Si chiama Varano Bitatatwa ed è una lucertola lunga ben dodici metri che, in realtà, era già stata notata in passato nelle Filippine, nella zona delle montagne della Sierra Madre; tuttavia solo adesso è stata riconosciuta dalla Royal Society come nuova specie trovata dall’uomo. Un tempo si ignorava la sua esistenza, in quanto vive in un ambiente nascosto all’interno della foresta pluviale filippina ed è anche difficile riconoscerla perchè facilmente riesce a mimetizzarsi. I suoi colori, infatti, con delle macchie dorate sulla pelle, la aiutano a nascondersi e a non farsi trovare dai predatori. Secondo gli studi effettuati sull’esemplare, sembra che sia un parente del Drago di Komodo, però non è un carnivoro.
Dieta speciale per i ricci
In Scozia alcune associazioni animaliste hanno deciso di mettere i ricci.. a dieta! I piccoli mammiferi infatti sono stati affidati alle cure di un rifugio per animali, dove dovranno imparare a mangiare di meno per sfuggire ai mammiferi predatori che danno loro la caccia: infatti a causa dell’eccessiva massa grassa molti ricci non erano più in grado di appallottolarsi su stessi, diventando quindi una facile preda per tassi, volpi, ed altri animali selvatici.
Ma come mai i rizzi scozzesi erano così in sovrappeso? Pare che la causa di tutto sia stata la permanenza all’interno di cantine o rifugi o garage, dove i ricci sono stati ospiti durante l’inverno, per sfuggire al freddo pungente: infatti non sono andati in letargo come sempre accade, ma hanno trovato rifugio all’interno di calde cantine, dove hanno trascorso tutto l’inverno, ovviamente mangiando.
Questo cambiamento di abitudini ha fatto si che i ricci non perdessero la massa grassa accumulata proprio per sopravvivere durante il letargo, ed ora, giunta finalmente la primavera, i mammiferi non sono più in gradi di rannicchiarsi per sfuggire agli attacchi dei predatori.
Lipoma nel cane
Un lipoma è un tumore benigno in genere costituito da cellule adipose mature. Di solito sono morbidi, ben definiti, e sottocutanei (sotto la pelle). I lipomi sono variabili per forma e dimensione, ma possono verificarsi ovunque, anche se sono comunemente diagnosticati nel sottoventre e sulle superfici del torace e dell’addome.
Tutte le razze possono essere colpite, ma sono più comuni negli animali più vecchi, specialmente nei cani più vecchi di sesso femminile. I lipomi sono molto comuni nel cane, e meno comuni nei gatti.
I lipomi infiltranti sono quelli che si sviluppano in tessuti più profondi e tra gli strati muscolari. Questi lipomi tendono ad essere più solidi e più ampi rispetto ai lipomi tipici. Questi tumori crescono più lentamente, ma sono più invasivi e meno circoscritti. Crescendo si espandono nel tessuto e possono causare dolore. I lipomi infiltranti, fortunatamente, sono molto meno comuni dei lipomi tipici.
Il cane in casa ha bisogno di un ambiente sano
L’amico più fedele dell’uomo, quello che gli resta accanto qualunque sia il suo status sociale o le sue condizioni di vita, ha bisogno di vivere in una casa dove l‘ambiente sia sano e confortevole e dove, soprattutto, ci sia uno spazio tutto dediato a lui.Di solito, sono proprio gli stessi cani a lasciare intendere in quale posto si trovano a proprio agio, se all’interno o all’esterno e, comunque,saranno poi i padroni, in base alle loro preferenze ed esigenze, a decidere quale zona è indicata per il nuovo arrivato, l’importante è che sia adatta alla sua buona salute e alla sua cura. Ovviamente lo spazio dedicato al cane, dovrà essere sempre pulito e disinfettato per la salute di tutti e bisognerà, sin da subito, cercare di rispettare le sue abitudini se non limitano la libertà del nucleo familiare.
In Cina è stato scoperto un nuovo animale
Gli studiosi stanno ancora effettuando tutte le verifiche del caso, tuttavia sembra che in Cina possa trovarsi una nuova specie di animale mai vista e classificata prima. Un gruppo di cacciatori dello Sichuan, infatti, avrebbe trovato una creatura che all’inizio sembrava essere un orso, ma quando è stato osservato da vicino è apparso subito evidente che si trattava di un essere vivente totalmente differente e soprattutto sconosciuto.
