Oggi torniamo a parlare del linguaggio dei roditori scoprendo il modo di comunicare di un tenero animaletto: il cincillà. Questo delizioso roditore, infatti, possiede un linguaggio ben distinto fatto di suoni con i quali comunica con i propri simili ed esprime le emozioni che, con un po’ di allenamento, possono essere comprese anche da noi umani.
Per quanto riguarda la comunicazione, molto importante è il suono di richiamo, che può essere usato dai cincillà sia per esprimere tranquillità, sia quando è solo e cerca un compagno, sia quando vuole o sta cercando qualcosa.
Molto spesso, infatti, il cincillà emette questo suono quando vede il padrone avvicinarsi alla gabbia e vuole fargli capire che desidera qualcosa da mangiare o che vuole uscire dalla gabbia. In libertà, il suono di richiamo viene usato dal cincillà per chiamare il compagno che si è allontanato.
Molto importanti sono anche i suoni di difesa e di protesta che vengono usati dal cincillà quando è irritato o si sente disturbato; se il cincillà si sente oppresso emette un suono “scocciato”, di protesta, appunto; questo suono aumenta di volume se il cincillà si sente molto disturbato oppure viene provocato dai suoi compagni.
Il suono di difesa è un suono breve e intenso che il cincillà usa per comunicare fastidio e dolore, e nel caso di esemplari piccoli o che non hanno dimestichezza con l’uomo, può significare anche paura.
Se il cincillà vede o sente qualcosa che non conosce può reagire attraverso una sequenza di versi di avviso forti e breve. Questo suono, che probabilmente in libertà ha il significato di un avviso per l’intero gruppo, in cattività può essere emesso anche da un cincillà appena arrivato nella nuova casa e che quindi non conosce l’ambiente e sente dei rumori sconosciuti, ma non vi preoccupate: piano piano il vostro cincillà si abituerà ai nuovi rumori e il suono di avviso sarà emesso sempre più raramente.
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