Quando si parla di lemming, piccoli roditori dell’emisfero artico, si tende a parlare spesso del fatto che abbiano uno spiccato istinto al suicidio, Ma è vero?
I lemming e il loro comportamento bizzarro
Questi piccoli roditori sono caratterizzati da una dimensione molto ridotta e dalla capacità di reggere temperature molto fredde senza aver bisogno di entrare in letargo. A chiedersi se i lemming abbiano tendenze suicide sono gli studiosi di biologia animale.
È più giusto parlare di atto inconsulto o di morte programmata in questo caso? Questi piccoli roditori, molto simili a topi muschiati o criceti e dotati di un mantello piuttosto lungo, di solito sopravvivono hai le dure temperature seppellendo scorte di cibo in profonde buche nella neve.
Che si parli di morte programmata o di suicidio i lemming sceglierebbero, osservandoli, di uccidersi in massa seguendo il proprio capobranco. Questo almeno stando a una osservazione poco attenta del loro comportamento. Sembrerebbe infatti che nella maggior parte dei casi, nel corso delle migrazioni stagionali, cadano da dirupi e da scogliere. È però durante il momento della migrazione che il loro comportamento sociale è maggiormente osservabile: Appare quindi non inusuale pensare che possano cercare la morte in tal senso.
Le storie che si raccontano sui lemming hanno radici lontane: i primi racconti sul loro comportamento risalgono al diciassettesimo secolo, quando addirittura si pensava che cadessero dal cielo. Molto divertente è il mito che vuole questi animali esplodere in seguito a crisi di rabbia. In realtà hanno un carattere molto vivace che li porta ad azzuffarsi per motivi di accoppiamento o territoriali.
Nessun suicidio di massa
Ovviamente i biologi sono certi che non vi siano suicidi di massa da parte dei lemming, ma che la colpa sia da addurre alle difficoltà della migrazione.
La leggenda del suicidio di massa de lemming sembra essere nata nel 1958, quando all’interno di un film di Walt Disney questi piccoli animali, per motivi scenografici, vennero riprodotti mentre si buttavano in gruppo da una scogliera. Parliamo di intere colonie che nell’immaginario pubblico hanno condotto a credere che questi roditori decidessero di suicidarsi per imitare il proprio capobranco.
Sebbene gli studiosi siano ancora impegnati nell’osservazione di questi carinissimi animali, è già possibile escludere il suicidio di massa dalle motivazioni relative alla loro morte. È la stagione migratoria con il suo movimento, in concomitanza con possibili incidenti e precarie condizioni di salute a portare a un decesso più frequente di questi piccoli roditori.
Niente depressione o altre patologie simili per i lemming.