L’uragano Irene, declassato a tempesta tropicale, porta con se un brutto bilancio, nonostante potesse andare peggio 14 morti e danni per miliardi di dollari non sono poco. Vi siete mai chiesti cosa succede agli animali che popolano una città in allarme che sta per essere messa a soqquadro da un evento catastrofico come quello che ci si aspettava da Irene? Vediamo insieme come la Grande Mela si è preparata ed i consigli che hanno ricevuto i Newyorkesi per mettere al sicuro i propri animali domestici.
Decine di migliaia di famiglia possiedono un pet, si contano cani, gatti, rettili ed uccelli, e stanno aspettando il permesso per poter tornare nelle abitazioni e recuperare gli animali lasciati a casa. Le Associazioni animaliste americane hanno preventivamente iniziato a fare propaganda, la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) si è occupata del North Carolina e della Virginia, mentre l’ASPCA (American Society for the Prevention of Cruelty to Animals) rimarrà in contatto con il centro delle emergenze istituito a New York.
I volontari prestano come sempre un importantissimo servizio, quello che emerge dalla gestione del pericolo uragano sono i protocolli diffusi per i possessori di animali che sono stati stilati dagli esperti americani per tipologia di animale, ed uno generale. L’idea è stata quella di mettere in mano al cittadino che possiede degli animali domestici pochi ma essenziali punti: trasferire in piani elevati gli animali, stare attenti proprio durante le prime fasi del disastro (gli animali possono allontanarsi disorientati), predisporre un kit di emergenza comprendente cibo, acqua in bottiglia, cartelle cliniche, torcia elettrica, guinzagli. Fare in modo che ogni animale sia fornito di collare o cartellino identificativo e, se impossibilitati a portarlo via con sé, lasciare ben visibile, su porte e finiestre, un cartello che indica quali animali vi sono in casa; servirà ai soccorritori. Il consiglio superiore, però, è sempre uno. Portare con se gli animali. Loro ed il loro kit di emergenza.
Fortunatamente il problema è parecchio sentito, tanto che il Governatore della Virginia Mc Donnell ha consigliato al popolo americano colpito da Irene di predisporre un piano per portare con sé gli animali – cosa che avrei fatto ad occhi chiusi anche senza il consiglio delle autorità -. Il Municipio di New York ha offerto una dettagliata consulenza su come garantire la sicurezza degli animali. Purtroppo per quelli in canile sono state prese delle modalità di protezione molto blande, rischiando così la morte di poveri animali in gabbia.
Il peggio è passato, l’importante è che gli Stati Uniti d’America abbiamo salvaguardato la vita degli animali con un piano precauzionale aiutando i cittadini in possesso di animali domestici.