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Islanda, paura per le specie animali

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E’ notizia recente l’eruzione di un vulcano in Islanda, sul ghiacciaio Eyjafjallajökull, con conseguente nube di cenere che ha di fatto bloccato il traffico aereo di mezza Europa: la preoccupazione è stata tantissima, soprattutto per i migliaia di passeggeri che sono rimasti bloccati in aeroporti senza la possibilità di tornare nella proprie case.

Ma mentre si pensa al disagio di tanti passeggeri, occorrerebbe anche riflettere sul pericolo che stanno correndo in queste ore migliaia di animali, travolti anche essi dalla nube di detriti e ceneri. Non è chiaro se questa nube possa essere tossica, ma dopo aver invitato tutta la popolazione a usare mascherine per proteggere la bocca e il naso, la Protezione Civile ha limitato l’allarme solo alle zone in cui è più forte la ricaduta della polvere.

E gli animali? Come reagiranno a questa nube che si estende sopra di loro e sopra gli allevamenti?

Bisogna evitare a tutti i costi che gli animali mangino l’erba o bevano acque coperte di cenere: la fortuna è che siamo in un periodo ancora invernale, quindi gli animali sono per lo più chiusi nelle stalle e mangiano foraggio.

dice un allevatore della zona, Vilhjalmur Eyjolfsson, memore di altre eruzioni simili che provocarono al bestiame danni ingenti e tante sofferenze, come da fonte Ansa.

Speriamo che oltre alla preoccupazione per il traffico aereo vi sia una sensibilità anche nei confronti degli animali, soprattutto verso quelli selvatici, che respirano la cenere eruttata dal vulcano, con serie conseguenze respiratorie.

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