L’Orso Dino e la polizia, un inseguimento da film

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Sembra quasi un inseguimento da film quello che da settimane, ormai, coinvolge l’orso Dino e la polizia, con un animale che continua a sfuggire e a seminare il panico tra gli abitanti del vicentino e le specie di cui si ciba e gli agenti che lo cercano disperatamente tra i boschi. Nei giorni scorsi, aveva ucciso uno dei tanti asini che sembrano essere le sue prede preferite, adesso torna e colpisce una cavalla già indebolita da un recente parto. Insomma il plantigrado continua indisturbato ad agire nelle zone dove si trova il bestiame, nonostante i pattugliamenti continui tra la Val Capra e Gavelle, in territorio di Foza.

Boxer sopravvive con un chiodo in testa

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E’ una bella storia a lieto fine quella che vi raccontiamo oggi, di come un cane di razza boxer sia sopravvissuto nonostante avesse un chiodo piantato in testa. Max, questo il nome del cane, si trovava in giardino insieme al suo padrone, Tim Horvat, intento ad eseguire dei lavori di ristrutturazione. Max, da gran giocherellone quale è, improvvisamente si è avvicinato troppo al padrone proprio mentre questi stava piantando un chiodo con una pistola sparachiodi. Mancavano solo un paio di chiodi e poi Tim avrebbe finito, ma il cane, credendo la pistola un gioco, si è lanciato in avanti, proprio mentre il padrone stava sparando il chiodo.

La tragedia è avvenuta nell’arco di pochissimi istanti: Max si è ritrovato con il lungo chiodo piantato nella testa. È stato portato immediatamente dal veterinario di fiducia il quale e messo nelle mani del chirurgo Simon Kudnig al Veterinary Centre di Melbourne Specialist. Dopo un delicata operazione, è riuscito ad estrarre il chiodo salvando la vita di Max, e mettendo la parola fine ad una brutta e dolorosa avventura!

All’inizio pensavo che Max non avesse ricevuto il chiodo, ma poi guardando bene, ho visto la punta in ferro sporgente dalla testa e ho cominciato a tremare avendo capito quello che era successo

Ha riferito Tim dopo l’operazione andata a buon fine. I raggi X in foto mostrano il chiodo nel cervello, appoggiato nella cavità cranica, per pochi millimetri l’oggetto non ha leso l’organo vitale di Max. L’operazione ha comportato la rimozione di un pezzo di cranio di Max quindi la perforazione per allentare i tessuti intorno al chiodo ed infine la sua estrazione totale.

Ascite nel cane

cane a pancia in suL’ascite è l’accumulo eccessivo di liquido nella cavità addominale. Il volume del liquido può essere irrisorio, o significativo, causando gonfiore dell’addome. L’ascite ha molte cause, molte delle quali possono essere anche estremamente gravi. A causare l’accumulo di liquido nell’addome è la fuoriuscita di liquidi dai vasi sanguigni, linfatici, dagli organi interni o dalle masse addominali.

Cause.
Ipoalbuminemia o una diminuzione del livello di albumina nel sangue
Grave malattia epatica
Scompenso cardiaco destro
Masse addominali
Trauma
Peritonite o infiammazione del rivestimento interno dell’addome
Alterazioni della coagulazione
Malattie del sistema linfatico
Ostruzione della vena epatica o della vena caudale inferiore che compromette la circolazione del sangue

Brambilla, stop alla caccia

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Il ministro del Turismo Michela Brambilla dice no alla caccia, e lo fa in maniera ufficiale durante la presentazione de La coscienza degli animali, il manifesto che ha ideato con il fondatore dell’Istituto europeo di Oncologia Umberto Veronesi a cui hanno gia’ aderito personaggi importanti come Franco Zeffirelli, Susanna Tamaro, Dacia Maraini e Vittorio Feltri. Ovviamente le parole della Brambilla ed il manifesto hanno suscitato moltissime reazioni, alcune delle quali spropositate.

La Brambilla tuona che bisogna abolire la caccia perchè uccidere per sport non e’ degno di un Paese civile, e per tutta risposta l’assessore veneto alla Famiglia, Elena Donazzan, del Pdl, le chiede senza mezzi termini di dimettersi mentre un’altra donna del Popolo della libertà, la parlamentare Viviana Beccalossi, bolla la proposta anticaccia come irreale. Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, interviene in maniera meno irruenta sulla stessa questione, affermando di essere favorevole a una caccia responsabile e sostenibile.

