Piccolo e tenero tanto che si stenta a credere che sia reale, eppure il dolce Lorenzo, un orsetto che è stato così battezzato da coloro che lo hanno trovato, è stato misteriosamente abbandonato.Talmente minuscolo da non essere in grado di procurarsi il cibo, probabilmente sarebbe morto se non fosse stato raccolto dagli stessi “angeli curstodi” che adesso aspettano che migliori del tutto prima di reintegrarlo piano piano nel suo ambiente naturale. Attualmente si nutre ancora di latte, larve di formiche e frutta ed è diventato la mascotte del Corpo forestale che lo ha visto lo scorso 23 maggio in Val Rendena e portato nell’area di Casteller.
L’orsetto Lorenzo, è un cucciolo che comunque in passato era stato visto molte volte nel fondovalle, tra Villa Rendena e Verdesina e non sembrava stare particolarmente bene. In più, tra l’altro, rischiava ogni giorno di essere investito, ma adesso ha una balia personale che è Alberto Stoffellalo stesso che gli ha regalato il suo bellissimo nome. Lui, tra l’altro, è noto per essere uno dei esperti massimi di orsi in Trentino e si è preso cura in passato anche di Jurka e della stessa Dj3, anch’essa ospitata nell’area del Casteller. Quest’ultima si era fatta notare per le sue incursioni in Val Rendena. Di chi è figlio l’orsetto? Forse proprio di questo animale ed, infatti, gli esperti stanno esaminando il dna per capirlo. Il perchè sia solo è difficilmente spiegabile, forse è stato cacciato da un compagno della madre in calore prima del dovuto, ma non ci sono certezze in merito.
Qualcuno pensa invece che quest’ultima sia stata catturata e via con tutte le idee più tenere e sfortunate possibili e presto sarà forse possibile conoscere la verità. Il piccolo ora vitale e grintoso cresce in fretta e gli esperti si occupano di nutrirlo secondo una complessa tabella nutrizionale che gli evita problemi digestivi. Ha un ottimo peso ma le preoccupazioni sono sulla capacità di Lorenzo di riuscire a riadattarsi all’ambiente e ai suoi simili, dopo aver preso altre abitudini. E’ fondamentale in questo caso che nessun umano lo tocchi, perché questo potrebbe compromettere le relazioni con i suoi simili.