Animali e terremoti

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La credenza popolare vuole che gli animali possano prevedere i terremoti: tale attitudine degli animali era nota nell’antichità, fin dal 373 a.C. quando gli storici scrivono che gli animali abbandonarono la città greca di Helice qualche giorno prima che un terremoto la devastasse. Uno studioso e medico giapponese, Kiyoshi Shimamura ha studiato il comportamento dei cani in relazione al terremoto che sconvolse la città di Kobe nel 1995.

Shimamura ha verificato che nei due mesi precedenti e nei due mesi successivi al terremoto, il 18% dei cani studiati ha manifestato comportamenti inusuali, come un abbaiare eccessivo e un aumento dei battiti cardiaci. Tali manifestazioni aumentano poi fino al 60% degli animali più ci si avvicina all’epicentro del sisma. Il medico è convinto che effettuando un monitoraggio del comportamento dei cani e riunendo i dati così raccolti si possa arrivare a vere e proprie previsioni di terremoti: perfino la società di sismologia giapponese si è interessata alla sua teoria.

Una prima teoria prevede che gli animali, soprattutto quelli selvatici, sentano le vibrazioni della terra in anticipo rispetto agli essere umani, un’altra invece prevede che gli animali riescano a rilevare i cambiamenti elettrici nell’aria o i gas liberati dalla terra prima delle scosse. Negli annali resta celebre il caso della cittadina cinese di Heicheng nel 1975, fatta evacuare il giorno prima che si verificasse un tremendo terremoto proprio perchè le autorità notarono strani comportamenti negli animali: solo una pissola parte della città e degli abitanti ne rimasero colpiti, segno evidente che l’osservazione degli animali era servita ad evitare danni ben maggiori.

Rocce calcaree e pH dell’acquario

rocce acquarioSe il pH è aumentato inspiegabilmente nel vostro acquario, è probabile che una delle cause possibili non ancora passate al vaglio sia la presenza nella vasca di rocce calcaree. Se la roccia utilizzata è calcarea è infatti molto probabilmente la causa dell’elevazione del pH. Il materiale calcareo, infatti, è noto indurire l’acqua e aumentare il pH. Infatti gli esperti suggeriscono a chi ha necessità di aumentare il pH, di utilizzare corallo schiacciato, o altro materiale calcareo nel filtro.

L’acqua può anche anche essere naturalmente dura e alcalina, il che aumenta ulteriormente il pH. Per sapere se è la roccia a provocare l’aumento del pH è bene effettuare dei test e, nel dubbio, eliminarla dalla vasca prima che ci siano conseguenze gravi per la salute dei pesci.
Per testare la composizione della roccia, metterci sopra qualche goccia di comune aceto bianco. Se si produce una schiuma, la composizione è indubbiamente calcarea, e influirà sicuramente sulla durezza e sul pH dell’acqua.

Stoccolma, la città dei lupi

lupiSarà perchè un freddo così intenso non capitava da quasi due secoli, ma la città di Stoccolma, questa volta, deve combattere con un problema ancora più insidioso dell’inverno: la presenza massiccia di lupi. A pochi chilometri dalla capitale, cresce la paura perchè gli ululati che si sentono non sono quelli di cani infreddoliti, ma dei loro parenti più prossimi e parecchio più selvatici che stanno lasciando il Nord e i boschi di Norrland per il Sud. Vagano alla ricerca di cibo e riparo e per gli abitanti si fa sempre più importante l’interrogativo legato ad un loro eventuale sostentamento o ad un possibile allontanamento che scongiuri ogni forma di pericolo, dato che non sempre corre buon sangue tra la specie umana e lo stesso canide.

Gli errori da non fare se si possiede un cane: ecco il decalogo Aidaa

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Ormai quasi tutti i giorni la cronaca ci riporta fatti di liti condominiali dove gli animali sono le cause inconsapevoli; in realtà i veri motivi di queste incomprensioni sono i comportamenti sbagliati dei proprietari che non sono in grado di gestire correttamente il proprio cane.

Proprio per questo l’Aidaa, l’Associazione italiana a tutela di animali e ambiente, ha messo a punto un decalogo indicando quali sono i comportamenti scorretti e, quindi, quelli da seguire, affinché il cane non debba fare le spese dell’inciviltà degli umani. Alcune regole potranno risultare sgradite o limitative ai proprietari dei cani, ma alla lunga daranno i loro frutti in termini di tranquillità.

Innanzi tutto, mai lasciare per strada i bisogni del proprio cane, ma raccoglierli in un apposito sacchetto; mai lasciare il cane libero nei parchi o nelle aree condominiali, soprattutto se vi sono vicini dei parchi giochi: voi sapete che il vostro cane è buono, ma gli altri no, quindi tenetelo sempre al guinzaglio ed eviterete discussioni. Stesso discorso per la museruola: anche se non gliela fate indossare portatela sempre con voi e tenetela a portata di mano.

