Fino al prossimo 10 aprile la Lav sarà in campo, ancora una volta, per difendere gli animali dagli atroci test che ancora vengono effettuati prima di immettere sul mercato i cosmetici. Certo, non succede in tutti i casi e proprio per chiedere che per nessun motivo si possano più effettuare sperimentazioni su queste fragili creature c’è bisogno anche dei consumatori, perchè si sa che l’unione fa la forza. In centinaia di piazze italiane sono quindi pronti a fornire indicazioni pratiche sulla scelta dei prodotti non testati e per raccogliere firme a favore del bando totale UE presente nella Direttiva sul tema che prevede, entro il 2013, l’entrata in vigore del divieto totale di testare e commercializzare ingredienti sperimentati su animali in tutto il territorio comunitario.
Nonostante ormai se ne parla poco, annualmente, continuano ad essere troppe le cavie da laboratorio tra topi e, soprattutto, conigli, riempiti di make-up il più delle volte irritante e in grado di procurare danni anche irreversibili alla loro salute e non c’è veterinario che tenga. Qualche creatura deve pure fare le punture di botulino con risultati che non è difficile immaginare. In tal modo, muoiono tra atroci sofferenze, sacrificati senza alcun fondamento scientifico e questo nonostante tutti sappiano che esistono più di 200.000 ingredienti cosmetici già disponibili sul mercato praticamente innocui.
Come fanno, quindi, sapere dalla Lav: “Il 2013 dovrebbe rappresentare l’anno decisivo per la fine di questi inutili e dannosi test e per la sorte delle migliaia di animali ancora uccisi in questo ambito sperimentale, ma il divieto europeo rischia di slittare di altri 10 anni: Parlamento e Commissione UE potrebbero seguire il discutibile parere di esperti che sembrano favorevoli a un ulteriore posticipo del divieto, andando anche contro l’opinione pubblica che rappresentano, dichiaratasi fortemente contraria alla vivisezione soprattutto in questo ambito, e contro la sempre più ampia parte del mondo scientifico contraria ai test su animali. La LAV vuole scongiurare questo rischio, che comporterebbe un ritardo nel progresso della ricerca e in termini di sicurezza, e per migliaia di animali ancora sofferenze e morte: in tante piazze d’Italia, i cittadini con una semplice firma possono aiutarci a difendere il bando europeo definitivo dei test cosmetici su animali”.
1 commento su “Lav e i cosmetici non testati sugli animali”