La cura degli ascessi nei gatti

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Gli ascessi possono colpire indifferentemente cani e gatti, in qualunque momento, ma questi ultimi sono più soggetti, a causa soprattutto dei morsi degli altri esemplari della loro specie. Nel corso di un litigio, infatti, piccoli graffi, tendono ad infettarsi facilmente e a provocare dolore e fastidi a questo tenero amico a quattro zampe. Tuttavia, anche senza che si verifichino tali eventi, un micio può soffrire del disturbo che si presenta con gonfiori molli e, quasi sempre, con del pus all’interno. Di solito le cure casalinghe risolvono il problema o almeno lo migliorano in un paio di giorni, ma se questo non dovesse accadere, ovviamente, è il caso di chiamare subito il veterinario.

Alitosi nel cane: un problema concreto

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Quante volte abbiamo pensato a come poter risolvere il problema dell’alito cattivo nel nostro amico a quattro zampe? L’alitosi del cane è un problema che in effetti affligge molti proprietari di animali domestici: le sue cause possono essere varie, in ogni caso è sempre meglio consultare un veterinario per avere una diagnosi precisa ed intervenire nel migliore dei modi.

L’alitosi come causa più comune può avere alla base un problema dentario: la prima cosa da fare è verificare la presenza di placca sui denti, facilmente riconoscibile per il tipico colorito marrone e per la localizzazione alla base dei denti, soprattutto premolari e molari mentre nei casi più gravi canini ed incisivi. La placca, come per gli essere umani, è formata da batteri che si formano a causa di particelle residue di cibo e saliva.

E’ importante intervenire in maniera tempestiva, la placca trascurata può portare a patologie più gravi quali gengiviti e malattia periodontale con eventuale caduta dei denti. In secondo luogo l’alitosi può essere causata da problemi intestinali, una digestione lenta o un’alimentazione sbagliata per esempio.

Urolitiasi nel gatto

calcoli gattoL’urolitiasi si riferisce alla formazione di calcoli (uroliti) nelle vie urinarie. I calcoli si possono trovare in qualsiasi parte del tratto urinario, nei reni, nell’uretere o nella vescica, ma sono più comuni nella vescica.
I calcoli si formano a causa della sovrasaturazione delle urine con alcuni minerali. Diversi fattori possono contribuire a questa sovrasaturazione compreso un aumento delle concentrazioni di minerali specifici nelle urine, alterazioni del pH (acidità o alcalinità), l’urina altamente concentrata, presenza o assenza di stimolatori e inibitori della formazione di cristalli.

Diversi fattori possono contribuire allo sviluppo di urolitiasi. Questi includono:

  • Fattori genetici, come il metabolismo dell’urea alterato
  • Differenze nella composizione della dieta e nel consumo di acqua
  • Malattie metaboliche come l’alta concentrazione di calcio nel sangue derivante dall’iperattività delle ghiandole paratiroidali
  • Problemi congeniti come lo smistamento anormale del sangue dei vasi sanguigni intorno al fegato, che contribuisce alla formazione di calcoli urati
  • Infezioni batteriche delle vie urinarie (formazione di calcoli di struvite)

Lo squalo bianco che ha segnato il record dell’immersione più profonda

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In una ipotetica gara certamente avrebbe vinto e si sarebbe aggiudicato il primo premio, invece lo squalo bianco che ha compiuto l’incredibile impresa, non sa nemmeno che gli occhi attenti degli scienziati lo stavano osservando da tempo.  La creatura marina è riuscita a compiere, infatti, l’immersione più profonda che si sia mai registrata, riuscendo a toccare i 1200 metri e lasciando gli esperti a bocca aperta. Ovviamente non tutti gli esemplari di questo tipo vengono seguiti costantemente, per cui non è detto che non sia mai esistito un “campione” ancora più bravo, ma intanto al momento resta Shack il più forte di tutti. La sua lunghezza è di 4,8 metri e rappresenta la specie più grande alla quale è stato inserito un congegno di tracking da parte dell’Istituto neozelandese di ricerca acquatica e atmosferica.

Istituito dall’Aidaa il difensore civico degli animali in spiaggia

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Fra un po’ arriverà l’estate e con essa anche la voglia di mare. Per tutti i proprietari di cani, però, si ripropone come ogni anno, la difficoltà di portare il proprio animale in spiaggia; quest’anno, però, alla soluzione di questo problema ci ha pensato l’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, che ha istituito il difensore civico di cani e gatti in spiaggia, una figura giuridica con il compito di tutelare gli animali in spiaggia e di essere la controparte nelle controversie che riguardano le multe legate a questo aspetto.

