Malattie estive del cane, la leishmaniosi

Malattie estive del cane o meglio quell’insieme di fattori di rischio particolarmente attivi durante la bella stagione. Dal colpo di calore, alle zecche, passando per la filariosi cardio-polmonare e addirittura per le all’apparenza innocue spighe di grano. Ce ne occuperemo in questi giorni su Tuttozampe per garantirvi una sorta di guida ai principali pericoli che corre il nostro amico a quattro zampe in estate.

Oggi parliamo di leishmaniosi, una patologia che in Italia è molto diffusa soprattutto nelle regioni meridionali, ma che sembra in rapida espansione anche al Nord. A provocarla sono i flebotomi o pappataci, minuscoli insetti, ed è spesso, malauguratamente, asintomica, il che ovviamente ne rende difficile la diagnosi ed il tempestivo intervento.
Se siamo più fortunati, si fa per dire, i sintomi invece compaiono, anche se si tratta pur sempre di sintomi aspecifici, tra i principali segnaliamo: la perdita repentina di peso del cane, inappetenza, lesioni della pelle, diarrea cronica. Il cane potrebbe anche zoppicare.
La diagnosi si ha con un test sierologico su un piccolo campione di sangue.

Le conseguenze del decorso della malattia possono essere fatali, purtroppo: la leishmaniosi può portare ad un’insufficienza renale o epatica irreversibile, condizioni che provocano la morte del cane.
La cattiva notizia è che non ci sono, a tutt’oggi, terapie efficaci. La buona è che si può rallentare il decorso della malattia con dei farmaci, come il meglumine antimoniato.
Per evitare che il cane si ammali, l’unica via percorribile resta la prevenzione. Come?

• Evitate, per quanto sia nelle vostre possibilità di controllo, che l’animale venga punto da insetti.
• Utilizzate un collare specifico, che tenga lontani i flebotomi o pappataci (chiedete consiglio al veterinario). Ed occhio agli effetti collaterali: prurito ed irritazioni cutanee.
• Spruzzate sul mantello del cane, ogni quindici giorni, uno spray a base di permetrina. La permetrina agisce anche contro zecche, pulci e pidocchi. Ma di questo parleremo domani. Seguiteci!

[Fonte: Enci]