In vista delle elezioni politiche del 4 marzo, la Lav, Lega Antivivisezione (Lav) lancia la nuova petizione a favore degli animali per “un fisco non più nemico dei quattrozampe”. L’appello è chiaro: vivere con un animale domestico non deve più essere considerato un lusso per nessuno e per farlo è necessario abbattere i costi di mantenimento degli animali.
Sono tante le spese che gravano su chi decide di accogliere un animale domestico in casa sin particolare l’associazione animalista chiede la cancellazione dell’aliquota Iva su prestazioni veterinarie per animali adottati, ma anche la riduzione dell’aliquota Iva sulle prestazioni veterinarie e il cibo per animali da compagnia che non siano tenuti a scopo di lucro.
Si chiede anche di poter abbattere i costi troppo alti dei farmaci veterinari chiedendo che anche in veterinaria sia introdotto un generico, farmaco-equivalente del farmaco di marca.
Per agevolare chi possieda un animale domestico si chiede anche l’aumento della quota di detrazione fiscale delle spese veterinarie e dei farmaci veterinari dalla dichiarazione dei redditi, rendendola addirittura per chi decida di adottare un cane o un gatto. Altrettanto importante poi è il benessere degli animali: la Lav chiede il riconoscimento degli animali nella Costituzione italiana in quanto esseri senzienti che siano capaci di provare piacere e dolore e chiede il loro inserimento nello stato di famiglia.
L’idea è di venire incontro al miglioramento della qualità di vita degli animali, all’incremento delle adozioni degli animali.
Una tendenza in diminuzione come sottolinea l’indagine Eurispes 2018, secondo cui il 32,4% degli italiani vive con almeno un animale domestico (-10% rispetto al 2016): si è passati da 36.214 cani adottati nel 2015 a 33.166 cani nel 2016 (-8,4%) che corrisponde a una tendenza negativa causata dalla diminuzione del potere d’acquisto degli italiani.
LAV, LE PROPOSTE PER LE ELEZIONI 2018
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