Cinque cani di razza levrieri a pelo raso, sfuggiti al racket delle corse clandestine, sono al salvo e stanno per raggiungere il nostro paese dove saranno adottate e potranno finalmente conoscere il calore di una famiglia. Gli animali, provenienti dall’Animal Welfare Sanctuary di Limerick (Irlanda) hanno raggiunto l’Italia grazie all’associazione Sos levrieri, molto attiva sul fronte adozione per questi sfortunati pelosini, che nella loro vita hanno conosciuto solo spossatezza e cattiveria.
I levrieri a pelo raso, detti anche greyhound, sono animali molto veloci che possono raggiungere rapidamente i settanta chilometri all’ora: per questa ragione sono utilizzati nei cinodromi, soprattutto in paesi come Iralanda, Spagna ed in Oriente, dove si organizzano delle corse, più o meno, clandestine. Nella sola Irlanda il giro d’affari derivante dalle corse è di circa 500 milioni di euro. I cani lavrieri tuttavia non hanno resee prospettive: tra il 14 e il 17 per cento dei cuccioli viene soppresso in giovane età in quanto vengono definiti inadatti alle corse, alcuni esemplari vengono soppressi perchè sono lenti oppure perchè si fanno male o semplicemente sui sfiniscono a forza di correre nei cinodromi. La vita di un levriero da corsa è di circa quattro anni. Veramente molto, troppo bassa.
Il network americano BBC si è occupato della questione ed ha calcolato che ogni anno vengano ritirati dal mercato circa 25.000 greyhound: alcune centinaia di esemplari vengono dati in adozione. E gli altri che fine fanno? Spesso vengono soppressi, e non sempre nel compiere tale operazione si utilizzano i metodi indolore prescritti dalla legge. Si sottolinea come nei paesi anglosassoni i levrieri vengano considerati animali da reddito, e tutto questo per eludere i controlli sugli animali da affezione.
Per tutti coloro che sono interessati all’adozione di un levriero sottratto alle corse, vi segnaliamo il sito dell’associazione SOS Levrieri dove sarà possibile chiedere informazioni circa le disponibilità e la procedura da seguire.
Foto credits: Thinkstock
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