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I clienti italiani che comprano la vivisezione di Green Hill

clienti di Green HillTrattiamo da molto tempo le vicende che avvengo nel lager per cani Green Hill, in diverse occasioni mi sono chiesto chi fossero i clienti di tali barbarie senza però trovare una risposta. Finalmente siamo venuti a conoscenza di alcune aziende italiane che comprano il massacro di poveri Beagle in nome della ricerca e del guadagno, scopriamole insieme.

GeaPress ha pubblicato i nomi di quattro società che si avvalgono della collaborazione con la ditta di Montichiari, pur non sapendo se esista un rapporto diretto, sappiamo però che decine di beagle sono stati trasportati, verso aziende richiedenti, per subire sperimentazioni farmacologiche.

Chi conosce la razza dei Beagle sa che un esemplare adulto dovrebbe pesare tra i 13 ed i 17 chili. I Beagle partiti da Montichiari pesavano appena sei chili, cuccioli nati nel gennaio 2010 spediti in tenerà età al Research Toxicology Centre di Pomezia. Si contano cento cani di appena nove mesi pronti a sperimentare protocolli di tossicità, farmacologia (anche di tipologia veterinaria), chimica ed altro ancora. L’ RTC è situato nel Campus Menarini dove vi sono due divisioni del colosso farmaceutico italiano: Menarini Ricerche SPA e Menarini Biotech SPA. Si parla dell’eccellenza della farmaceutica italiana.

Sempre la Sigma Tau ha ordinato da Green Hill ben dieci cani maschi, nati tra il maggio ed il giugno 2010. La Sigma Tau, una società per azioni, lavora nel campo della produzione di prodotti farmacologici, della cosmetica e della dietetica sia internamento che per conto di terzi. Claudio Cavazza, deceduto nel giugno 2011, è il fondatore di questo gruppo tutto italiano fondato nel 1957. Cavazza è divenuto famoso quando bloccò l’ascesa di Silvio Berlusconi alla guida del Gruppo l’Espresso.

Passiamo ad una società del sud Italia, la Wyeth Lederle è una multinazionale americana con sede nel New Jersey. Una delle tre divisioni situate in Italia è specializzata in prodotti per la zootecnia e cura di animali domestici e di allevamento con due sedi, una ad Aprilia, in provincia di Latina, e una a Catania. Nella sede a Catania nel gennaio 2011 sono arrivati 24 beagle da Green Hill. Dodici esemplari maschi e dodici esemplari femmine di beagle intorno ai sette mesi di vita.

L’ultima, ma non meno importate, è Aptuit con sede a Verona. Anch’essa una multinazionale proveniente dagli USA, esattamente nel Connecticut. Nata per inizaitiva di un manager ex Glaxo, ha una divisione che tratta le neuroscienze a Verona. Dicevamo ultima ma non meno importante, infatti ha acquistato da Green Hill un numero molto alto di cani per la vivisezione: 58 esemplari.

Queste notizie fanno capire il perché vengono organizzati cortei contro Green Hill, sembra impossibile ma Green Hill e queste quattro aziende sono la dimostrazione che alcune società possono disporre delle vite altrui a proprio piacimento.

Fonte: GeaPress

5 commenti su “I clienti italiani che comprano la vivisezione di Green Hill”

  1. Sta’ di fatto che questi stronzi in tanto lavoro sulla pelle di quelle povere creature e vanno avanti senza pensare e capire che cosa stanno faccendo gente senza anima e senza cuore…tutto ritorna prima o poi…..

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