I Ciclidi dell’Africa Occidentale
Di grande fascino e dal carattere estremamente interessante, in questo articolo parleremo di quelle specie di Ciclidi provenienti dall’Africa Occidentale adatte ad essere ospitate in acquario. Il loro biotopo è formato da ruscelli dalle acque molto limpide e da fiumi con acque provenienti dalle grandi foreste pluviali. Presentano livree dai colori sgargianti, quasi luminosi, che li rendono molto amati. Sebbene le specie cui tratteremo non superano i 12 cm di lunghezza, sarebbe opportuno allestire un acquario di almeno un metro di lunghezza, anche se non deve essere una regola per tutte le specie.
In generale, è consigliabile una vasca da almeno 200 litri per godere appieno delle caratteristiche di questi pesci. Molti Ciclidi sono bentonici, vivono cioè in prossimità del fondale, quindi l’acquario che li ospita deve avere un certo spazio nella parte inferiore per permettere loro di nuotare liberamente. Inoltre, è quasi d’obbligo utilizzare un materiale fine (preferibilmente sabbia) per l’allestimento, dato che non è raro che questi ciclidi scavino nella sabbia ed espellano la stessa dalle branchie.
Al contrario di quanto viene solitamente detto per i ciclidi africani, non è affatto necessario rinunciare alla vegetazione, dal momento che, salvo poche eccezioni, questi pesci non danneggiano le piante.
Esistono diversi generi di questi ciclidi; tra questi, i più diffusi sono i generi Chromidotilapia, Hemichromis, Nanochromis, Pelvicachromis e Steatocranus.
Febbre di Shar-Pei
La febbre di Shar-Pei è una malattia che si ritiene sia causata da un’anomala regolazione del sistema immunitario ed è di tipo ereditario.
Si tratta, come è facile intuire dalla denominazione stessa, di una patologia che affligge la razza shar-pei e i cani meticci con un genitore shar-pei, e gli incroci. La patologia può colpire in egual misura entrambi i sessi. I sintomi spesso iniziano a manifestarsi in cani di età inferiore ai 18 mesi, ma possono essere riscontrati anche in cani più avanti con gli anni.
La febbre di Shar-pei, come implica il nome, è caratterizzata da episodi di febbre ricorrente. Questa può essere accompagnata da infiammazione delle giunture multiple. I cani con febbre shar-pei sono ad aumentato rischio di sviluppare insufficienza renale o epatica in età avanzata.
Un fine settimana di esposizioni di animali: gatti e rettili in mostra a Cornaredo
Ancora un fine settimana di esposizioni dedicate agli animali. Per chi ama i gatti i riflettori sono puntati su Cornaredo, in provincia di Milano, dove oggi e domani, presso il Palazzetto dello Sport di Viale della Repubblica si svolgerà, dalle 10 alle 19, l’Esposizione Internazione Felina “I gatti più belli del mondo”.
Alla manifestazione, organizzata con il sostegno della F.I.A.F., Federazione Italiana Associazioni Feline, parteciperanno i gatti appartenenti alle razze più pregiate e rare del mondo che verranno giudicati dai giudici internazionali della WCF. Tra le razze in gara ci sono i Persiani, i Siamesi, i Maine Coon, i Norvegesi delle Foreste, i Sacri di Birmania, i Devon Rex, i Burmesi, i Certosini e tanti altri. Dal sito della manifestazione http://www.expofelina.it/, si può stampare un coupon che presentato alle casse da diritto ad un delizioso omaggio.
Preparare dei nutrienti biscotti all’aglio per il cane
Sono nutrienti, semplici e veloci da preparare e, soprattutto, molto graditi ai cani. In più possono riempire un pomeriggio noioso e darvi uno spunto divertente per distrarvi. I biscotti all’aglio possono costituire una buona merenda per i propri amici a quattro zampe e sostituire per qualche ora i comuni bocconcini. Tra l’altro, vengono preparati con prodotti naturali e già presenti in tutte le case e, quindi, non sarà necessaria neppure una spesa extra che possa incidere sul budget settimanale familiare.
