Qualche giorno fa, un automobilista ha investito un gatto su una strada di Vicenza, ma anziché fermarsi per vedere se l’animale fosse ancora vivo e necessitasse di un primo intervento, ha tirato dritto. Ma questa volta, è successo qualcosa di inaspettato. Qualcuno ha visto l’infrazione e ha segnalato la targa dell’investitore alle autorità competenti.
L’uomo, così, si è visto recapitare una multa di 389 euro per omissione di soccorso di animale. La cifra è il minimo sanzionabile, si può arrivare anche fino a 1.559 euro, ma è sicuramente un inizio, soprattutto per il nostro Paese, dove troppo spesso si è abituati di fronte alla violenza sugli animali si risponde con l’indifferenza e l’omertà. Come recita il nuovo Codice della Strada:
L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento da cui derivi danno ad uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno.
Non ci sono più scuse, la norma, oramai esiste, e stabilisce che gli animali coinvolti in un incidente hanno il diritto a essere soccorsi e che ignorarli in una situazione di estremo bisogno diventa omissione di soccorso, e in quanto tale, perseguibile dalla legge, a prescindere dal fatto che la persona coinvolta e che non ha prestato soccorso sia o non sia la stessa che ha causato l’incidente. Se vogliamo che le cose cambino nel nostro Paese per il bene dei nostri amici a 4 zampe affinché la loro dignità venga riconosciuta, è assolutamente necessario che queste sanzioni vengano applicate in modo sistematico. Solo così, infatti, si farebbe più attenzione quando si è al volante. In Italia, i gatti e i cani, che vengono travolti dalla auto restano purtroppo sempre troppi.
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