Il lupo continua a dividere l’Italia ed è ormai guerra di petizioni che si muovono a favore o contro il lupo: la nuova petizione lanciata dall’assessore trentino Michele Dallapiccola sul portale change.org. chiede l’autonomia nella gestione dei lupi nelle regioni visto che le leggi sono del tutto insufficienti.
E scatta anche la petizione anche da parte degli animalisti che hanno avviato una “contro petizione che si chiama “Proteggere il lupo. Viva i lupi” e che vede fra i primi firmatari anche la Lega per l’abolizione della caccia. Attualmente sono oltre 4000 le firme a favore della Lega che sostiene i lupi, ma d’altra parte la neo petizione arriva in risposta alla raccolta online di firme lanciata dall’assessore altoatesino per l’agricoltura Arnold Schuler che si rivolge a Bruxelles e a Roma per riuscire ad abbassare il livello della tutela del lupo.
In quel caso in poco più di 24 ore sono state raccolte oltre 12mila firme: uno scontro di petizione che in questi giorni viene ulteriormente alimentato anche dal fatto che nei giorni scorsi sono stati avvistati diversi lupi in pieno giorno a Terlano, paesino collocato nella valle dell’Adige tra Bolzano e Merano. Ad accrescere l’intolleranza nei confronti del lupi, anche lo sbranamento di un capriolo vicino al lago di Costalovara sul Renon e l’ulteriore sbranamento di un puledro in Val di Fassa che è stato attribuito a un altro lupo.
Le petizioni e le contro petizioni si susseguono, ma intanto il “Piano Lupo” del ministero dell’Ambiente resta bloccato a causa del differente punto di vista di alcune regioni rispetto ad altre. Toscana, Veneto e Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano sono favorevoli all’abbattimento non controllato, al contrario di tutte le altre Regioni.
BOLZANO, BOOM DI FIRME PER ABBASSARE IL LIVELLO DI TUTELA DEL LUPO
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