Se avete un coniglio come animale domestico, senza dubbio vi sarete posti delle domande su alcune sue caratteristiche fisiche: una delle curiosità più diffuse riguarda la sua capacità di vedere il mondo che lo circonda. Insomma, com’è la vista di un coniglio? Oggi ci vogliamo occupare proprio di questo argomento, offrendo alcuni spunti interessanti. Il sistema visivo di un coniglio è progettato per rilevare velocemente i pericoli, ovvero la presenza di predatori: proprio per tale ragione gli occhi sono posizionati in alto e ai lati del cranio, per far si che l’animale possa vedere il più possibile a 360°. I conigli tendono ad essere presbiti, cioè a non vedere bene da vicino ma al contrario vedono molto bene da lontano, proprio per tenere a bada possibili predatori che potrebbero far loro del male.
Ovviamente non è tutto rose e fiori: il notevole campo visivo di un coniglio è minato da un piccolo punto cieco che è situato proprio davanti al suo muso, dove lo stesso non riesce a vedere nulla, si tratta di una piccola perdita di spazio di rilevamento dei predatori. Questo punto cieco centrale nel campo visivo gli impedisce una visione tridimensionale degli oggetti vicini. Proprio a causa di ciò il coniglio spesso tende a guardare le cose vicino piegando la testa di lato: lo fa per raddrizzare la visuale emettere a fuoco meglio ciò che gli sta davanti. Per quel che riguarda la visione dei colori, si può dire che il coniglio ne ha una visione limitata.
Questo simpatico pet ha una retina con un rapporto di cilindri rispetto a coni molto più alto rispetto alla retina umana che gli consente di vedere meglio al buio. State tranquilli il vostro animale domestico è perfettamente in grado di riconoscervi e distinguervi anche grazie ad elementi come la voce, l’odore e i movimenti del vostro corpo: spesso potrà vedervi sfocati, se gli state troppo vicino, ma senza dubbio se vi trovate in una stanza insieme ad altre persone, saprà riconoscervi senza difficoltà! Questa capacità di riconoscimento vi permetterà poi di addestrarlo in maniera ancora più semplice.
Fonte: La collina
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