Ma le reazioni non sono finite qui: in giornata il presidente di Arcicaccia, Osvaldo Veneziano chiede ai fedelissimi della doppietta di sfiduciare il ministro Brambilla in Aula, mentre per il condirettore del Wwf Italia, Gaetano Benedetto, il ministro al Turismo ha dato una risposta politica che privilegia la tutela degli animali, come si legge in una nota dell’Ansa. Dall’opposizione Marco Ciarafoni, responsabile fauna e biodiversità del Pd, ribadisce il fallimento dell’attuale governo sul piano dell’attenzione alla fauna ed agli animali, dando vita ad un battibeccarsi a base di comunicati stampa più o meno irruenti. E la questione è passata in pochi istanti dal piano degli animali e della loro tutela, a quello prettamente politico.

I cani da salvataggio in acqua

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La prossima estate vi capiterà sicuramente di vedere nelle spiagge dei cani con addosso una speciale pettorina/salvagente: non meravigliatevi, anzi, rallegratevi perché avete appena incontrato un cane bagnino, che garantirà ancora di più la vostra sicurezza.

I cani bagnino sono addestrati per tuffarsi in acqua in caso di pericolo insieme al bagnino umano, e rappresentano un ottimo aiuto per portare in salvo le persone e per recuperare le imbarcazioni. I cani bagnino sono addestrati e preparati dalla Scuola Italiana Cani Salvataggio, fondata nel 1989 da Ferruccio Pilenga che a la sede nazionale Seriate, in provincia di Bergamo.

Animali seviziati per fini estetici

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Quattro cani, due pitbull e due bracchi ungheresi torturati a fini estetici: lo hanno scoperto gli agenti della Forestale di Forlì e Predappio che sono subito intervenuti con il sequestro immediato. Agli animali in questione, infatti, era stata tagliata la coda e le orecchie con pratiche probabilmente non del tutto indolore. Ovviamente per i due proprietari è scattata subito una denuncia per maltrattamenti. Ad indicare quanto avveniva, è stata per prima una segnalazione della Guardia Zoofila di Forlì e i controlli, purtroppo, hanno dato esito positivo.

Anche l’Onu lancia l’allarme su pericolo estinzione di molti animali

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La deforestazione dell’Amazzonia, l’inquinamento che non accenna a migliorare, la diminuzione dell’acqua dolce nei laghi e un equilibrio precario negli ecosistemi dele barriere coralline. L’elenco probabilmente potrebbe continuare a lungo, ma basta conoscere questi dati per comprendere come la natura stia vivendo un momento molto delicato e un intervento tempestivo per evitare che la situazione peggiori, è l’unica cosa auspicabile. Mentre la popolazione umana sembra non soffrire dei cambiamenti, tra l’altro provocati in parte dagli stessi uomini, gli animali continuano a dimezzarsi di numero e quasi tutte le associazioni ambientaliste cominciano a denunciare il problema. Adesso a lanciare l’allarme è pure l’Onu all’interno del suo ultimo rapporto che farà da testo principale  nel corso del summit internazionale in programma a Nagoya, in Giappone, ad ottobre prossimo.

Non vuole chiudere il suo canile e uccide due guardie zoofile

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Un gesto di follia, una tragedia simile a molte di quelle che, purtroppo, balzano agli onori della cronaca ogni giorno, ma stavolta c’è una novità. Non si tratta, infatti, di un omicidio d’amore ma alla base del litigio ci sarebbero gli animali. Che si tratti di affetto, affari o maltrattamento, ancora c’è poco da dire ma il risultato è che un uomo ha ucciso due guardie zoofile che volevano apporre i sigilli sul suo canile. Subito dopo il protagonista della vicenda, si è sparato. La zona in questione si trova sulle alture della riviera nel Golfo Paradiso nel Levante di Genova, dove erano appena arrivati i controlli ad una struttura all’interno della quale, pare si consumassero terribili violenze ai danni dagli amici a quattro zampe. Una storia che si trascinava da tempo e che aveva finalmente trovato un punto di svolta.

Savona, inaugura il Bau Bau Village

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Sabato 15 maggio a partire dalle ore 11 ad Albisola in provincia di Savona sarà inaugurato il Bau Bau Village: invitati tutti i padroni con i loro amici a quattro zampe per una giornata di divertimento, relax e tante coccole. Durante la giornata sarà presente Zoe, il Golden Retriever insignito recentemente dal Ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla del premio Cane Amico Dei Turisti 2009-2010 per aver salvato due persone la scorsa estate in Sicilia, mentre stavano per affogare in mare.

Il progetto del Bau Bau Village nasce nel 1998, grazie all’incontro di volontà tra la Capitaneria di porto ed i gestori di quella che, fino a quel momento, era una spiaggia per umani: si decise di comune accordo di limitare la spiaggia per le persone in favore di spazi per gli amici animali. I cani potranno tranquillamente giocare in spiaggia ed in acqua, riposarsi nelle esclusive capannine ombreggiate, bere e mangiare grazie all’ampia offerta che il Bau Bau Village propone.