Tutto nasce dal fatto che in Italia sono pochi gli stabilimenti balneari nei quali è possibile introdurre i propri amici a quattro zampe; l’Aidaa si è quindi attivata per offrire un aiuto, tra l’altro gratuito, a tutti quelli che quest’estate vorranno andare al mare con i propri animali.

I principi nutritivi che mantengono il gatto in buona salute

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Il gatto, creatura silenziosa e indipendente che a volte sembra vivere nel suo mondo ma quando vuole sa mostrare molto affetto, ha bisogno di mangiare ad orari regolari per mantenersi in buona salute. Di solito, è meglio nutrirlo per due volte al giorno, la mattina e la sera, evitando possibilmente gli alimentatori automatici che, pur essendo molto comodi, tendono a riempirsi ben presto di batteri anche pericolosi. Un consiglio utile è quello di lasciare il cibo per non più di trenta minuti nella ciotola e poi levarlo, anche per abituarlo a rispettare le scadenze in merito all’alimentazione. Va servito a temperatura ambiente e va versato, come anche l’acqua, in contenitori di ceramica e acciaio inox, che vanno preferiti a quelli in plastica. Quest’ultima infatti, pur sembrando comoda e leggera, in realtà spesso è in grado di rilasciare dannose molecole tossiche.

Ancora maltrattamenti: scandalo a Manta

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Ancora una volta siamo a parlare di maltrattamenti sugli animali, ancora una volta l’ignoranza dell’uomo prevale sul buon senso e sulla civiltà: questa volta ci trasferiamo a Manta di Saluzzo, comune del cuneese. La situazione nella quale vivevano numerosi animali era già stata resa nota dalla trasmissione tv Striscia la Notizia, grazie alla segnalazione effettuata dall’Anpana, Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente di Cuneo.

Secondo il rapporto effettuato dall’associazione, in un casolare della zona vivrebbe in condizioni igienico sanitarie penose una famiglia con più di 20 cani di cui 10 detenuti in condizioni veramente estreme, oltre ad altri animali come capre e bovini. Le capre in particolare sarebbero rinchiuse in un’angusta scatola di legno, i bovini non hanno nulla da mangiare se non della frutta marcia mentre i cani sono rinchiusi in gabbie di ferro adatte ai conigli, molti sono legati a catena corta senza il ben che minimo riparo dal freddo e dal caldo.

Da nessuna parte vi è poi traccia di ciotole per cibo o acqua, in inverno gli animali erano tenuti al freddo sul ghiaccio: tutti manifestano comportamenti depressi e tipici della mancanza di libertà. Molti non riescono ad abbaiare, altri girano su se stessi: rinvenute anche molte carcasse di animali, probabilmente cani che il branco ha mangiato per la disperazione e la fame. Una situazione di disagio non solamente per le povere bestie costrette a vivere in condizioni disperate e senza la minima via di fuga, ma anche per il territorio circostante, un bosco frequentato da famiglie e villeggianti, dove vi è anche un ristorante.

Salmonellosi nel cane

salmonellosi caniLa salmonellosi è una malattia batterica che causa molto comunemente enterite, l’infiammazione dell’intestino, setticemia (malattia sistemica dovuta alla presenza di batteri o di loro tossine nel sangue) e aborti. Non è raro per il cane infetto essere un vettore subclinico, vale a dire un portatore che non presenta sintomi.

La salmonellosi è causata da uno qualsiasi degli oltre 2000 sierotipi (sottotipi) dei batteri salmonelle. E’ stata riscontrata sia nei cani che nei gatti. Nei cani, la malattia clinica è più frequente nei cuccioli prematuri e nelle femmine in gravidanza.

Come prendersi cura di occhi e orecchie del proprio cane

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L’attenzione e le cure per il proprio cane non sono mai troppe, ma ci sono parti del corpo come occhi e orecchie che non vanno mai sottovalutate, anche perchè possono portare l’animale a disturbi via via sempre più seri. A parte il bagnetto o la pulizia delle unghie e dei denti, quindi, mai dimenticarsi di queste due zone così delicate anche negli esseri umani, figuriamoci negli amici a quattro zampe.

Il bagnetto del gatto

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I gatti si lavano da soli”, dice la saggezza popolare, in quanto i felini sono soliti pulirsi in continuazione con la loro saliva, non appena entrano in contatto con qualcosa che ritengono essere pericoloso per la loro salute o per la bellezza del loro mantello. Questa però non è una verità assoluta e, per quanto questi animali domestici, hanno di solito un cattivo rapporto con l’acqua, a volte hanno bisogno di essere puliti più a fondo. Se sono troppo sporchi o infetti da parassiti, infatti, non basterà la loro piccola lingua a togliere ogni residuo e toccherà al padrone rendere meno traumatico un evento vissuto con molta ansia da questi piccoli amici a quattro zampe.

