È stato trovato pochi giorni fa salla polizia provinciale di Bologna a Sasso Marconi, nei pressi di via Vizzano, il cadavere di una lupa, molto probabilmente morta avvelenata.
L’esemplare non è morto in seguito a un incidente stradale, non riportava fratture o ferite e quasi certamente è deceduta a causa di qualche boccone avvelenato.
Nel cavo orale sono stati rinvenuti fili di erba e ciò confermerebbe la teoria del boccone avvelenato visto che i canidi sono soliti mangiare erba quando vogliono provocarsi conati di vomito per liberarsi del contenuto gastrico quando diventa per loro indigeribile, fastidioso o appunto tossico e magari avvelenato.
Sembra quasi certo che la morte della lupa sia avvenuta a causa della stessa mano che qualche mese fa aveva anche avvelenato un altro lupo trovato nella stessa zona all’inizio di quest’anno.
Il cadavere della lupa è stato trasportato presso la clinica universitaria di Ozzano Emilia dove l’autopsia potrà anche accertare il tipo di veleno utilizzato. Quel è che è certo invece è che la lupa non stava allattando per cui si esclude la presenza di lupetti nelle vicinanze.
I CANI ANTI VELENO DEL CENTRO ITALIA
Il tragico evento riaccende l’attenzione sui temibili bocconi avvelenati che se normalmente vengono preparati per colpire una sola specie, possono invece arrivare a colpire qualsiasi animale.
BOCCONI AVVELENATI, CHE COSA FARE IN CASO DI RITROVAMENTO
Il monito e l’invito della Polizia Municipale è di essere particolarmente attenti nel momento in cui ci si reca nel bosco o nel parco e segnalare immediatamente chiunque lasci cadere a terra pezzetti di carne, sia intera sia macinata o carcasse di volatili che potrebbero essere veicoli del veleno. Vanno segnalati anche bocconi sospetti avvistati in ogni dove e cercare di arginare un fenomeno meno diffuso rispetto al passato, ma purtroppo non definitivamente debellato.
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