La Lav ha rimandato al mittente l’invito di Moira Orfei, regina del circo italiano, ad assistere ad uno spettacolo insieme ai rappresentanti delle altre associazioni degli animalisti e confermare così l’ottimo stato di salute degli animali. “Nessun attacco personale” si affrettano a dire dalla Lega Antivivisezione, ma in ogni caso la responsabile per la provincia di Imperia Cristina Campanaro, prende una posizione netta sull’argomento: “Che gli animali non godano di ottima salute, lo dimostra anche una ricerca svolta da una equipe dell’Università di Bristol e pubblicata sulla rivista scientifica “Animal Welfare”, ripresa e pubblicata da numerosi quotidiani italiani“. In realta, quindi, la Lav precisa che la campagnia anti-circo riguarda solo una lotta di civiltà per il rispetto di ogni forma di vita.
Il fatto che gli animali siano coccolati e ben nutriti, eventualmente, non cambia la loro situazione di disagio dovuta alle gabbie troppo strette e alla mancanza di un ambiente naturale, oltre che all’essere costretti ad esibirsi in giro per il mondo. I numeri previsti, spesso, li mettono in ridicolo ed offendono la loro dignità e da tempo negli ambienti politici si fanno più insistenti le voci di un possibile cambiamento delle normative che legano la loro presenza alle manifestazioni itineranti.
C’è, inoltre, poco di educativo nel vedere degli esseri indifesi immedesimarsi in atteggiamenti innaturali, mentre si trovano in climi differenti da quelli a cui la specie è abituata. Per insegnare loro i vari numeri moltissimi domatori, non sempre usano tutte le gentilezze del caso e anzi non è raro vedere dei veri e propri atti di violenza nei confronti di creature indifese. In Europa già 15 Paesi hanno vietato le esibizioni di animali nel circo e a questi presto si unirà anche l’Inghilterra. In Italia ancora non ci sono novità sostanziali sull’argomento, ma di certo il malcontento da più parti potrebbe portare ad una presa di posizione più diretta sull’argomento.