Da tempo serpeggiano più certezze che dubbi nella mente degli esperti, riguardo alla possibilità che i corvi abbiano una intelligenza particolare o, comunque, fuori dal comune rispetto a moltissime altre specie di volatili. Quelli della Nuova Caledonia, in questo senso, sono ancora più misteriosi, tanto da aver dimostrato di essere in grado persino di utilizzare tre diversi utensili, pur di guadagnarsi il tanto sospirato cibo. Esperimento riuscito per gli studiosi e prova supertata, quindi, per questi esseri viventi che continuano ad affascinare per la loro apparente prontezza di riflessi. La ricerca in questione, è stata condotta dall’Università di Auckland in Nuova Zelanda, nell’isola di Nuova Caledonia nel Pacifico.
In questo suggestivo angolo di mondo si trova il Corvus moneduloides che, a questo punto, rappresenta l’unico esemplare della famiglia degli uccelli che pur vivendo allo stato selvativo, riesce ad interagire in qualche modo con gli esseri umani e ad utilizzare degli utensili. Il risultato dello studio e i dati completi, sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the Royal Society. Leggendo tra le pagine del giornale, non si può che rimanere stupefatti di fronte allo spiccato ingegno dei corvi che, avendo notato del cibo in cavità assolutamente inaccessibili, hanno messo in moto il loro piccolo cervello e sono riusciti a prenderlo. In pratica, hanno iniziato a lavorare dei ramoscelli formandone una sorta di gancio e strappando le foglie hanno poi creato delle sonde appuntite. Cade così la convinzione che la capacità di pensare e realizzare degli attrezzi fosse solo appannaggio dei primati.
Un altro dato sorprendente è quello di non scoraggiarsi, ma di combattere al fine di trovare il più presto possibile una risoluzione ad ogni problema. Per dimostrare questa teoria, gli zoologi hanno preso sette corvi e li hanno chiusi in una voliera, ponendo loro una serie di quesiti da risolvere se volevano ottenere del cibo. Per raggiungerlo, dovevano prendere un utensile posto in una posizione non agevole, dietro le barre in una scatola, ed uno più corto appeso ad una cordicella che serviva, a sua volta per liberare il primo attrezzo. Ebbene gli uccelli sono riusciti in poco tempo a sistemare la situazione e a rilassarsi potendo finalmente cibarsi.