Leone il cane fifone

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Su Boing, canale di Sky, dal lunedì al venerdì alle ore 13.40 ed il sabato e domenica alle ore 9.10 va in onda un cartone animato molto divertente che ha per protagonista un dolce cagnolino, Leone il cane fifone. Leone, il cui nome originario è Courage, è un cane rosa rimasto orfano a causa di un esperimento di uno scienziato pazzo, e adottato dalla gentile Marilù e dal burbero Giustino Bagge, una coppia di anziani agricoltori che vivono in una fattoria isolata, nelle vicinanze della pericolosa città di Altrove.

Il povero Leone è sempre vittima inconsapevole di avvenimenti paradossali, strani personaggi, amici e nemici che puntata dopo puntata imparerà a conoscere: il compito di Leone è quello di proteggere i suoi padroni e la fattoria da ogni sorta di pericolo anche alieno, soprattutto Marilù che si caccia sempre nei guai e per la quale prova un affetto smisurato. Giustino fa sempre grandi scherzi a Leone, che tra l’altro è anche il guardiano della fattoria: per informarsi su cosa succede al di fuori di Altrove, Leone naviga su Internet con un computer che tiene in soffitta.

Il cartoon nasce dalla fantasia di John Dilworth e viene prodotto da Cartoon Network, è composto da circa 52 episodi per la durata di dieci minuti ciascuno. È una bella novità per ragazzi e bambini, che insegna ad avere rispetto per gli animali e mostra quanto un amico a quattro zampe sappia essere fedele alla sua famiglia.

Cambiare l’acqua dell’acquario

cambio acqua acquarioCambiare l’acqua dell’acquario può uccidere i pesci. Un luogo comune, un mito da sfatare che nasce da storie realmente accadute e poi mistificate.
Un racconto di questo tipo potrebbe essere giunto anche alle vostre orecchie. Un proprietario di un acquario sano e bellissimo che si prende cura scrupolosamente dei pesci da ormai più di un anno, li alimenta in modo corretto, mantiene il vetro della vasca pulito sia dentro che fuori.
Un giorno un amico nota che la ghiaia sul fondale è po’ sporca e gli chiede quand’è stata l’ultima volta che ha cambiato l’acqua. Lui lo guarda attonito dicendo che non ha mai effettuato alcun cambio all’acqua. Così corre a leggere numerosi articoli e scopre che avrebbe dovuto fare cambi parziali dell’acqua ogni poche settimane. Sentendosi come un idiota per aver trascurato i suoi pesci, effettua immediatamente un travaso enorme di acqua, aspira la ghiaia sul fondo, e cambia il filtro.

Tutto appare nella norma, ma il giorno dopo metà dei pesci sono morti. Nelle successive due settimane muoiono anche tutti gli altri, benchè lui continui a cambiare ulteriormente l’acqua. Da allora rinuncia all’acquario e inizia a raccontare in giro che il cambio dell’acqua ha ucciso i pesci, benchè i libri dicessero diversamente. Una storia tipo, questa, che può servire da modello per capire gli errori compiuti dal protagonista.

Squalo bianco, restano pochi esemplari

squaloE’ stato da sempre il simbolo del pericolo per chi si avventura in mare e considerato un invincibile predatore per via della sua capacità cruenta di attaccare senza risparmiare nessuno, ma adesso da carnefice sembra essere diventata la vittima. Dello squalo bianco, infatti, restano ancora pochi esemplari se non si interverrà subito con piani di protezione mirati. Sono lontani i tempi del film di Spielberg che fece di questa creatura vivente, il re incontrastato dei mari; secondo uno studio dell’Università di Stanford, infatti, ne sono rimasti in vita meno di 3500.Un numero allarmante, visto che è addirittura inferiore a quello delle tigri, anche loro a rischio di sparire per sempre.

Con “My Pet Speaker” anche cani e gatti potranno ascoltare la musica

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Finalmente i vostri adorati amici a quattro zampe potranno ascoltare la vostra musica preferita, grazie ad un’applicazione per iPhone che elimina i toni alti e bassi e rende adatto l’ascolto delle canzoni anche a cani e gatti. L’applicazione si chiama My Pet Speaker e sarà disponibile da marzo al prezzo di 249,45 dollari, ovvero circa 184 euro.

Animali ed assicurazioni

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I nostri piccoli amici a quattro zampe, si sa, spesso combinano guai sia in casa sia mentre si trovano fuori: per evitare grane ai proprietari ed esborsi per spese e risarcimenti, è da qualche tempo possibile disporre un’assicurazione espressamente dedicata agli animali.

L’assicurazione per gli animali domestici è caldamente consigliata sia per certe razze canine, sia se il cane è vivace e sta spesso a contatto con persone ed altri animali. La maggior parte delle assicurazioni per animali sono di fatto incorporate all’interno dell’assicurazione per la responsabilità civile che tutela dai rischi contro terzi in ambito famigliare (polizza RC capo famiglia).

Una cifra sui 70-80 euro solitamente è sufficiente per aggiungere all’assicurazione famigliare quella per il cagnolino: i benefici, inutile dirlo, sono molteplici. Dal morso dato ad un estraneo, a quello dato magari giocando ad un altro animale, dalla rottura di un cimelio di famiglia a tutti i molteplici disastri che i piccoli amici a quattro zampe possono causare all’interno di una casa.

