Un ragazzo francese di 24 anni si divertiva a lanciare un gatto in aria e contro un muro, ma è stato arrestato e condannato ad un anno di carcere. E’ quanto ha deciso il Tribunale di Marsiglia, anche dopo una massiccia protesta sui social network che chiedevano giustizia per il felino ed una punizione esemplare per far si che simili episodi di maltrattamento non si verifichino più con tanta frequenza. Ma ricostruiamo i fatti così come si sono verificati.
Farid Ghilas, questo il nome dell’aguzzino, per diventare famoso sul web ha deciso di postare un video in cui lo si vedeva lanciare in aria un micio di cinque mesi, di nome Oscar: il cucciolo, dopo il volo, ricadeva violentemente su un pavimento in cemento ma non solo. In un fotogramma si vede l’uomo lanciare anche il gatto contro un muro, lasciandolo stordito.
Immediatamente la visione del video da parte di alcune associazioni zoofile, tra cui la Società per la Protezione degli Animali, faceva scattare una denuncia per maltrattamento e la ricerca dell’uomo, bloccato a Marsiglia e condannato con rito d’urgenza ad un anno di carcere senza condizionale. Inoltre è stata anche applicata la misura accessoria del divieto di possedere animali domestici.
Il gatto veniva posto sotto sequestro e ricoverato presso struttura veterinaria, dove all’esito delle prime visite gli veniva riscontrata una frattura a una zampa. Ora pare che stia meglio, anche se senza dubbio gli ci vorrà molto tempo per superare il trauma e ritrovare la fiducia nell’uomo.
Il trambusto mediatico scatenato dopo la visione del video aveva fatto scattare anche la raccolta di una petizione on line per richiedere al tribunale competente che venisse inflitta all’uomo una condanna esemplare, contro il triste fenomeno del maltrattamento degli animali: le firme raccolte sono state oltre 200mila.
Pensate che davanti al tribunale di Marsiglia per la lettura pubblica della sentenza si erano riunite ben duecento persone, a sostegno delle associazioni intervenute e per manifestare la propria rabbia contro chi maltratta gli amici a quattro zampe.
Meno.male ke in qlc paese si riesce a punire ki maltratta gli animali.
Quel maledetto dovrebbe patire lo stesso maltrattamento.Spero ke comunque qst sentenza sia un deterrente x tt qll persone malvage ke nn rispettano gli animali.