Little bit, il gatto che dona il sorriso

“Non mi aspettavo di prendere un nuovo gatto in casa, pensavo non fosse giusto per per gli altri vecchietti. Non mi ero neppure aspettata l’ictus di mio marito a 34 anni. 7 mesi dopo questo drammatico evento però ho pensato che fosse giunto il momento di allargare la famiglia. Un amico stava chiedendo aiuto per far adottare una cucciolata di gattini che erano stati abbandonati. Erano 3 e mi sono innamorata del più piccolo. Ho deciso di prenderlo senza neppure chiedere a mio marito. Arrivò a casa per il suo 35° compleanno, una pietra miliare che avevamo temuto di non riuscire a raggiungere.

All’inizio pensavamo che fosse un maschietto, ma poi ci siamo resi conto che era una bambina: come tuti i genitori abbiamo subito scelto un nome, Minerva. Era talmente piccola da stare nella mano di papà, da adattarci tutto il suo corpicino: il veterinario dopo averlo visitato ci ha detto che aveva solo 5 settimane. Abbiamo capito subito che non sarebbe stato necessario il biberon per farlo mangiare, tanto è che dopo 15 giorni mangiava da sola. Il suo primo assaggio di latte ci ha fatto ridere mentre cercava di bere direttamente dalla lattina in macchina sulla strada di casa.

Oggi ha quasi sette mesi, ed è ancora la fidanzata del suo papà. Lei ci saluta sulla porta quando torniamo a casa, riempie le sue sorelline di energia, mantenendole in allenamento e ruba il cibo per cani da suo fratello, quando pensa che nessuno la stia guardando.

Little Bit, come spesso la chiamiamo, è ancora piccolina e probabilmente non sarà mai un grosso gatto. Ma è anche uno dei gatti più amorevoli e sociali che io abbia mai avuto. Più di ogni altro Minerva ha riportato il sorriso sul volto di mio marito. La ringrazio ogni giorno per l’amore e la gioia che ci da.”

Rebecca Delgadillo
per
The Animal Rescue Site