Nella zona del vicentino c’è qualcuno che sta mietendo vittime tra gli animali che vivono nelle vicinanze del bosco: si tratta dell’orso Dino, orso bruno di circa 175 kg arrivato da solo dalla Slovenia e già catturato in Primiero, dove è stato dotato di radiocollare. Ma nelle ultime settimane Dino pare essere particolarmente irrequieto, cosa che spaventa e non poco gli abitanti delle zone limitrofe, soprattutto coloro che detengono animali da fattoria.
Dino infatti sta facendo strage di asini, sono già tre gli esemplari morti sotto le due grinfie: è entrato nel recinto di un’abitazione e ha squartato un’asina, cibandosi della carcassa. Poi, come hanno svelato gli spostamenti rilevati dal radiocollare messogli nell’ottobre scorso dai forestali trentini, se ne è tornato in montagna, verso il Passo della Borcola. Il giorno seguente ha proseguito il pasto con un altro asino, fino a raggiungere il risultato finale di tre animali uccisi in pochi giorni.
I forestali affermano che forse Dino è alla ricerca di una compagna e che la vana ricerca lo renderebbe nervoso, o forse, ipotesi più acreditata, è stanco di dover cercare prede selvatiche, preferendo la comodità di animali già chiusi in recinti e pronti per essere consumati.
C’è un po’ di preoccupazione, ma gli esperti dicono che non c’è rischio per le persone, ma gli animali erano a pochi metri dalle case.
afferma il sindaco di Posina, Andrea Cecchellero. Questa sera la palestra comunale del paese ospiterà a partire dalle 20.30 un incontro informativo con la polizia provinciale, rappresentanti della Provincia di Vicenza e tecnici dell’ufficio regionale competente proprio per informale la popolazione sull’attività di Dino e per rssicurare gli animali sulla sicurezza.
Si avvicina alla case di notte per trovare cibo a buon mercato, lo abbiamo in giro da una decina di giorni. Di norma non è pericoloso, fugge davanti agli uomini, ma non si deve affrontare un orso di notte mentre mangia.
Spiega Claudio Meggiolaro, comandante della polizia provinciale di Vicenza in un articolo apparso giorni fa sul quotidiano Corriere del Veneto.