Cani ambientalisti, la deforestazione vista da Fido

cani alberiDa quando il riscaldamento globale è diventato un tema caldo, la nostra sensibilità verso l’ambiente è cresciuta a dismisura, in concomitanza con una maggiore attenzione dei media, dell’opinione pubblica e delle istituzioni verso pratiche ecosostenibili un po’ i tutti i settori.

Un maggiore interesse, anche da chi in precedenza era del tutto indifferente all’argomento, è sorto soprattutto intorno alla conservazione del patrimonio forestale. Gli alberi, infatti, sappiamo catturano l’anidride carbonica presente nell’atmosfera, rallentando i mutamenti climatici e contribuendo a migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle città.

Il manifesto per la coscienza degli animali

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E’ ufficialmente stato presentato a Milano il manifesto per la coscienza animale, voluto fortemente dal ministro per il turismo Michela Vittoria Brambilla e da molti esponenti della nostra cultura e società, come il professor Umberto Veronesi, Vittorio Feltri, le scrittrice Dacia Maraini e Susanna Tamaro ed il regista Franco Zeffirelli. Si tratta di una vera e propria campagna in difesa degli animali, che intende contrastare in particolar modo il mondo della caccia, chiedendone l’abolizione, per la tutela dell’ambiente e della specie che vi abitano.

Oltre alla caccia nel manifesto si parla anche di stop alla vivisezione e di reinserimento nell’ambiente naturale degli animali da circo e zoo. Riportiamo qui il testo del manifesto, tutti coloro che lo condividono possono sottoscriverlo sul sito http://www.lacoscienzadeglianimali.it.

Il rispetto per la Vita è una delle grandi conquiste dell’uomo, è un segno di civiltà. E la Vita non è solo la “nostra” Vita, ma anche quella di tutto ciò che ci circonda. Chi rispetta la Vita deve rispettarne ogni forma. Chi è crudele con gli animali lo è anche con gli esseri umani. Gli animali hanno un elevato livello di consapevolezza, coscienza, sensibilità e molti di loro hanno la capacità di sviluppare sentimenti.

Stop a canili lager e randagismo

Canile

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I canili lager, purtroppo, ormai sono all’ordine del giorno e la cosa più tragica è che, probabilmente, molte strutture di questo tipo non sono neppure state scoperte e continuano a provocare la morte e la sofferenza di decine di innocenti animali. Il randagismo, del resto, è un’altra piaga del settore contro la quale bisogna intervenire subito. Al fine di migliorare questa situazione, quindi, il Ministero della Salute, ha deciso di mettere in campo una Task Force che possa creare una rete capillare in tutto il territorio italiano.

Liberato il delfino spiaggiato nel Lazio

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Hanno lavorato per tre lunghe ore nei giorni scorsi, senza risparmiarsi, gli uomini della Capitaneria di Porto di Montalto guidati dal sottocapo Aldo Patruno, per aiutare un grosso esemplare di delfino che si era spiaggiato a Pescia romana. In questo modo, sono riusciti a mettere in libertà il cetaceo che, forse aveva perso la strada ma che, comunque, mostrava buone condizioni di salute. Un metro e mezzo di lunghezza per una creatura molto bella che è stata vista in difficoltà, per la prima volta, da un pescatore che ha prontamente segnalato il fatto alla Capitaneria, per fare scattare immediatamente i soccorsi.

L’ospedale per tutte le specie di animali di Legnaro

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È un ospedale all’avanguardia e per tutte le specie di animali, l’Ospedale veterinario didattico di Legnaro, in provincia di Padova; una struttura di oltre 300 mq costruita dalla facoltà di Medicina Veterinaria, nel quale lavoreranno medici veterinari e studenti tirocinanti.

L’ospedale degli animali assomiglia molto a quello degli umani, con l’area clinica divisa in reparti, che comprendono la zona diagnostica, la rianimazione, la cardiologia, la ginecologia e tutte le altre specializzazioni; ci sono le sale operatorie, divise in quelle per animali di taglia medio-piccola e in quelle per gli animali più grandi. Come ogni buon ospedale che si rispetti ci sono le sale di degenza e le scuderie per i cavalli.

Ravenna, al via il processo contro maltrattamento di animali

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Ha preso il via il maxi processo contro l’allevatore ravennate accusato di maltrattamenti ed abbandono per centinaia di animali. La vicenda, nota per la sua importanza e rilevanza, prese avvio nel 2007 quando gli agenti della Guardia forestale esaminarono l’allevamento e ne scoprirono le difformità: nel 2008 è seguito il sequestro degli animali, soprattutto cani di razza pointer addestrati per la caccia. Complessivamente furono 219 i cani verso i quali sarebbero stati commessi soprusi, senza dimenticare i numerosi gatti che vagavano nei terreni dove sorgeva l’allevamento.

Al processo si sono costituite parti civili moltissime associazioni animaliste: la Lega nazionale per la difesa del cane sia nazionale che sezione di Forlì, la Lav, la Lega per l’abolizione della caccia, la Zampa e la mano, la Anpana, L’occhio verde, l’associazione Animal Liberation Onlus, l’associazione Mondo Cane Sos cuccioli di Forlì, l’associazione Vita da cani, la Le.A.L. Lega antivivisezionista e la associazione Cruelty Free.

Nel corso dei controlli le guardie forestali scoprirono che i cani erano sottoposti a sevizie e costretti a contendersi il cibo, a volte costituito da animali ancora da spellare: a causa della mancanza di cibo i cani si azzuffavano per determinare gerarchie che premiavano i più forti a discapito dei più deboli, vennero recuperati cani scheletrici, sofferenti, ammalati, che stavano chiusi in box dove le deiezioni non erano mai state eliminate.

