I lupi etiopi possono essere considerati impollinatori? Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo conoscere meglio questa specie di canide, una delle più rare e a minaccia di estinzione al mondo.
Cosa fanno i lupi etiopi
Il loro ruolo di “impollinatore” dipende principalmente dalla passione smisurata che presentano nei confronti di alcuni fiori. Fattore che li rende praticamente degli impollinatori a loro insaputa. Tenendo conto, tra l’altro, del fatto che un simile comportamento non era mai stato notato in un grande carnivoro.
Abbiamo visto piccoli roditori essere impollinatori provetti, ma con i lupi etiopi ci troviamo davanti a tutt’altro scenario. Perché anche per loro si tratta di un comportamento del tutto nuovo. La scoperta di questo particolare comportamento è stata pubblicata sulla rivista di settore Ecology ed è stata fatta da una squadra di ricercatori del Ethiopian Wolf Conservation Programme (EWCP).
Lo ripetiamo, i lupi etiopi sono parte degli animali più rari e in pericolo di estinzione. E amano nutrirsi del nettare della Kniphofia foliosa, presente sugli altopiani dell’Africa orientale. Osservando questi canidi gli scienziati avevano rilevato come i lupi etiopi avessero il “vizio” di passare anche fino a 30 volte di fila davanti a questi fiori.
Non si tratta di un comportamento di pochi esemplari ma di diversi gruppi di questa specie. Elemento che ha fatto pensare come l’immersione del muso nel fiore consentisse di leccare il nettare come se fosse uno “snack” energetico. Lo spostamento da un fiore all’altro con il muso sporco di polline porta al trasferimento di questo tra un fiore all’altro. Proprio come farebbero le api e gli altri impollinatori.
Si cerca di proteggerne la sopravvivenza
Fino a ora diversi mammiferi di piccole dimensioni si sono rivelati impollinatori. Ma mai canidi o grandi mammiferi. E per quel che ne sappiamo al momento non esiste un altro animale di almeno pari dimensioni in grado di fare lo stesso. Tecnicamente parlando sono rimasti meno di 500 esemplari divisi in 99 branchi di questa specie, conosciuta anche con il nome di lupo del Simien.
È considerato da molti come il carnivoro africano a maggior rischio estinzione. Non è una novità che la sua sopravvivenza sia attualmente legata alla conservazione del suo habitat, unico nel suo genere. E messo a repentaglio dall’uomo e dai pascoli, nonché dall’ibridazione e dalle malattie.
L’Ethiopian Wolf Conservation Programme è attivo proprio per conservare il loro habitat e la loro sopravvivenza e lavora avvalendosi non solo di esperti, ma anche del contributo importante degli allevatori locali. Tentando di aiutare questi lupi a non sparire dal territorio.