L’orso Dino non si arrende e si fa beffe di tutti continuando ad uccidere il bestiame e decine di prede facili che incontra lungo il suo cammino. Adesso ha causato la morte di un altro asino. Gli abitanti di Posina e Romagnano, non sanno più cosa fare di quaesta creatura che, arrivata dal Trentino, al momento vive tra Belluno e Vicenza terrorizzando esseri umani e decimando provviste e animali. Tra l’altro, è diventata la nuova star del web, con vari gruppi che lo difendono sopratutto su facebook. Nelle scorse settimane, poi, sono stati anche organizzati dei corsi per insegnare a chi abita nella zona a non urlare o scappare quando lo incrociano, anche perchè sembra essere pericoloso soprattutto per i cavalli, oltre che per gli asini e, comunque, è sempre meglio non farlo arrabbiare.
Mario, l’asinello sardignolo che risulta essere l’ultima vittima dell’orso, è stato trovato ieri dai proprietari che vivono lontano dal suo recinto e dai primi esami effettuati sul corpo dalla Polizia provinciale e dal Corpo forestale dello Stato, sembra che la morte sia avvenuta circa venerdì scorso. L’aggressione, questa volta, è avvenuta ad un paio di chilometri di distanza dalle precedenti, in direzione Cerro. Nel frattempo, la zona viene costantemente pattugliata, in attesa che si faccia vedere, ma fino ad ora non ci sono risultati positivi. I fucili con pallottole di gomma che hanno tenuto gli agenti, infatti, non sono stati usati e, del resto, l’orso sembra essersi dissolto nel nulla.
In più Dino, mostra almeno un vantaggio rispetto agli uomini: i chip auricolari che gli sono stati messi al momento della prima cattura, avvenuta in Val Canali, ad opera di esperti trentini, sono totalmente muti e per lui il via libera è assicurato. Alcuni testimoni, in queste ore, avanzano anche l’ipotesi che non ci sia solo quest’orso in giro, ma che qualche aggressione ai danni di animali possa essere stata compiuta da qualche altro esemplare.
foto di: nemic