Sono tanti i proprietari di pet che, molto spesso, hanno la pessima abitudine di lasciare il proprio cane in auto, anche solo per sbrigare alcune commissioni. Insomma, il cane in auto ci sta volentieri magari, ma per alcuni minuti, non certo per un periodo molto più lungo. E sul punto si è espressa recentemente anche la suprema Corte di Cassazione, ecco cosa ha deciso in merito.
La sentenza di cui ci occupiamo oggi è recentissima, la numero 14250 del 9 aprile 2015, che ha di fatto confermato una sentenza di condanna inflitta, in primo ed in secondo grado, a due imputati che per diverse ore avevano lasciato il loro cane, un Beagle in auto quando all’esterno c’era una temperatura di circa trenta gradi. All’epoca dei fatti le forze dell’ordine erano state chiamate da alcuni passati attirati dai guaiti di quel cane spaventato e sofferente.
Dopo circa 45 minuti erano arrivati gli imputati che, come se nulla fosse, erano saliti a bordo dell’auto senza neppure rendere conto alle autorità che nel frattempo erano intervenute. L’epilogo di questa vicenda? Una condanna ai sensi dell’art. 727 codice penale, per abbandono di animali. Le motivazioni della sentenza fanno leva anche sul fatto che non possa bastare ad un cane uno spazio d’aria di cinque centimetri di finestrino abbassato, per far circolare l’aria: occorre un’ampia aerazione dell’abitacolo che non era stata offerta al cane, e la temperatura del mezzo era piuttosto alta.
Sul punto la Cassazione si era espressa anche nel 2012, quando condannò una donna di Torre Annunziata ad una multa di mille euro, sempre per aver lasciato il proprio cane in auto da solo.
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