Vacanze al mare con il cane, restrizioni senza precedenti in Emilia Romagna

spiaggia per caniOgni anno centinaia di cani vengono abbandonati in concomitanza dell’approssimarsi delle vacanze estive. L’animale di casa diventa un peso e viene lasciato al suo destino, di morte e stenti,  da proprietari senza scrupoli. Esistono alternative, come i dog sitter, le pensioni e gli hotel per cani, affidare l’animale alle cure di parenti e amici che restano in città, o ancora optare per vacanze in agriturismo, in montagna, o al mare in località che abbiano a disposizione spiagge in cui è consentito l’accesso agli animali.

Le cifre degli abbandoni, probabilmente, potrebbero scendere in picchiata se ci fossero più strutture alberghiere e balneari petfriendly. Obiettivo arduo dal momento che, a complicare le cose, a volte ci si mettono pure le Regioni. Messa sul banco degli imputati da numerose associazioni animaliste,  l’Emilia Romagna, mèta per eccellenza del turismo di massa estivo che da quest’anno rischia di non essere più una regione pet-friendly. Tutta colpa dell’ordinanza balneare 2009 che prevede numerose restrizioni all’ingresso dei cani in spiaggia, al punto che molte strutture turistiche, non riuscendo ad adeguarsi, vieteranno la presenza di animali nei lidi.

Orlando, orca uccide addestratrice

orcaTragedia ad Orlando, in Florida dove un’orca ha ucciso la sua addestratrice davanti agli occhi inorriditi  del pubblico. Al Sea world, la donna stava spiegando agli intervenuti lo spettacolo che da lì a poco avrebbe eseguito in acqua,quando all’improvviso il cetaceo è scattato fuori dalla piscina e l’ha stretta tra le sue fauci.Un evento incredibile, anche perchè non aveva mai dato evidenti segni di squilibrio e sembrava andare molto d’accordo con chi lo addomesticava, ma qualcosa deve essere andato storto e la sua furia omicida si è scatenata.

Come capire il vostro cane: “Dizionario Bilingue italiano/cane e cane/italiano”

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Dopo il Dizionario del gatto, arriva anche quello del cane: da oggi il linguaggio del vostro amico a quattro zampe non avrà più segreti grazie al “Dizionario Bilingue italiano/cane e cane/italiano. 150 parole per imparare a parlare cane correntemente”.

Il vocabolario, edito dalla Sonda Edizioni, vi aiuterà a capire il vostro cane, a comunicare con lui e a capire come si relaziona con gli altri cani, ma non solo; nel volume sono incluse anche le norme di legge per gestire in serenità il vostro cane e non avere screzi con gli umani per causa sua. La parte giuridica è curata da Ilaria Innocenti, responsabile nazionale Settore Cani e Gatti della LAV, mentre gli altri testi sono di Roberto Marchesini, noto etologo, in collaborazione con il veterinario Jean Cuvelier.

La Dog Dance

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Una nuova entusiasmante attività da svolgere in compagnia del proprio amico a quattro zampe, che sta spopolando anche in Italia: stiamo parlando della Dog dance! Si, proprio così, il nostro cucciolo di casa si può trasformare in novello Fred Astaire, con poche e semplici regole ed un allenamento costante, ovviamente da svolgere insieme al padrone.

La dog Dance nasce in Canada alla fine degli anni ottanta dall’idea di un gruppo di insegnanti comportamentalisti che decisero di fare lezione abbinando ai comandi un sottofondo musicale: solo negli ultimi anni tuttavia in Italia si è iniziato a parlare di dog dance, o letteralmente di danza con il proprio cane.

La dog dance, oltre ad essere un ottimo esempio di esercizio di disciplina per il cane, serve soprattutto a rafforzare l’intesa tra cane e padrone e viene anche utilizzata quale aiuto in terapie di aiuto a cani particolarmente aggressivi o stressati. La musica infatti ha un notevole effetto distensivo e liberatorio sugli animali! La dog dance si divide principalmente in due rami: il free style e l’heelwork to music.

Vere o artificiali, il dilemma delle piante dell’acquario – parte due

piante artificiali acquarioLe piante artificiali, oggi, sono diventate così sofisticate e simili a quelle vere da rappresentare una scelta più che valida. A differenza delle piante vive, non muoiono, non diventano troppo grandi, nè tantomeno si lacerano diventando un problema per l’acquario. Se si sporcano o sono ricoperte da alghe, possono essere facilmente rimosse e pulite. Le piante artificiali non hanno particolari esigenze di luce, a differenza delle piante vive, che spesso richiedono un’illuminazione di gran lunga superiore a quella che gli viene offerta negli acquari.

Piante di plastica e piante di seta sono disponibili in una vasta gamma di dimensioni e colori, e sono facilmente reperibili tutto l’anno. Dal momento che prima di acquistarle non sono mai entrate in un acquario, non porteranno a sviluppare parassiti nè condurranno parassiti da altri luoghi.