Ecco una notizia curiosa che viene da Singapore circa la morte degli animali domestici. Da domenica infatti sul principale quotidiano locale The Straits Times sarà possibile pubblicare dei necrologi, con tanto di fotografie dei quattro zampe in questione. Il tutto in una sezione specifica dedicata ai pets, in cui sono riscontrabili anche annunci della SPCA (Società per la Prevenzione della Crudeltà verso gli Animali ) e di altre associazioni animaliste.
Quella del giornale però non è una scelta animalista in tutto e per tutto, perché la pubblicazione di questi necrologi è a pagamento. Circa 40 euro a necrologio. E ciò non deve di certo meravigliare, visto che Singapore è uno dei Paesi del mondo a più alto reddito pro-capite, i cui ricchi abitanti posseggono quasi tutti almeno un animale domestico che tendono a trattare e curare nel migliore dei modi, ovvero come un membro di famiglia. Un’indagine di mercato su Singapore, pensate, avrebbe rilevato come in questa città-Stato si sia avuto un picco nelle spese per la cura dei pets: cibi raffinati, prodotti ed accessori di lusso, servizi a 5 stelle!
In un periodo di crisi come quello che stiamo passando in Europa, pensare che da qualche parte nel mondo esista un’economia che avanza e che investe nei servizi per gli animali domestici, mi tira su il morale. Ma al di fuori di questo la notizia mi ha incuriosito perché ancora una volta si tocca l’argomento della morte di un animale domestico. Chi non si accompagna ad un cane, un gatto o altro pets, magari ritiene che tutto ciò sia senza senso (peggio ancora considerata proprio la crisi economica come giudicano l’idea di spendere soldi per un necrologio sui cani!). Questo perché non si comprende quanto un amico a quattro zampe possa dare, quanto riempia la giornata e la vita di tanti, soprattutto anziani. Certo in taluni casi si assiste a quelli che possono essere definiti degli eccessi, come nel caso della signora che ha fatto clonare il suo cane o di quelli che trasformano un ciuffo di peli in un monile da portare sempre con se. Ma quando un amico se ne va, che sia a quattro o a due zampe è difficile giudicare. Un necrologio su un quotidiano alla fine non ha nulla di sconveniente, non trovate?
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Fonte: YahooNews/Reuters