Leoni e tigri presto fuori dai circhi
Leoni, tigri ed elefanti presto potrebbero non essere più i protagonisti dell’appuntamento annuale con il circo equestre, grazie a ben quattro proposte di legge, che sembrano mettere d’accordo sia la maggioranza che l’opposizione. Appare quindi molto probabile che presto verranno approvate, dato che da quando sono state presentate da Pdl e Pd all’inizio della legislatura l’impegno in tale direzione, da parte di ogni schieramento, è stato unanime. Tutti pensano infatti che questi animali in particolare, vista la loro natura libera e in qualche caso aggressiva, non vadano sfruttati per far divertire gli spettatori in giro per il mondo, ma lasciati in libertà.
Cani avvelenati a Roma, è allarme
Sono oltre 6 mila i cani avvelenati a roma e provincia nel 2009: il dato emerge dal numero di segnalazioni giunte allo sportello animali dell’associazione italiana difesa animali ed ambiente, in particolare gli avvelenamenti dovuti allo spargimento dei bocconi avvelenati sono avvenuti nella prima cintura periferica della città e nella zona dei Castelli romani. Dei circa 6 mila cani avvelenati oltre 2.500 sono quelli che hanno perso la vita. Nella città eterna si sono contati invece meno di 400 casi di avvelenamento nel corso del 2009.
Sono questi i tristi dati rilasciati dalla Aidaa, l’Associazione italiana per la difesa animali e ambiente in una nota pubblicata sul quotidiano La Repubblica.
Sempre secondo l’associazione, le modalità di avvelenamento dei cani seguirebbero un preciso iter e modalità prevalentemente orientate verso la diffusione volontaria di bocconi avvelenati contenenti stricnina, oppure topicida contenuto nelle esche utilizzate prevalentemente negli spazi pubblici contro i ratti ed infine avvelenamenti tra vicini o nelle zone cittadine.
Ehrlichiosi nel cane
L’Ehrlichiosi è una malattia dei cani provocata dalle zecche, caratterizzata da febbre, letargia, zoppia e/o perdite di sangue. E’ causata da uno dei numerosi organismi che appartengono al genere Ehrlichia. L’Ehrlichia canis è il principale agente eziologico nei cani.
Si tratta di piccoli organismi microscopici che sono diversi sia dai batteri che dai virus. Entrano nelle varie cellule del corpo e si comportano come minuscoli parassiti, eventualmente uccidendo la cellula. L’Ehrlichiosi si verifica in tutto il mondo, e ha fatto registrare un boom di casi durante la guerra del Vietnam, quando un gran numero di cani militari ha contratto la malattia.
Lepri a rischio di estinzione in Svizzera
Il WWF lancia un nuovo allarme: in Svizzera a lepre è un animale a rischio di estinzione a causa del cambiamento del suo habitat. Si calcola che nella Confederazione siano presenti mediamente 2,7 lepri per chilometro quadrato, anche se in alcune zone sono solo 1,5; questi mammiferi sono diffusi soprattutto nel Mittelland, ma stanno diventando sempre più rari. Secondo gli esperti, per il mantenimento della specie dovrebbero esserci circa 6 esemplari per chilometro quadrato.
Secondo il WWF, le ragioni del calo della presenza delle lepri è da imputare al fatto che lo spazio ideale per questo animale viene limitato dall’urbanizzazione del territorio e dall’agricoltura intensiva; inoltre, questi animali sono spesso vittime di incidenti stradali e di alcuni predatori, come gli uccelli rapaci e le volpi.
Fermata la caccia alle foche, ma anche l’inverno provoca molte vittime
La notizia buona è che questa volta la tv non riporterà scene cruente di caccia provenienti dal Canada, dove i cacciatori di solito non si fanno scrupoli ad uccidere le foche; quella cattiva è che, comunque, l’inverno ha provocato lo stesso tantissime vittime soprattutto fra i cuccioli. Secondo il New York Times, infatti, la stagione che per antonomasia deve essere rigida, stavolta ha mostrato temperature troppo elevate, facendo sciogliere il ghiaccio proprio nelle zone dove avviene la riproduzione, tra l’altro ai minimo storici, o dove di solito si accudiscono gliu esemplari più indifesi. Sempre a detta del famoso quotidiano pare che questa “sarà la peggiore annata per i piccoli dal 1981“. Sono, infatti, proprio le lastre di ghiaccio che conservano il ricordo di parti e nascite ed è proprio qui che i nuovi arrivati vengono protetti dai predatori dalle foche della Groenlandia o foche della sella.