Possiamo dire che è stata la prima spiaggia dedicata interamente agli animali: i servizi offerti includono docce post bagnetto in mare, spazio agility e anche un supermarket con prodotti per animali, oltre a corsi e seminari per creare una perfetta sinergia marittima con il proprio animale a quattro zampe, come un corso per nuotare con Fido e un corso per imparare un pò di buona educazione.

Metrite nel gatto

gatta con gattiniLa metrite è il termine medico utilizzato per descrivere l’infiammazione dell’utero. Questa malattia uterina è simile alla  piometra ma presenta alcune differenze. A differenza della piometra, infatti, la metrite è più spesso un’infezione batterica uterina che si sviluppa nel periodo immediatamente successivo al parto (fase post partum)  e, occasionalmente, anche dopo un aborto o nel corso dello svezzamento dei cuccioli.

La metrite insorge spesso nel caso in cui ci siano feti morti, o nel caso in cui la placenta non venga espulsa correttamente e completamente.

L’Ue vieta la sperimentazione su gorilla e scimpanzè

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Si fermano in parte i test scientifici sui grandi primati e l’Unione Europea chiede lo stop ad inutili sofferenze per gorilla, scimpanzè ed orangotango. Questi animali, infatti, troppo spesso diventano cavie da laboratorio e devono assolutamente essere protette da quella che, qualche volta, può diventare una violenza incontrollata. Ciò non deve impedire o fermare la ricerca contro le malattie, che sono ovviamente importantissime per la salute dell’uomo e possono anche portare ad un ulteriore aumento delle aspettative di vita.

Pet therapy con i leoni marini per aiutare i bambini autistici

pet therapy con leoni marini

Fino ad oggi gli animali comunemente impiegati per la pet therapy erano quelli domestici, ad eccezione del cavallo che viene usato per l’ippoterapia; adesso, grazie ad un progetto di Idi, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, e Zoomarine, è iniziato un percorso di Terapia Assistita dagli Animali con leoni marini e foche rivolto a bambini di età compresa tra gli 8 e i 14 anni affetti da autismo.

Si tratta del primo esperimento del genere in Europa, nato dall’incontro delle esperienze in Pet Therapy del gruppo di lavoro guidato da Davide Moscato, professore di Neuropsichiatria infantile dell’Università di Roma, responsabile del Centro Cefalee dell’Ospedale San Carlo-Idi, e del know how ventennale di Zoomarine Portogallo, riconosciuto a livello internazionale per gli alti standard qualitativi nella gestione dei mammiferi marini.

I bambini autistici tendono spesso a chiudersi in se stessi e incontrare animali molto particolari può aiutare ad uscire dall’isolamento; in effetti rapportarsi da vicino con un leone marino o con una foca può avere un impatto molto positivo sul paziente.

Aidaa propone di togliere i cani a clandestini e rom

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I cani, soprattutto quelli di grossa taglia e, quindi, potenzialmente più aggressivi e pericolosi, andrebbero tolti a coloro che, quasi certamente, li utilizzeranno a scopi criminosi. Ne è convinta l’Aidaa, l’Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente che propone di tenere d’occhio soprattutto i clandestini ed i rom. Ovviamente non si tratta di una forma di razzismo ma sarebbe più probabile per coloro che si trovano in un Paese straniero e con maggiori problemi economici, cadere nella tentazione di organizzare, ad esempio, delle lotte fra animali o delle scommesse a carattere illegale. Un rischio che aumenta se si parla di amici a quattro zampe dalle grandi misure o appartenenti a specie considerate molto forti.

Lacrime reali per la morte del cavallo Drizzle

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Anche i reali inglesi piangono quando si tratta della morte improvvisa del proprio animale da compagnia: è di pochi giorni fa infatti la notizia della morte del cavallo del principe Harry d’Inghilterra, l’amato Drizzle. Si trattava di un delizioso pony femmina di dieci anni, con il quale Harry era solito giocare a polo nelle competizioni ufficiali e con il quale amava fare lunghe passeggiate nella verde campagna inglese.

Ma purtroppo Drizzle non ce l’ha fatta: durante una partita di polo che si stava disputando a Coworth Park, nel Berkshire, il cavallo è crollato a terra, collassando per un attacco di cuore. Pare che Harry avesse capito che l’animale non stava bene, per questo improvvisamente era sceso ed aveva abbandonato il campo da gioco, tra le lacrime e lo stupore generale.