Grazie ad una sentenza del TAR che ha cancellato la segretezza relativa a questo tema, la Lav Lega Anti Vivisezione è riuscita ad ottenere dei dati relativi al biennio 2008-2009 sulla vivisezione: da quanto scoperto si evince che il numero degli esperimenti con animali, in particolare cani, gatti e primati, è quasi raddoppiato e che in molti casi non si fa ricorso all’anestesia.
Come sottolinea la Lav sul suo sito web l’animale senza anestesia è vigile durante tutto l’esperimento ed in seguito viene soppresso: immaginate anche solo per un momento il fortissimo dolore fisico e lo stress che l’animale deve sopportare. Iniezioni nel cervello ed altre sperimentazioni invasive senza l’ausilio dell’anestesia sono qualcosa di abominevole. Sempre in questo biennio sono stati autorizzati dal Ministero della Salute ben undici stabilimenti adibiti alla sperimentazione animale.
Sono aumentate anche le sperimentazioni su alcune specie animali, come suini, scimmie, uccelli, rettili e diversi altri mammiferi. La biologa Michela Kuan, responsabile nazionale LAV settore vivisezione a tal proposito dice:
Lascia amaramente stupiti che vi sia un consistente aumento del ricorso a test invasivi e dolorosi e una crescita degli impianti autorizzati, nonostante lo scenario scientifico nazionale ed europeo sia sempre più orientato alla promozione di metodi sostitutivi all’impiego di animali.
I metodi alternativi alla vivisezione sono molti ma purtroppo non visi fa quasi mai ricorso: le analisi chimiche o le indagini statistiche giusto per citarne alcune, anche se con la ricerca se ne potrebbero trovare molte altre. La Lav dichiara che anni fa sembrava utopia fare ricorso a test senza animali, eppure oggi il 70% della ricerca biomedica, ovvero della biologia della medicina, non fa uso di animali (fonte: Istituto Superiore di Sanità).
Fonte: www.eticamente.net
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