Allarme tartarughe marine

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Uno studio recente pubblicato su Conservation Letters fa emergere una nuova, pesante, tragedia marina che rischia di avere pesanti ripercussioni su una specie molto delicata e già poco presente nei nostri mari: le tartarughe marine. Queste infatti rischiano di divenire ben presto un animale a rischio di estinzione a causa dei pescherecci e delle modalità con cui avviene la pesca in mare.

Secondo lo studio infatti negli ultimi 20 anni sarebbero state ben 8 milioni la testuggini morte a causa della pesca: ami e reti sono un pericolo concreto per le tartarughe, senza contare poi tutti gli esemplari morti dopo essere stati pescati erroneamente dai pescherecci o a causa degli strascichi o dei palangari. Nel solo Mar Mediterraneo le tartarughe della specie Carretta Carretta sono state vittime di una vera e propria strage.

La ricerca è stata condotta dai biologi Bryan Wallace del Conservation International di Arlington, in Virginia e da Rebecca Lewison della San Diego State University in California: hanno studiato attentamente le denunce di catture accidentali o di ritrovamenti di carcasse di testuggini dal 1990 ad oggi, scoprendo la macabra verità. Senza contare le numerosissime trappole rudimentali e non autorizzate che vengono usate dai pescatori nei mari: trappole non solo per i pesci ma per tutte le specie animali che popolano gli abissi.

Rinite e sinusite nel cane

sinusite caniLa rinite è un’infiammazione della mucosa (rivestimento) della cavità nasale o dei seni paranasali (sinusite). Si tratta di una patologia che ha molti fattori scatenanti e che colpisce cani di tutte le razze e di ogni età. I cani giovani sono più inclini alle cause infettive, mentre nei cani anziani è più probabile che si sviluppino tumori e malattie dentali connesse alla rinite. I cani dal naso lungo sembrano essere più inclini alle cause fungine e cancerogene.
La rinite può essere acuta (di improvvisa comparsa e di breve durata) o cronica (a più lenta insorgenza ma di durata più lunga), non infettiva o contagiosa, ed è piuttosto diffusa. Indipendentemente dalla causa sottostante, è comune si sviluppi un’infezione batterica secondaria.

E’ importante stabilire la causa di fondo, perchè le modalità di trattamento sono molteplici e varie. I sintomi clinici e la progressione della malattia associati alla rinite e alla sinusite possono essere lievi e lenti nel manifestarsi, tuttavia, a seconda dei casi, i sintomi possono essere anche gravi e piuttosto devastanti. Ogni caso deve perciò avere una sua diagnostica ed una cura appropriata.

Horse Angel, l’associazione che salva i cavalli dalla macellazione

diritti dei cavalli

Molto spesso, purtroppo, i cavalli dopo una vita di corse, gare e di lavoro al servizio dell’uomo vengono macellati; un esempio per tutti è la storia di Ferdinand, un campione americano che dopo essere stato ritirato dalle gare finì al macello in quanto poco fertile. In seguito a questa triste storia, furono creati dei Centri di Recupero per accogliere i cavalli a fine carriera e delle leggi che tutelassero gli equini e ne impedissero la macellazione.

In Italia ovviamente non esistono leggi del genere ma per fortuna ci sono i singoli che spinti dall’amore per i cavalli, e per gli animali in genere, hanno creato diverse associazioni per difendere i diritti dei cavalli. Una di queste associazioni è la Horse Angel fondata nel 2009 da Roberta Ravello, scrittrice e attivista per i diritti degli animali, per dare un’alternativa al macello ai cavalli che non fanno più gare. Proprio Roberta Ravello,  spiega:

Ogni anno nel nostro Paese vengono macellati centomila cavalli nell’indifferenza generale, perché è tollerato che l’animale sia da sport e compagnia finché è giovane, mentre diventa da carne quando a causa dell’età, di malattia, di infortuni, di cattiva gestione, non può più essere sfruttato a sella o a tiro. Per noi il cavallo non è macellabile né per le pelli né per le carni. Amiamo molto il cavallo e lo riconosciamo come nostro amico. Ecco perché siamo angeli dei cavalli.

Una dieta sana per il proprio gatto

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Indipendenti, curiosi, ma anche affettuosi a modo loro: i gatti sono esemplari veramente speciali, tanto che nel corso dei secoli l’alone di mistero che li circonda ha dato modo a molti di pensare che fossero creature diaboliche, piccoli aiutanti di improbabili streghe o comunque felini da tenere a bada. Per non parlare della superstizione, soprattutto di fronte ad un gatto nero. Per fortuna, la maggior parte delle persone li amano e se ne prendono molta cura, anche se non tutti prestano l’attenzione dovuta alla qualità del cibo che gli offrono, non considerandolo il principale elemento della sua buona salute.