosegretario alla salute Francesca Martini ha precisato che l’uso di esche avvelenate o contenenti vetri, metalli o altri materiali pericolosi colpisce indiscriminatamente la fauna domestica e selvatica e può costituire un grave pericolo anche per le persone, in particolare per i bambini, e per l’ambiente.

Il fenomeno dello spargimento di esche avvelenate in terreni, giardini, strade o altri luoghi frequentati da animali è purtroppo un triste fenomeno che da nord a sud investe la nostra penisola. Ma non si tratta solo di un problema legato alla salute ed alla vita degli animali ma anche delle persone: è una pratica illegale, pericolosa, incivile.

L’Ordinanza prevede, in caso di reperimento di esche o bocconi avvelenati, l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria da parte di proprietari di animali e veterinari, obbligo di segnalazione al sindaco del comune in cui sono rinvenute le esche, il quale dovrà provvedere tempestivamente a bonificare le zone infette, per prevenire i rischi diretti per la salute dell’uomo e degli animali.

Gatti e cani per chi soffre di allergie – parte uno

Se amate gli animali ma odiate le allergie, ovvero siete allergici al pelo dei pets più diffusi, cani e gatti in primis, una soluzione, prima di rinunciare del tutto all’idea di avere un amico a quattro zampe, è quella di optare per le razze più ipoallergeniche di cani e gatti.

In realtà, non è solo il pelo che scatena le reazioni allergiche, bensì anche alcune proteine contenute nella saliva e nella pelle. A dirlo è James Seltzer, portavoce dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology che spiega come i soli animali domestici anallergici siano quelli con la pelle squamosa, come iguana e serpenti, per intenderci. Tuttavia ci sono alcune razze di cani e gatti che si pensa siano più adatti, ovvero provochino meno reazioni e soprattutto di minore entità, a chi soffre di allergie, anche se scientificamente non è mai stato provato. Dopo il salto, vediamo nei dettagli di quali specie si tratta.