Sogni d’oro sul pet morto, cuscini davvero speciali (fotogallery)

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“Hai perso il tuo pet, ci guadagni un cuscino”. Suona più o meno così lo slogan della Soft Hearted Products, un’azienda che converte le ceneri di cani, gatti ed altri animali domestici defunti in comodi poggia-testa e soffici guanciali per continuare a sognare il nostro amico a quattro zampe anche dopo la sua dipartita.

Avevamo già parlato di anelli, amuleti, portachiavi e ciondoli destinati a racchiudere le ceneri dei pets e non solo. Un’industria in crescita, quella dei gadgets funebri dedicati ai quattrozampe, che testimonia l’affetto crescente dei proprietari per gli animali ed una difficoltà oggettiva a separarsene.

Milano, una corsa a sei zampe

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Questa domenica a Milano si correrà la prima Corsa a sei zampe, maratona di cinque kilometri, non competitiva, dedicata ai cani ed ai loro padroni: la partenza è prevista per le 16 nel piazzale dell’Arena Civica Gianni Brera, dove sarà allestito uno spazio organizzato con animazione. La corsa proseguirà all’interno del Parco Sempione, dove cani e uomini potranno seguire i loro ritmi, riposarsi, fermarsi, senza affannarsi per tagliare il traguardo.

Al grido di Can che abbaia non morde, tutti pronti a scattare! E dopo la corsa, il meritato svago presso i gazebi tematici: un evento che permetterà di trascorrere una giornata alternativa con il proprio cane, che farà divertire sia i cuccioli che i loro proprietari e che contribuirà anche a promuovere e migliorare il rapporto tra proprietario-animale. Lo sport e gli animali come protagonisti di quella che si preannuncia essere una bella giornata!

Modica, ancora animali inferociti

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Cinque cani inferociti, nello scorso week-end hanno ucciso due maiali barbaramente e, presi dalla follia del branco, sono riusciti a ferirne altri 26. Da qualche giorno, infatti, il Nucleo antirandagismo della Polizia Municipale sta lavorando per accertare motivi e “autori” del fatto, ma sembra comunque siano stati individuati. La città dove si è consumata la tragedia è, ancora una volta, Modica, in Sicilia, dove più di una episodio del genere si è verificato in questi ultimi mesi. Eventi qualche volta ritenuti anomali, di amici a quattro zampe trasformatisi in temibili nemici, per gli altri animali e pure per l’uomo. Troppi i randagi affamati forse o alcuni casi pompati dalla cronaca, ancora non tutti gli eventi sono giunti ad una definitiva conclusione e, intanto, “l’incubo cani” si ripresenta periodicamente.

Firenze, in casa allevava ratti e animali

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Era, per così dire, un vivere alternativo quello di un uomo di Firenze che, igiene e pulizia a parte, amava allevare animali e, soprattutto, ratti. Le condizioni in cui è stata trovata la casa erano impressionanti ed anche per questo si moltiplicavano le creature portatrici in qualche caso di pesanti infezioni. All’esterno e all’interno dell’abitazione, c’erano impianti vecchissimi e ovviamente fuori norma, un tubo rotto causava una continua perdita di acqua e cattivi odori riempivano gli ambienti. Uno spettacolo orrendo, quello al quale hanno dovuto assistere gli agenti della Polizia Municipale, quando hanno eseguito un intervento in una casa del capoluogo toscano.

Gatti, rimedi naturali per il naso chiuso

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Quando un gatto è ammalato, magari semplicemente raffreddato, i sintomi sono chiari a tutti perchè si nota subito una crosta negli occhi e sul naso e la sua aria assente. L’infiammazione va pulita prima possibile con un panno umido e caldo, delicatamente e, intanto, sarà bene preparargli un lettino caldo e accogliente. Per i padroni apprensivi, già queste piccole manifestazioni di malessere, possono destare delle preoccupazioni, ma alla fine basta qualche rimedio naturale per far ritornare la situazione alla normalità. E’ chiaro che se il micio continua a non riprendersi, è il caso di portarlo da un veterinario ed accertarsi che non abbia contratto qualche infezione o malattia che richiedono altri tipi di cure.

Morti i cani di John Travolta

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Pochi giorni fa si è verificato un incidente che ha visto come protagonisti i due cani del noto attore John Travolta, investiti ed uccisi da un mezzo mentre si trovavano all’aeroporto di Bangor, nello stato del Maine. La colpa dell’incidente sarebbe da attribuirsi ad un dipendente dello scalo aereo, impegnato a portare a spasso i due cagnolini in attesa di riconsegnarli allo stesso John.

Nello specifico si apprende che proprio durante la passeggiata i due cani sarebbero stati investiti da un camioncino che si stava avvicinando all’aereo di John, dal quale sarebbero scesi l’attore, la moglie Kelly Preston ed i figli, morendo sul colpo. Il piccolo scalo americano ha subito porto le scuse per l’incidente, che non è stato assolutamente voluto ma dettato dalla poca esperienza ed attenzione del dipendente.

Sposare il proprio animale domestico

gatta sposaL’amore per gli animali (o piuttosto la solitudine?) può spingersi davvero oltre: lo abbiamo visto nel caso della gattofila siberiana che vive in casa con centotrenta gatti. Ma c’è chi riesce a fare ancora di più: sposare il proprio animale domestico.

Un matrimonio sul capezzale, in procinto di morte, di quelli scontati e strappalacrime che capita di vedere in certi film. Tutto banalmente nella norma, dunque, se non fosse che marito e moglie appartengono a specie diverse. E’ successo a Berlino, in Germania, dove Uwe Mitzscherlich, un postino di 39 anni, è convolato a (giuste?) nozze con il suo gatto dopo che il veterinario lo aveva ormai dato per spacciato, a causa di patologie associate all’asma ed all’obesità.